Un’autentica altalena di emozioni per George Russell nel GP Belgio, per sua sfortuna terminata con una grossa delusione. Quella ottenuta in pista era stata veramente la vittoria che non ti aspetti. La Mercedes nelle prove libere di venerdì disputate sull’asciutto era apparsa in forte difficoltà, tanto di decidere di scartare il nuovo fondo portato questo weekend per tornare alla precedente specifica. Oggi a Spa la W15 si è invece dimostrata veloce e gentile con le gomme, così gentile da permettere al britannico di azzardare la strategia a una sosta, sconsigliata alla vigilia del gran premio dalla Pirelli per via del nuovo asfalto molto abrasivo. Una scelta rischiosa, ma che aveva permesso a Russell di ribaltare l’esito di una gara che lo aveva visto nella prima metà in lotta per le posizioni ai piedi del podio. L’inglese è stato bravo sia a vedere la possibilità di tentare il colpaccio, sia a gestire perfettamente le gomme, riuscendo a difendersi nel finale dagli attacchi di Lewis Hamilton. Poi, però, la doccia fredda: nelle verifiche tecniche la sua monoposto è stata trovata sottopeso di 1,5 kg, un’infrazione che ha portato all’inevitabile squalifica del britannico.
La squalifica: Mercedes ammette l’errore
Come detto, la vettura di Russell è stata trovata sottopeso alle verifiche tecniche, con le bilance che hanno restituito un valore di 796,5 kg invece dei 798 previsti da regolamento in entrambe le misurazioni effettuate. La Mercedes è stata convocata alle 18:10 e il rappresentante della squadra non ha potuto fare altro che confermare che la misurazione era valida.
Come si legge nel comunicato della FIA, “la squadra ha riconosciuto che non esistevano circostanze attenuanti e che si trattava di un proprio errore“. I Commissari Sportivi hanno dunque registrato la violazione dell’Articolo 4.1 del Regolamento Tecnico, applicando la sanzione standard per questo tipo di violazione, ossia la squalifica di Russell dall’ordine di arrivo. Dunque tutti i piloti al traguardo guadagnano una posizione nell’ordine di arrivo: vince Hamilton, secondo Oscar Piastri e terzo Charles Leclerc.
Russell: “Ho visto che i piloti con gomme nuove non recuperavano tanto”
Parlando del suo capolavoro, Russell aveva ringraziato la Mercedes per gli enormi progressi degli ultimi mesi, spiegando poi come era arrivato alla scelta di non fermarsi ai box una seconda volta: “È stato un lavoro di squadra, io guardavo i tempi degli altri piloti con le gomme nuove e non è che stessero recuperando tanto rispetto a me. All’improvviso ho detto: ‘Beh, facciamo una sosta sola, la pista sta diventando sempre più veloce e io mi sento molto bene’. Sono molto fiero del team, non sarebbe stato possibile senza i grandi aggiornamenti che abbiamo portato di recente“.
La scelta strategica si è rivelata determinante in un weekend in cui l’equilibrio tra i top team si è confermato, rendendo difficili i sorpassi anche quando si aveva a disposizione il DRS: “Sono davvero sorpreso dalla prestazione di oggi, non me l’aspettavo sicuramente – ha aggiunto Russell – Gli avversari erano molto vicini, tutti in 10 secondi, incredibile. Era estremamente difficile superare, ma sono state tantissime le emozioni oggi“.
Wolff: “Restare fuori è stata una decisione sua”
Il risultato di Spa aveva permesso alla Mercedes di conquistare la prima doppietta stagionale (quarto team a riuscirci dopo Red Bull, Ferrari e McLaren), nonché la prima dal GP Brasile 2022. Con il passaggio della vittoria a Hamilton arriva comunque il terzo successo delle Frecce d’Argento negli ultimi quattro gran premi, segno di una netta inversione di tendenza nelle prestazioni iniziata dal weekend di Monte Carlo, quando aveva debuttato la nuova ala anteriore che ha rappresentato il primo passo decisivo per uscire dalla crisi di inizio stagione.
Eppure il weekend di Spa era iniziato davvero male, con i pessimi riscontri sul nuovo pacchetto che faceva soffrire di bouncing la monoposto. Lo ha ricordato anche Toto Wolff, che ha poi dato a Russell i meriti della scelta che era risultata vincente di oggi: “Venerdì non eravamo da nessuna parte, abbiamo fatto qualche cambiamento alle macchine e oggi eravamo davanti a tutti. Abbiamo deciso di restare fuori perché se no sarebbe finito quinto. È stata una decisione sua ed è riuscito a gestire le gomme, quindi merito suo“.
A proposito del passo indietro sul nuovo pacchetto, Russell aveva aggiunto: “C’erano troppe incognite prima di questa gara, ora abbiamo più tempo per analizzare tutti i dati“. Le Frecce d’Argento avranno tempo di valutare pregi e difetti della novità, per evitare possibili passi indietro come quello occorso analogamente alla Ferrari con l’aggiornamento portato per la prima volta a Barcellona.