Il finale di stagione che ha vissuto Sergio Perez ad Abu Dhabi non è senz’altro ciò a cui aspirava, anche alla luce della qualificazione per il Q3 strappata al sabato. Il fatto che l’ultima bandiera a scacchi sia stata sventolata è forse la nota più incoraggiante per il messicano. A Yas Marina Perez non ha terminato la sua corsa, dopo che è stato vittima di un contatto con Valtteri Bottas nel primo giro di gara. All’ultimo ring delle interviste del 2024 ha raccontato come l’episodio possa rappresentare idealmente la sua stagione, un’annata i cui pochi bagliori sono da relegare alle sole battute iniziali. Per questa ragione la sua posizione all’interno del box Red Bull appare destinata a passare nelle mani di qualcun altro.
Perez: “l’incidente di Abu Dhabi è il riassunto della mia stagione”
“È stata dura per tutto l’anno e questo non è nient’altro che un resoconto,” ha affermato uno sconfortato Sergio Perez dopo un’altra gara in cui non ha visto la bandiera a scacchi. Anche nella tappa precedente in Qatar non aveva infatti concluso la sua corsa. “È stata una circostanza sfortunata, sono stato colpito da Bottas ed è stato tosto quello che è successo lì. Da ora possiamo guardare avanti, ma è stato un anno molto difficile.” Nel post gara, il messicano di casa Red Bull ha fatto sapere che i problemi si erano presentati anche prima dell’incidente con la Sauber. “Avevo la sensazione che la macchina fosse danneggiata già prima dell’incidente. Ogni volta che cambiavo marcia la frizione slittava, quindi penso che avessimo già un problema. Poi è arrivato il contatto, non avevo nemmeno visto chi mi avesse colpito al posteriore. Quando ho rimesso la vettura in pista la frizione era bloccata.”
Sul futuro: “spero di trovare un accordo con il team”
Il GP di Abu Dhabi di Sergio Perez è stato il capitolo finale di un calvario sportivo che perdurava da mesi. Se dal lato del box numero uno, la classe di Max Verstappen ha permesso comunque di difendere il titolo piloti, Perez ha accusato in pieno la flessione della Red Bull sul fronte prestazionale. “Indubbiamente, alla fine noi piloti dipendiamo molto dal nostro ambiente, dalla nostra vettura e da quanto possiamo estrarre il 100% da essa,” ha raccontato il messicano. “Quest’anno ho avuto una macchina da cui difficilmente riuscivo ad estrarne il 100% con costanza.” Alle difficoltà del pilota di Guadalajara, ad essere sotto l’occhio dell’intero paddock si aggiunge anche la posizione in bilico del suo sedile nella scuderia di Milton Keynes. “Sappiamo tutti quanto sia stato difficile quest’anno. Penso che sia soltanto una questione di discutere quale sia la migliore direzione in cui andare per tutti e vedremo cosa succederà. Al momento si sa come stanno le cose, ho un contratto per guidare l’anno prossimo, quindi spero di trovare un accordo con il team e vedremo cosa vorranno fare.” Dopo la gara il team principal della Red Bull Christian Horner ha dichiarato come in questi giorni i vertici del team si riuniranno attorno a un tavolo per valutare la decisione da prendere, sebbene la separazione delle due strade sembri essere l’ipotesi più accreditata.