RETROSCENA Ferrari: Leclerc al limite con l’usura del fondo

Paolo D’Alessandro
03/07/2023

La gara d’Austria è stata una nuova boccata d’ossigeno per la Ferrari. A Barcellona il nuovo pacchetto di aggiornamenti non è stato sfruttato al massimo; in Canada il meteo non ha concesso un programma di lavoro lineare, ma nonostante tutto ciò e la Sprint Race, a Maranello hanno osato e in Austria hanno introdotto altri nuovi aggiornamenti. La SF-23 è stata così rivista nelle pance, dotata di una nuova anteriore e soprattutto di un nuovo fondo. Le novità non si fermano qui però perché a Silverstone il pacchetto di novità verrà completato e gli ingegneri sperano così di vedere finalmente la Rossa competitiva che si attendevano.

In Austria la SF-23 è stata meglio della F1-75…in tutto!

Il compare viene fatto naturalmente tra la Ferrari e la Red Bull, perché quello si pensava fosse l’obiettivo di quest’anno. Il titolo mondiale è oramai utopia, ma a Maranello il focus è tutto sul migliorare la vettura 2023, il che consente di indirizzare lo sviluppo della n. 676. Così da Barcellona è iniziato questo programma di ‘trasformazione’ della SF-23 che sta iniziando a dare i propri frutti. In stagione la vettura l’abbiamo confrontata con l’allora vincente F1-75, grazie soprattutto all’analisi dei dati.

Fin qui la SF-23 ha mostrato le sue lacune maggiori dove serviva tanto carico aerodinamico in curve da 200 kmh. Ha sicuramente migliorato l’efficienza generale, ma mancava di picco di carico alle medie-alte velocità. L’auto è chiaramente un miglioramento complessivo di quella 2022, questo grazie anche alle nuove gomme Pirelli, ma non c’è stato il salto che ci si attendeva. In stagione – togliendo Miami, Jeddah e Barcellona che hanno subito modifiche al circuito – la media della Ferrari è in miglioramento – almeno su se stessa – dello 0.598% (fino al Canada). Un dato non sufficiente a lottare con Red Bull, ed anzi, l’ha messa spesso dietro Aston Martin e Mercedes.

AustrianGP - Red Bull Ring - Ferrari SF-23 - Charles Leclerc & Carlos Sainz

Zeltweg però ha mostrato qualcosa di diverso. Il miglioramento della SF-23 sulla F1-75 è stato totale. La vettura si è comportata meglio in ogni fondamentale: frenata, trazione, rettilineo ed anche in curva è stata superiore alla vettura 2022. Anche in quelle veloci da alto carico. In qualifica il miglioramento è stato dello 0.883%, circa lo 0.3% in più, che significa 3 decimi. Un numero che conferma le attese di guadagno e i progressi di cui parlavano i tecnici. I piloti hanno confermato che le nuove parti hanno dato un contributo istantaneo.

“La macchina è andata molto meglio qui, soprattutto nelle curve veloci, rispetto a Barcellona. Mi trovo molto a mio agio adesso” ha detto Carlos Sainz nel corso del weekend. Dello stesso parere Charles Leclerc, anche se per lui il focus dell’analisi sarà sul sabato e sul feeling con le condizioni miste “E’ un qualcosa che devo migliorare a livello di setup. In quelle condizioni devo capire come fare per poter fare meglio.”

Ferrari: in Austria non c’è stato porpoising nonostante un’altezza da terra minima

Gli aspetti positivi in casa Ferrari non si fermano al ‘semplice’ ritmo gara e ad una gestione gomma buona, anche nei confronti dei diretti avversari – Mercedes ed Aston Martin – più in difficoltà su questo tracciato. La sola ora di prove libere ha spinto gli ingegneri a valutare velocemente il nuovo pacchetto, usando anche le informazioni raccolte durante il filming day, deliberando poi una scelta di setup che sull’asciutto si è dimostrata molto efficace. Una Qualifica da protagonista per la SF-23 ed una gara da solida seconda forza. Sull’umido invece il monegasco, come detto, ha avuto più difficoltà, mentre Carlos Sainz si è comportato molto bene anche in quelle condizioni.

Ferrari SF-23

Nuovo fondo Ferrari introdotto in Austria – Illustrazione di Rosario Giuliana

 

La cosa importante per i tecnici di Maranello è aver cominciato ad abbattere o ad allontanare l’innesco del porpoising. La vettura è rimasta molto stabile sia sul rettilineo che nelle curve ad alta velocità, con il pieno di benzina e a serbatoi vuoti. Questo è un riferimento molto importante essendo uno dei fattori limitanti della SF-23 ed uno di quelli che, con questi aggiornamenti, si puntava ad eliminare. Sarà importante confermare questa caratteristica anche a Silverstone, così da non dover ricorrere a compromessi nell’assetto meccanico e rinunciare a della downforce prodotta dal fondo.

La buona notizia è che Ferrari da qui è scesa in pista con altezze da terra più basse senza preoccuparsi troppo del bouncingtanto da arrivare a fine gara, nel caso soprattutto di Charles Leclerc, con i livelli di usura della tavola al limite del regolamento. Nessun problema o preoccupazione in casa Ferrari, anzi, questa è una conferma di come la SF-23 abbia potuto viaggiare con altezze più aggressive per tutta la gara, esprimendo un potenziale migliore.

Autori: Paolo D’Alessandro & Piergiuseppe Donadoni & Giuliano Duchessa
Co-Autore: Andrea Vergani

Autore