Rivoluzione Aston Martin: la AMR22B è una copia della RB18!

Paolo D’Alessandro
20/05/2022

Autore: Piergiuseppe Donadoni
Co-Autore: Paolo D’Alessandro

Rivoluzione doveva essere e così è! Il team di Silverstone era uno dei più attesi al Montmelo, dopo la notizia dell’arrivo di una versione radicalmente diversa della AMR22 che dovrebbe, secondo le aspettative, permettere all’ex Racing Point quanto meno di tornare a lottare nel gruppo di mezzo insieme a Alpine, McLaren e Alfa Romeo tra gli altri.

La necessità di voltare pagina e dare una sterzata al progetto si è rivelata talmente grande da spingere il team ad un incredibile sforzo in fabbrica per provare ad arrivare con entrambe le vetture modificate in quel di Barcellona. I tempi erano strettissimi; inizialmente era previsto l’utilizzo di sola una vettura completa, a disposizione di Lance Stroll, ma a Silverstone il lavoro è stato proficuo e continuo ed ha permesso di dare anche a Sebastian Vettel subito la nuova AMR22-Spec B, pur dovendo infrangere il coprifuoco per via del ritardo in arrivo dei nuovi componenti.

Aston Martin

I tecnici guidati da Andrew Green, con il supporto di Luca Furbatto (Alfa Romeo) e Dan Fallows (Red Bull) avranno quindi modo di sfruttare a pieno le tre sessioni di prove libere, con entrambi i piloti, per esplorare e studiare la nuova vettura. Sarà per loro un nuovo inizio, su un tracciato dove sarà comunque possibile fare un confronto con la vecchia specifica che ha girato qui a Febbraio – quello che Mercedes farà con la W13 aggiornata, con il riferimento dei dati della ‘launch spec’ vista nei primi tre gironi di test.

Obiettivo principale, vedere se con questa nuova macchina il porpoising diminuirà o addirittura “verrà ucciso”. Se cosi fosse, l’aggiornamento potrebbe garantire un guadagno cronometrico anche oltre i 6 decimi. Se cosi non fosse, il tutto verrebbe ridimensionato ad un pacchetto da 2-3 decimi di secondo che chiaramente non soddisferebbe i tecnici del team inglese. Chiaramente in Spagna i tecnici non si aspettano di riuscire ad estrarre già il massimo del pacchetto, che dovrà essere via via conosciuto e ottimizzato con il passare delle gare.

Ecco la vecchia specifica di Aston Martin AMR22 – Illustrazione Rosario Giuliana

Aston Martin AMR22: abbandonato il doppio fondo in favore di pance più spioventi 

Verrebbe da dire: di nuovo loro. Dopo il caos che aveva suscitato l’ultima Racing Point del 2020 e in parte la (prima) Aston Martin della passata stagione, il team di Silverstone ha preso ancora chiara ispirazione da una delle migliori vetture del lotto. Non Mercedes, in questo caso Red Bull. Adrian Newey ha spesso fatto scuola con le sue scelte aerodinamiche e quest’anno la lotta con Ferrari mette a confronto due progetti filosoficamente molto diversi. Alpine ha da subito sposato una linea più simile alla RB18, con i primi aggiornamenti invece più di ispirazione ‘Rossa’. I tecnici inglesi non sembrano aver avuto dubbi in quella che è da considerarsi come una vera rivoluzione aerodinamica, con le pance al centro dell’attenzione ma non solo.

Aston Martin

Il team di Silverstone non aveva fatto mistero che la scelta di pance larghe e prolungate fosse puramente aerodinamica con la possibilità di cambiare filosofia in ogni momento. “Abbiamo visto diverse soluzioni fra le varie auto che non ci spaventano poichè ci siamo lasciati molto spazio per cambiare direzione sul progetto” aveva affermato il DT della squadra di Silverstone lo scorso febbraio. Il telaio non nascondeva infatti particolari insidie sotto questo aspetto e la Aston Martin produce in maniera autonoma il sistema di raffreddamento; questo ha permesso di poter apportare modifiche senza troppi problemi in soli quattro mesi.

In quella che viene definita anche internamente come una vera e propria versione ‘B’ sono stati riposizionati gran parte dei dispositivi di raffreddamento. I radiatori situati nelle pance non sono più posizionati in orizzontale ma bensì hanno un inclinazione decisamente maggiore, coperti da pance con un più accentuato effetto downwash. E’ stato abbandonato il progetto del doppio fondo – perseguito e confermato invece da Alfa Romeo, seppur in maniera meno aggressiva – con i flussi che in questo modo verranno indirizzati dalla scivolo superiore in direzione del diffusore e della parte finale del fondo, con le pance che presentano un leggero ‘scavo’ nella parte esterna, comparso sulla RB18 con il primo importante pacchetto di aggiornamenti stagionali, portato in pista l’ultimo giorno di test in Bahrain.

Aston Martin

Illustrazione Rosario Giuliana

Aston Martin AMR22: il fondo è di chiara ispirazione Red Bull

Rivoluzionato anche il fondo a partire dalla parte più esterna dell’ingresso dei canali Venturi che ora vede i due deviatori di flusso (frecce rosse) molto ravvicinati e rialzati, di chiara ispirazione Red Bull come si può ben vedere dall’illustrazione poco sopra del nostro Rosario Giuliana. Procedendo verso il posteriore, il fondo può contare su un taglio (freccia verde in alto) che interagisce con i vortici che si staccano dai restanti deviatori di flusso al di sotto del fondo, di nuovo similarmente a quanto visto su Red Bull. Cosi come la parte posteriore, più squadrata, con la parte terminale leggermente ‘svergolata’ verso l’alto (freccia verde in basso) davanti alle ruote posteriori, .

Il fondo della Aston Martin AMR22B è di chiara estrazione Red Bull

Novità anche per quanto riguarda il diffusore, molto più arrotondato (freccia verde), ed per quei fondamentali componenti laterali alle gomme (freccia gialla e arancio) che hanno il compito di massimizzare l’espansione del flusso in uscita dal diffusore oltre che accentuare l’effetto di upflow che incide nella generazione del carico aerodinamico posteriore.

Modificati anche gli specchietti, sempre di ispirazione Red Bull visto che possono contare su un supporto orizzontale che va a collegarsi al telaio e sull’ormai classica cover ‘soffiante’ attorno allo specchietto vero e proprio. Per concludere, modificata anche l’ala posteriore e il cofano motore.

 

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