Retroscena GM-Cadillac: sborsati oltre 400 milioni di dollari per entrare in F1

Piergiuseppe Donadoni, Paolo D’Alessandro
26/11/2024

Nelle scorse ore, la Formula 1 ha confermato ufficialmente che dal 2026 la griglia di F1 conterà su ben 11 squadre, grazie all’ingresso di General Motors con il marchio Cadillac, in qualità di team cliente per i primi 2 anni e che poi diverrà fornitore di Power Unit “entro il 2030”.

La figura di Andretti e la quota d’ingresso: Formula 1 e General Motors hanno finalmente trovato la quadra

Le discussioni sull’ingresso di un possibile undicesimo team sono iniziate con la domanda presentata dalla famiglia Andretti, che aveva subito ricevuto l’approvazione della FIA, salvo poi incontrare l’opposizione del blocco Liberty Media-F1 (gli attuali team). Questo aveva contribuito inizialmente anche alle tensioni tra FIA (Ben Sulayem) e Liberty Media (Domenicali), salvo poi vedere un cambiamento anche nella presa di posizione del presidente FIA con l’invito ad Andretti di considerare l’acquisto di uno dei team già esistenti, come ad esempio Alpine, ipotesi però non presa in considerazione dalla famiglia dell’italo americano. La bocciatura era stata ufficialmente commentata come una sfiducia dal punto di vista tecnico verso il team Andretti ed un mancato apporto rilevante al brand della Formula 1. Nella questione è entrato anche il dipartimento di giustizia americano per analizzare la situazione, spingendo ad una mediazione tra le parti per trovare una soluzione.

Come avevamo avuto modo di analizzare però, dietro quel NO vi erano anche motivazioni legate ad un mancato accordo commerciale riguardante la fee d’ingresso, che una nuova squadra deve pagare per entrare in F1. Questa quota è decisa dal Patto della Concordia che è attualmente in fase di rinnovo tra Liberty Media e i team. Visto lo stato di salute della masima serie del Motorsport, le squadre hanno chiesto un aumento significativo dall’attuale cifra di 200 milioni, un numero che dovrebbe essere anche superiore ai 600 milioni, ossia almeno il triplo.

Retroscena GM-Cadillac

Per l’ingresso di un nuovo team, in questo momento di transizione tra nuovo e vecchio patto della Concordia, il mondo della F1 ha spinto per una cifra diversa dai 200 milioni che Andretti avrebbe pagato. I colloqui avuti tra F1 e GM hanno portato ad un accordo ben più alto di quella cifra che, a quanto appreso da AutoRacer, dovrebbe essere superiore ai 400 milioni, con uno ‘sconto’ del 25% circa rispetto alla cifra pensata per il nuovo Patto della Concordia.

Un altro punto rilevante è stato anche il ruolo e la figura di Michael Andretti all’interno delle conversazioni. Ritenuto un personaggio divisivo per Liberty Media e i team stessi, le varie discussioni hanno portato alla sua uscita da Andretti Global lo scorso settembre, seppur la famiglia Andretti rimarrà coinvolta nell’undicesimo team. Come? Il nuovo team GM/Cadillac sarà infatti gestito da TMW Global, la società di Dan Towriss, che ha rilevato le attività di Andretti Global dopo le recenti dimissioni di Michael Andretti mentre della famiglia americana rimarrà nel team invece Mario, come direttore del board del Team di F1.

Ingresso come team cliente e poi costruttore: Ferrari favorita per fornire la Power Unit ma manca ancora l’accordo. Honda la riserva (obbligatoria)

C’è poi da sottolineare come Liberty Media considerava un fattore chiave per la conclusione dell’accordo, un maggior coinvolgimento di General Motors nel progetto, non solo quindi alle spalle del team Andretti. Questo perchè secondo il proprietario dei diritti della F1, un progetto con a capo GM è molto più attraente. Non è un caso che il futuro undicesimo team sarà un team ufficiale GM/Cadillac e non un team cliente, seppur nel comunicato ufficiale sia stato ribadito che il colosso americano entrerà come fornitore di Power Unit solamente in futuro, con l’intenzione di produrre il primo motore entro il 2030. Questo implica che per i primi due anni di attività sarà un team cliente in tema di motorizzazione.

Ancora non è stato trovato un accordo tra le parti ma la Ferrari è aperta a fornire i propri motori a questo nuovo team, una possibilità su cui Frederic Vasseur al momento ha preferito glissare, quando gli è stato chiesto di commentare la notizia dopo il GP di Las Vegas. “Aspettiamo prima che sia ufficiale questo team e poi si potrà parlare del motore che dovranno utilizzare”. Ed ora l’ufficialità è giunta, ed è iniziato dunque il processo anche di ottenimento di un motore.

Power Unit

La Ferrari perderà dal 2026 la Sauber, che diverrà Audi, e dunque avrà a disposizione uno slot ed una delle idee sarebbe quella di avere una patnership simile a quella attualmente in essere col team svizzero, ossia fornire solamente Power Unit e cinematismi del cambio qualora decidesse Cadillac di produrre sospensioni e quindi scatola del cambio, in sede, proprio come fa Sauber attualmente (oltre al sistema di raffreddamento). Un accordo diverso rispetto a quello di Haas che prende in dotazione anche sospensioni e tutti gli elementi acquistabili, dettati dai regolamenti FIA. A Maranello, tra le valutazioni in corso, vi è anche quella di dover fornire, eventualmente, il motore ad un marchio concorrente nel mondo del WEC, dove Ferrari e Cadillac battagliano nella serie dedicate alle Hypercar. Al momento gli unici dialoghi avviati, sono con la Ferrari, che appare la favorita a fornire i propri motori, Honda rimane la seconda scelta, obbligata in questo caso, poiché Mercedes è già al completo come fornitura (McLaren, Williams & Alpine) mentre Red Bull Powertrains fornirà già due squadre (Red Bull e l’attuale Racing Bulls).

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