Scontro tra FIA e Piloti, Ben Sulayem getta benzina sul fuoco e cerca più potere

Redazione Formu1a.uno
04/12/2024

In Qatar, la FIA è tornata al centro di polemiche e discussioni. I numerosi cambiamenti all’interno dell’ente di governo non stanno convincendo i piloti, che chiedono maggiore chiarezza e trasparenza al presidente Ben Sulayem. Tuttavia, quest’ultimo non sembra intenzionato a fare passi indietro e, anzi, ha presentato un piano per aumentare i propri poteri.

 L’inizio della polemica

 Il conflitto tra i piloti e Ben Sulayem è esploso durante il weekend di Singapore, con il richiamo ai piloti sul linguaggio e la sanzione a Verstappen. Questo ha innescato polemiche, culminate con la creazione di un profilo social dell’associazione piloti GPDA e una lettera che invitava Ben Sulayem a rivedere i suoi toni e a non trattare i piloti “come bambini”.

 

Nelle settimane successive, il licenziamento di figure chiave come Niels Wittich, Tim Mayer e Janette Tan ha sollevato interrogativi sulla trasparenza e stabilità della FIA. George Russell, presidente dell’associazione piloti, ha dichiarato: “Proprio quando abbiamo chiesto un po’ di trasparenza e coerenza, hanno allontanato due persone molto importanti nell’organo di governo. Vorremmo avere un po’ di chiarezza – ha aggiuntocapire cosa sta succedendo e chi sarà il prossimo a essere licenziato”.

 Ben Sulayem risponde ai piloti: “Non sono affari loro, pensino a guidare”

 Dopo gli attacchi ricevuti, il presidente della FIA Ben Sulayem ha risposto a tono ai piloti, con parole che di certo non sanno di distensione. “Non sono affari loro, mi dispiace”, ha dichiarato a Motorsport.com. “Rispetto i piloti, anche io lo sono, ma lasciateli concentrare su ciò che sanno fare meglio, cioè correre. Questo è il nostro lavoro. Faremo tutto ciò che è bene per la FIA. Non sono affari di altri interferire nei nostri”.

Sul tema degli allontanamenti di Wittich e altre figure di spicco, Ben Sulayem ha ribadito la sua posizione: “Dobbiamo dirglielo [il motivo]? Loro ci informano quando cambia qualcosa nel loro team? No, non lo fanno. Nessuno è obbligato a farlo. Abbiamo le nostre regole e le seguiamo, non quelle di qualcun altro”. Ha poi aggiunto: “Sono stato eletto per sistemare la FIA e la sto sistemando. Sono molto contento della nostra nuova squadra”.

 Nessun passo indietro, ora Ben Sulayem vuole più potere

 Dopo aver chiarito la sua posizione in merito alle critiche ricevute, il presidente FIA starebbe pensando ad un modo per accentrare ancora di più i poteri su di sé. Come riportato dalla BBC, la FIA ha presentato un piano che assegna al presidente della Federazione, Ben Sulayem, e al presidente del Senato, Carmelo Sanz De Barros, il compito di gestire direttamente i reclami etici, riducendo così il ruolo del comitato etico e di quello di revisione contabile. Questa proposta verrà votata il 13 dicembre ed espone chiaramente la volontà di Ben Sulayem di centralizzare il potere nelle proprie mani e rafforzare la sua figura.

Una mossa che va ad inserirsi in un anno parecchio travagliato per l’emiratino e che sicuramente apre a scenari preoccupanti.  Infatti, se questo piano venisse approvato, Ben Sulayem e De Barros avrebbero il potere di decidere l’uno il futuro dell’altro in caso di un reclamo etico contro di loro, senza più nessuna terza parte in grado di intervenire. Questo, in pratica, li renderebbe inattaccabili. Difficile pensare si tratti di una mera coincidenza, visto che quest’anno il presidente FIA è stato già indagato per possibili interferenze in due gare del 2023.

Una situazione dunque potenzialmente molto esplosiva, che rischia di ancora più ombre sulla FIA. La certezza è che Ben Sulayem si sta muovendo per guadagnare potere e preparare il terreno per la campagna verso il secondo mandato. Chiunque lo abbia criticato è stato infatti, in qualche modo, allontanato dalla Federazione. Ora si aspetta solo di vedere cosa succederà il 13 dicembre.

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