E’ solo un caso ma è curioso constatare come l’appuntamento successivo alle uniche due vittorie non Red Bull, tra la passata e l’inizio dell’attuale stagione, sia sempre il Gran Premio del Giappone. Per diverse motivazioni tecniche, sia il GP di Singapore 2023 che quello d’Australia 2024, non hanno permesso al team campione del mondo di massimizzare il potenziale della propria vettura. Mentre lo scorso anno, la debacle sul Marina Bay Street Circuit aveva fatto parlare molto, a causa dell’introduzione di due nuove specifiche di direttive tecniche, compresa la famosa DT39 ‘rinnovata’, in Australia la motivazione è stata più evidente e senza ipotetici retroscena.
L’Australia come un one-off, Verstappen tornerà a dominare a Suzuka?
“La gestione del graining è un’area in cui la Ferrari ha dimostrato di essere particolarmente forte. E probabilmente non è una coincidenza che siano stati forti a Las Vegas ed ora in Australia” aveva fatto sapere Christian Horner alla conclusione del terzo fine settimana stagionale. In entrambi gli appuntamenti, Pirelli aveva portato in pista gli pneumatici più morbidi della gamma, ossia la triade C3-C4-C5. Generalmente infatti il graining è più probabile quando vengono utilizzate le mescole più morbide e su quei circuiti cittadini/semi-cittadini o comunque dove si corre meno con altri campionati.
Dopo la debacle di Singapore, lo scorso ottobre Max Verstappen arrivò a Suzuka con la volontà di demolire la concorrenza e così fece, rifilando addirittura 581 millesimi a Oscar Piastri (2o) in qualifica e la bellezza di 20 secondi alla Mclaren di Norris e più del doppio alla Ferrari di Leclerc in gara. Il tracciato di Suzuka è una pista più ‘normale’ e certamente molto meno ‘unica’ per vari aspetti tecnici rispetto a Singapore ed anche all’Albert Park australiano. Per questo ci si aspetta che il gap del duo Verstappen / RB20 torni ad essere più vicino a quello delle prime due gare, ossia migliore di almeno 2-3 decimi di secondo al giro sul passo gara rispetto al primo inseguitore, rispetto a quanto visto in Australia che viene considerato dai più come un one-off.
Red Bull tenta l’allungo anche grazie al primo pacchetto di novità
Il tracciato giapponese è certamente più congeniale alla RB20, che può vantare, soprattutto rispetto alla Ferrari SF-24, una miglior performance soprattutto nelle curve di alta velocità, come lo saranno quelle ultra famose dello snake (S Curves) nel primo settore. In quel tratto, la nuova e ottima vettura italiana dovrà difendersi anche dalla Mclaren, per poi poter dire la sua nelle parti di media velocità e nel lento, come la prima curva, la Degner, l’Hairpin ed anche la Spoon Curve, oltre alla chicane finale. “La nostra macchina ha funzionato davvero bene in Australia, sin dal primo giro è sembrata una macchina vincente” – ha fatto sapere un sempre onesto e lucido, nelle sue analisi, Carlos Sainz – “Ma sarà difficile mantenere questo ritmo in ogni pista, fino a quando non introdurremo un aggiornamento per colmare il divario che abbiamo visto in Bahrain e Jeddah rispetto alla Red Bull”.
Proprio parlando di aggiornamenti, mentre la Ferrari correrà in difesa a Suzuka portando in pista solo un minor update e con il primo importante pacchetto, deliberato pochi giorni fa, che vedremo solamente a Imola, la Red Bull cercherà l’allungo sulla principale rivale di questo inizio di mondiale proprio anche grazie ad una prima serie di novità che a Milton Keynes non valutano come ‘minor’. Tra quelle che appariranno sull’ormai classico foglio Fia pre FP1, ce ne saranno alcune di importanti al fondo, un qualcosa che Ferrari rivedrà proprio sul tracciato del Santerno; un macro componente che sull’attuale generazione di vetture va a produrre la percentuale più elevata di carico e prestazione e che è quindi sempre soggetto a attente e sempre maggiori revisioni durante la stagione. Anche per questo, Verstappen e la sua Red Bull RB20, che non cambierà il concetto nel tanto chiacchierato zeropods, devono considerarsi come i favoriti, chiaramente meteo permetendo. Questo potrebbe incidere anche nella piena e massima valutazione delle novità, oltre che sul loro utilizzo, che il team campione del mondo ha previsto da molte settimane per questo appuntamento.