L’ingresso di Flavio Briatore nella brigata Alpine ha rappresentato per la squadra un importante cambio di mentalità. Difficile stabilire se la crescita prestazionale delle ultime gare del 2024 ne sia stata un riflesso, ma l’imprenditore italiano ha impresso una linea chiara che si pone il ritorno ai vertici come obiettivo primario. In merito a questo tema si è espresso Guenther Steiner in un’intervista rilasciata a GPblog, dicendosi pienamente d’accordo con il ‘metodo Briatore’. L’ex team principal della Haas ne ha elogiato la concretezza delle azioni, prendendo in esame situazioni come quella legata a Franco Colapinto, affermando: “tutti ne parlavano, ma Flavio è l’unico ad averlo considerato.”
Steiner: “Briatore ha un approccio pratico, ‘fa pulizia’ e non ascolta str***ate”
Fino a meno di un anno fa l’Alpine versava in condizioni tali per cui era complicato trovarne aspetti positivi. Dal buio prestazionale, passando per la diaspora di numerose figure dell’organico, la scuderia francese era arrivata ad occupare i bassi fondi della classifica dando l’impressione di un ambiente alla deriva. Flavio Briatore, arrivato ufficialmente la scorsa estate, ha iniziato il suo lavoro all’interno del team operando in un modo che Guenter Steiner ha definito come ‘fare pulizia’. “Flavio procede con un approccio molto pratico, non ascoltando str***ate,” ha dichiarato l’ex team principal della Haas nel descrivere l’approccio dell’imprenditore italiano. “Il lavoro più importante che deve fare lo sta facendo, sta facendo pulizia. Questo è il suo lavoro più importante perché non gli importa se deve pulire. Per lui è come dire: ok, sto facendo un lavoro. Non sto facendo il signor Simpatia. Non sto facendo il signor cattivo. Sto facendo un lavoro.” Un metodo necessario per una squadra come l’Alpine, che stava vivendo pericolosa fase calante. “Qualunque sia stata l’agitazione, la squadra non aveva più una visione. Nessuna guida, niente. Sono solo un sacco di persone che fanno del lavoro,” ha aggiunto Steiner.
Nel tracciare il suo primo bilancio in veste di uomo Alpine, Flavio Briatore nei mesi scorsi si era definito un ‘dittatore diplomatico’, mettendo in risalto la sua metodologia strettamente pratica, legata talvolta al ‘non guardare in faccia a nessuno’. “Flavio è entrato, si è guardato intorno e ha detto: ‘Cosa stanno facendo tutte queste persone?’,” ha raccontato Steiner, soffermandosi sul valzer di figure sono approdate nella squadra per poi lasciarla in un secondo momento. “Beh, la metà di loro non sta facendo nulla perché non è mai stato definito, perché nessuno dei team principal ha avuto la possibilità di fare nulla perché sono arrivati e se ne sono andati. Sono arrivati tutti, hanno iniziato a fare qualcosa e nessuno ha finito. Poi è arrivato quello successivo e, ancora una volta, nessuno ha fatto le dovute pulizie.” Una situazione, quest’ultima, che era riflesso della mancanza di una chiara direzione non solo in termini di progetto, ma anche di visione futura. “Sta facendo ordine in quello che c’è e poi ci sta costruendo sopra,” ha proseguito l’ex numero uno del muretto Haas.
Sull’approdo di Colapinto in squadra: “tutti ne parlavano, ma solo Flavio lo ha preso in considerazione”
Un esempio della sua metodologia, Briatore lo ha offerto in occasione della decisione di abbandonare una propria motorizzazione, per diventare un team cliente Mercedes dal 2026. Una scelta dura per lo storico impianto di Viry-Chatillon, ma dettata dal realismo di un obiettivo di competitività difficilmente raggiungibile senza un supporto esterno. Guardando invece al presente del box dell’Alpine, la figura del neo approdato Jack Doohan appare in bilico ancor prima dell’inizio della stagione, dopo che si è concretizzato l’ingresso di Franco Colapinto nel team come pilota di riserva. Flavio Briatore aveva già mostrato interesse per il pilota argentino nella fascia conclusiva della stagione, dopo le buone prestazioni in Williams. Sarà la stagione a raccontarci quale sarà il destino dei due giovani, Doohan in un senso, Colapinto nell’altro. Intanto, la decisione di quello che potremmo definire come un accaparramento preventivo è stata giudicata da Guenther Steiner come una perfetta dimostrazione del modo di operare dell’Executive Advisor dell’Alpine. “Tutti parlavano di Colapinto. L’unico che lo ha preso in considerazione è stato Flavio,” ha affermato Steiner. “Ok facciamolo, ha detto, prendo questo ragazzo. Non so cosa farò con lui, ma lo prendo. Tutti gli altri hanno parlato. Io lo prendo. Lui l’ha preso e questa è la forza di Flavio: ha rispetto verso la gente che fa ciò che deve fare.”