Una domenica da incorniciare per la Ferrari in quel di Melbourne, con una doppietta insperata alla luce del periodo storico che la Formula 1 sta vivendo. Invece nel corso del secondo giro del GP d’Australia arriva il problema ai freni che costringe Verstappen al ritiro e che offre un bottino importante agli avversari. In questo scenario è emerso uno straordinario Carlos Sainz, che firma il suo terzo successo in rosso dopo un periodo tutt’altro che semplice, dalla notizia dell’approdo di Lewis Hamilton all’appendicite che ha costretto lo spagnolo a saltare la gara in Arabia Saudita.
Una vittoria che arriva dopo un periodo complicato
“Se facciamo un lavoro perfetto si può vincere.” Così aveva detto Carlos Sainz dopo le qualifiche, dove estratto il massimo del potenziale dalla SF-24. Nella domenica di Melbourne il pilota spagnolo è stato perfetto su tutti i fronti, un qualcosa che assume ancor più valore anche alla luce delle condizioni fisiche tutt’altro che ottimali con cui si è presentato in Australia. “Mi mancava un po’ di forza ma è stata una gara molto pulita,” ha dichiarato Sainz, “ho gestito bene le gomme e me stesso.” Il trionfo di Melbourne da misura della solidità del pilota della Ferrari numero 55, che ha raccontato come si tratti di una vittoria che non solo è la dimostrazione dei passi avanti sul fronte delle performance, ma anche il miglior compenso dopo un periodo che avrebbe messo a dura prova tanti sportivi: “E’ una vittoria che arriva dopo tutto quello che è successo in generale. Inizia l’anno con la notizia del non rinnovo, parte la stagione e faccio il podio, poi arriva l’appendicite, senza sapere quanto ci avrei messo a recuperare.” Delle dichiarazioni che hanno tutto il sapore di un riscatto, dopo settimane di up and down non semplici da gestire, considerando anche che fra gli affari del pilota spagnolo ci sia anche quello di assicurarsi il miglior sedile per la prossima stagione. E sul recupero fisico ha raccontato: “Mio padre mi ha aiutato un sacco a migliorare, dandomi i suoi consigli da professionista. Sognare è gratis, ho sempre sognato di fare bene nell’ultimo periodo. Il problema più grande è stato sette giorni fa quando ho preso l’aereo, mi sono detto ‘parto e poi vedo come va’, poi giorno dopo giorno ho migliorato tanto.”
Carlos Sainz: “Avrei lottato per la vittoria anche con Verstappen in pista”
Sul fronte delle performance la vittoria del GP d’Australia è il miglior compenso per una Ferrari che ha fatto passi avanti importanti in tutti i settori, ma che nello scenario del dominio Red Bull-Verstappen talvolta passano inosservati. “Questo successo dimostra che quando fai le cose bene e lavori bene si può fare. Abbiamo lavorato bene durante l’inverno, Charles e io eravamo d’accordo sul dove migliorare la macchina. E’ una monoposto che ci consente di spingere di più e fare meno errori. Se mi dai una macchina così bella posso vincere.” Un entusiasmo figlio del fatto che la SF-24 è nata grazie alla sinergia di tutti gli elementi della squadra, partendo dagli stessi piloti che hanno remato nella stessa direzione, offrendo i giusti feedback agli ingegneri. “Questo circuito è particolarmente buono per la macchina,” ha proseguito Sainz, “mi diverto molto di più a guidarla, ho potuto gestire bene le gomme, ho potuto sorpassare Max all’inizio. E’ un gran passo avanti e sono molto felice.” Sebbene Max Verstappen abbia disputato soltanto due giri di gara, Carlos Sainz ha spiegato come le sensazioni che aveva a bordo della Ferrari erano così positive a tal punto di poter lottare con il tre volte campione del Mondo, qualora fosse rimasto in pista. “Mi è spiaciuto molto per il ritiro di Max, perché immagino sarebbe stata una bella lotta con lui in pista per la vittoria,” ha dichiarato, aggiungendo scherzosamente: “Max ha già vinto tanto! Sono felice di tornare sul gradino più alto del podio.”