Carlos Sainz ha detto che la Ferrari non ha azzeccato la strategia al GP del Belgio e che il momento del suo primo pit stop non era ideale né per l’opzione con una sosta, né per due. Sainz è stato l’unico pilota in testa alla gara a partire con le gomme dure, ed è passato dal settimo posto in griglia fino al comando mentre gli altri si fermavano ai box. È rientrato al 20° giro ma nonostante il lungo primo stint ha poi adottato una strategia a due soste simile a quella della maggior parte dei suoi avversari, a parte George Russell, che si è fermato una sola volta al 10° giro per andare a conquistare la vittoria in pista. Il pilota della Mercedes è stato successivamente squalificato, promuovendo Sainz dal suo settimo posto al traguardo al sesto. Tuttavia, lo spagnolo ha ritenuto che avrebbe potuto fare meglio se avesse provato a fermarsi una sola volta.
Sainz: “la gara prometteva molto di più, la sosta singola era la cosa migliore”
“Sento che abbiamo corso qualche rischio all’inizio, partendo sulle dure”, ha detto. “Abbiamo persino guadagnato una posizione [su Norris]. Quindi ero molto ottimista e positivo su questa strategia. Siamo riusciti ad estenderla parecchio fino al giro 20, col senno di poi, non abbastanza a lungo, perché probabilmente una sosta sembrava una buona possibilità oggi. E sì, probabilmente la cosa principale è che non abbiamo fatto una sosta, ma non abbiamo nemmeno fatto una sosta ottimale, perché siamo rientrati troppo tardi per la seconda sosta, o troppo presto per la prima. È facile dirlo ora col senno di poi, ma sentivo che la gara prometteva molto di più. Dopo 20 giri, pensavo che avremmo potuto avere una possibilità di salire sul podio. E poi all’improvviso ho concluso P7, nove secondi dietro la P6, quindi chiaramente c’è qualcosa a cui dovremo guardare. Allo stesso tempo penso che i nostri diretti avversari oggi fossero più veloci, quindi non credo che sarebbe cambiato molto.”
Sainz: “siamo ancora due o tre decimi dietro agli altri”
Ampliando su ciò che si sarebbe potuto fare diversamente, ha detto: “Partendo con le gomme dure, se non altro, avremmo dovuto impegnarci ad allungare di almeno altri 10 giri. Con due soste, magari fermandoci cinque, sei giri prima, per trascorrere più tempo possibile con quella gomma dura, che oggi si stava comportando davvero bene.” Se da un lato il compagno di squadra Charles Leclerc ha ottenuto la pole e ha concluso quarto in pista e terzo nella classifica finale, Sainz ha detto che non ci sono stati veri segnali di progresso. “Quando vedi il ritmo di Mercedes, Red Bull e McLaren in gara, non credo proprio”, ha detto. “Penso due o tre decimi. Quindi sì, siamo partiti in pole e siamo comunque arrivati in P4. Con la mia macchina, mi sentivo come se fossimo in lizza per il podio. E poi, non appena tutti hanno estratto il massimo, si poteva vedere il ritmo di ognuno, e anche se nel mio ultimo stint mi sentivo molto competitivo e veloce, quando mi hanno detto i tempi sul giro degli altri, non ero così veloce come pensavo di essere.” Riguardo al bouncing ha detto: “Sì, più velocemente percorriamo le curve, peggio diventa, quindi verso la fine della gara non eravamo in vacanza!”