Il fattore chiave che ha determinato la squadra più forte in griglia nel corso del 2024 è stata la finestra di funzionamento. Le vetture che hanno centrato la giusta finestra operazionale sono riuscite a estrarre più prestazione, e soprattutto a trovare il bilanciamento più facilmente; dall’altra parte gli effetti negativi sono risultati evidenti. Ferrari ha sofferto terribilmente lungo tutta l’estate, Mercedes ha riscontrato difficoltà nella parte iniziale e finale di stagione, e anche Red Bull ha perso colpi in particolare al rientro dalla pausa estiva. Pierre Waché ha spiegato come questi problemi si sono visti nei dati a partire da inizio stagione, ma il vantaggio prestazionale e il fattore Verstappen hanno posticipato l’inevitabile; guardando al 2025 l’obiettivo sarà quello di allargare la finestra di funzionamento e rendere più costante la mappa aerodinamica.
Waché: “Problemi RB20 evidenti da inizio stagione”, ed ecco l’obiettivo principale per la RB21
La mancata correlazione tra strumenti di simulazione e tracciato ha segnato in negativo la seconda metà di stagione, e ha permesso a McLaren e Ferrari di scavalcare Red Bull nel campionato costruttori; il direttore tecnico di Red Bull ha approfondito i dettagli sulla questione in un’intervista con Motorsport. “Ci sono diversi aspetti in questa storia. Il primo è la correlazione, ovvero che la vettura aveva caratteristiche diverse da quelle che ci aspettavamo in termini di aerodinamica.” ha fatto sapere l’ingegnere francese. “Un altro aspetto è che non ci attendevamo che alcuni elementi avrebbero influito così tanto sulle prestazioni della vettura. Non erano lì per volontà, ma forse non ci siamo concentrati abbastanza su di essi. Questi elementi erano ancora presenti alla fine della stagione e dobbiamo risolverli per il 2025”, ha dichiarato Waché. “Abbiamo avuto una perdita di deportanza in alcune aree della mappa e quindi in pista non abbiamo ottenuto le prestazioni che pensavamo di poter ottenere secondo la galleria del vento, quindi c’erano dei buchi. Si tratta di un problema di correlazione e in termini di prestazioni in pista è stato soprattutto un problema di bilanciamento”.
Il vantaggio prestazionale ereditato dal 2023 ha permesso di nascondere queste problematiche nella prima parte di stagione, ma in meno di quanto ci si aspettasse McLaren ha raggiunto Red Bull. “L’abbiamo individuato [il problema di correlazione a inizio stagione], ma poi la macchina era veloce e non abbiamo voluto modificarla in modo massiccio. Quando siamo tornati in Europa e siamo stati messi alla prova dalla McLaren, è diventato sempre più evidente che si trattava di uno dei problemi più importanti per noi per andare più veloci”. Fino alla fine dell’estate, inoltre, la competitività in Qualifica ha rappresentato un vantaggio rispetto a McLaren, e Verstappen è riuscito a rimanere in lotta per le prime posizioni in molti GP. “Un pilota come Max, con il suo talento riesce a filtrare molti dei problemi di bilanciamento”, ha detto il il DT.
Il punto basso della stagione si è verificato tra Monza e Baku: nel tempio della velocità il bassissimo carico aerodinamico richiesto ha messo in difficoltà il bilanciamento della RB20, e anche Verstappen ha dovuto arrendersi. “Su un circuito a bassa deportanza è molto meno possibile filtrare i problemi di bilanciamento, ma per certi versi il weekend di Monza è stato molto positivo per noi. Lì i problemi che avevamo sono stati evidenziati enormemente”. Con gli aggiornamenti di Austin l’equilibrio della vettura è tornato a migliorare e Verstappen è riuscito a vincere in Qatar e Brasile per archiviare la lotta per il titolo contro Norris. “In Qatar la vettura aveva le stesse caratteristiche e siamo stati in grado di vincere in modo equo e di realizzare la vettura più veloce per quel tracciato”, ha sottolineato. “Quindi le prestazioni sono sempre relative agli altri”.
Il deficit da McLaren e Ferrari è quantificabile tra i due e i tre decimi, e nelle prime fasi del 2025 i rivali saranno favoriti se riusciranno a mantenere il vantaggio. Tuttavia le correzioni alla monoposto nell’inverno, sfruttando le lezioni dell’anno scorso, potrebbero permettere a Red Bull e Verstappen di essere protagonisti nella lotta per i rispettivi titoli mondiali. Anche Horner, come Waché, ha individuato nella finestra di funzionamento la chiave per migliorare in vista del 2025: “Non si tratta necessariamente di aggiungere prestazioni di picco, ma solo di ampliare la finestra in modo da affrontare le diverse situazioni con una finestra operativa molto più ampia”.