Nella giornata di giovedì si è sbloccato il mercato piloti 2024, con Fernando Alonso che ha prolungato di diversi anni il suo contratto con l’Aston Martin. Lo ha annunciato la scuderia di Silverstone con un brevissimo comunicato stampa. “Sono qui per restare”, le sole parole in accompagnamento all’annuncio del rinnovo del due volte campione del mondo spagnolo, che si è garantito un importante adeguamento economico nel nuovo contratto firmato.
Aston riconoscente: Alonso ha mantenuto la parola data
Un prolungamento molto atteso e mai veramente in dubbio, seppur altre squadre, come Red Bull e Mercedes, abbiano avuto colloqui definiti conoscitivi con Alonso. “Penso che sia normale che si parli anche con altri team. Anche se magari non sono molto interessanti ma ti informi per sapere ed avere una migliore conoscenza delle varie situazioni”. In realtà, il due volte campione del mondo non ha mai messo in dubbio la sua scelta iniziale di dare priorità ad Aston Martin, una volta deciso che il suo futuro dovesse essere ancora in F1. A Silverstone hanno apprezzato e anche il team principal non lo ha negato. “Fernando ha mantenuto la parola data: quando ha deciso di continuare a correre, ha voluto parlare per prima con noi”, ha infatti affermato Mike Krack successivamente alla conferenza stampa dello spagnolo.
Nel 2026, l’Aston Martin diventerà un team ufficiale Honda. Molti si ricorderanno le dichiarazioni piuttosto scioccanti del due volte campione sul motore giapponese, quel “GP2 engine, GP2 engine” che fa parte della Storia della F1. Tuttavia, è come se fosse passata una vita fa, soprattutto in uno sport che corre veloce come la F1, tant’è che dopo nove anni, il colosso giapponese sta dominando la massima serie del Motorsport insieme alla Red Bull. “Honda è un produttore che ha tanto successo in F1 e anche al di fuori. Quando tornarono, non funzionò con McLaren ma poi hanno risolto i problemi ed attualmente stanno dominando.” – ha infatti affermato Alonso, che poi ha voluto precisare come proprio la presenza del motorista giapponese sia stata un’ulteriore spinta per rinnovare il contratto con Aston Martin – “Una delle motivazioni che mi hanno spinto a rimanere è poter lavorare di nuovo con Honda. Sono un partner” ha infatti affermato l’asturiano. Un matrimonio da entrambe le parti, visto che Honda non ha mai posto alcun veto nei confronti di Alonso, considerandolo piuttosto un top driver molto utile nell’obiettivo di provare a vincere dei campionati del mondo dal 2026 in avanti.
Un ruolo alla Niki Lauda per Alonso dopo che si sarà ritirato?
Fernando Alonso resterà al volante della vettura di Silverstone almeno per i prossimi due anni, arrivando quindi alla soglia dei 45 anni, che compirà a metà stagione 2026, e con la bellezza di oltre 400 GP disputati, visto che quello di Suzuka è stato il suo 381 esimo. Tuttavia, lo spagnolo ha dimostrato di essere e, soprattutto, di sentirsi ancora molto competitivo. Nella conferenza stampa post annuncio, si è sentita fortemente quella voglia di voler dare ancora molto ad uno sport che lo ha reso grande. “Amo troppo guidare e i sacrifici sono inferiori della gioia che provo e della passione che ho per questo sport. Io respiro la F1 tutti i giorni. Non sento ancora di dover cambiare vita, amo ciò che faccio. Non sarei felice di stare a casa a guardare la F1 perché penso di poter dare ancora tanto qui ed anche fuori.” ha spiegato con una certa enfasi e il sorriso al volto il due volte campione del mondo.
Lo spagnolo crede così tanto di poter ancora dare molto alla F1, da firmare il contratto più lungo della sua carriera, che non lo vedrà coinvolto solo con un volante tra le mani ma, salvo ripensamenti, anche fuori dalla pista. “Il nuovo contratto mi terrà legato ad Aston Martin per molti anni a venire. Vediamo poi in che ruolo, in base a quanti anni vorrò ancora guidare. Quando smetterò utilizzerò i miei 40 anni di esperienza, 25 in Formula 1 e 15 al di fuori di questo mondo, per aiutare un team che mi ha dato questa opportunità in questo momento della carriera.” non si è nascosto lo spagnolo nella conferenza stampa post annuncio, a cui piacerebbe svolgere, non tanto il ruolo di team principal, quanto invece un ruolo dirigenziale alla Niki Lauda, il compianto manager di casa Mercedes. Un qualcosa che però verrà discusso tra almeno due anni, quando il bicampione del mondo deciderà se continuare a fare il pilota anche nell’anno successivo o passare ad una carriera più manageriale.