Racing Bulls: Tsunoda trascinatore, Ricciardo in difficoltà

Luca Manacorda
31/05/2024

Il GP Monaco ha confermato i rapporti di forza all’interno del box della Racing Bulls. Yuki Tsunoda sta vivendo la stagione della definitiva maturazione e con l’ottavo posto ha portato in dote altri quattro punti alla scuderia italiana, che sale così a quota 24 nel Mondiale Costruttori e rafforza la sua sesta posizione. Ancora difficoltà invece per Daniel Ricciardo, nuovamente fuori dalla top 10, mai raggiunta quest’anno nei gran premi domenicali.

Tsunoda: “La squadra mi aiuta ad avere fiducia”

La strana gara di Monte Carlo è stata particolare anche per Yuki Tsunoda, trovatosi a dover amministrare per 77 giri un set di gomme dure. Il giapponese, come ha sottolineato anche Alex Albon che lo ha seguito da vicino per quasi tutta la gara, per gran parte del gran premio ha amministrato gli pneumatici, girando nettamente più lento del suo vero potenziale: “Penso che abbiamo meritato questi punti – ha rivendicato il giapponese – È stato un po’ trovare il punto di equilibrio tra me e la strategia: io volevo spingere, ma come strategia non lo volevamo. Ho cercato di essere il più possibile calmo. Negli ultimi due giri poi mi sono divertito. Questi sono i miei primi punti a Monaco, quindi è stata una giornata felice“.

Tsunoda (Racing Bulls)

Parlando del suo momento felice, Tsunoda ha dichiarato: “È molto importante continuare a raccogliere punti e penso che la squadra mi permetta di acquisire fiducia fin da subito nelle FP1 e di avere un buon ritmo. Questo genere di cose mi aiuta ovviamente ad avere fiducia e a concentrarmi su ciò che devo fare. Penso che in ogni gara siamo super costanti, questo è ciò che tutti vogliamo e continuiamo a spingere per quello che stiamo facendo“.

I possibili scenari di mercato per il giapponese

Tsunoda riparte dal Principato con una statistica a sua modo impressionante: in stagione finora ha ottenuto sei qualificazioni alla Q3, le stesse collezionate da Sergio Perez con la Red Bull. Prestazioni che alzano le sue quotazioni per una promozione nel team austriaco che al momento appare però ancora poco realizzabile.

Parlando della sua situazione di mercato, il pilota giapponese ha spiegato: “Finora molto soddisfatto della Racing Bulls. Stiamo lottando a volte anche  per la settima/ottava posizione. Ora le migliori squadre sono praticamente occupate e noi siamo la più forte a centrocampo. Vedremo. Ovviamente quando sei in orbita Red Bull, vuoi sempre puntare a quella squadra. Se non mi vogliono o non mi aspettano, e se avrò un’offerta interessante che potrebbe essere migliore, ci penserò. Ma ho grande lealtà verso la Red Bull perché senza di loro non sarei qui, e ovviamente anche verso la Honda. E, parlando di Honda, forse ci sarebbe l’Aston Martin (che dal 2026 monterà i motori giapponesi, ndr) ma anche loro sono occupati da due piloti. È tutto piuttosto aperto“.

Ricciardo: “Mi sento frustrato con me stesso”

Nell’altra metà del box Racing Bulls, Daniel Ricciardo sta vivendo una situazione opposta a quella di Tsunoda. L’australiano avrebbe dovuto sfruttare il ritorno nel team di Faenza per rilanciare le sue quotazioni e riprendersi il sedile in Red Bull, ma sta perdendo nettamente il confronto diretto con il giapponese.

Ricciardo (Racing Bulls)

Lo stesso Ricciardo ha ammesso che l’attuale situazione non sia facile per lui: “Non sono contento di avere queste lacune nel confronto con Yuki. Penso che questo sia ciò che mi frustra un po’. La squadra è stata fantastica, mi hanno supportato e ovviamente sanno che posso farcela. Ma quest’anno è stato un po’ più difficile farlo settimana dopo settimana, ed è proprio su questo che mi concentro ora invece di sentirmi troppo a mio agio o entusiasta di ciò che riserva il futuro. Voglio fare meglio, che si tratti della macchina o di me“.

Finora, Ricciardo ha brillato solo nella Sprint Qualifying di Miami, mentre nelle qualifiche tradizionali ha raggiunto la Q3 solo a Imola. Parlando delle sue difficoltà sul giro secco, l’australiano ha aggiunto: “Penso che la cosa frustrante sia che posso farcela, ma ciò non succede abbastanza frequentemente ed è lì che mi sento frustrato con me stesso, mentre cerco di capire perché non riesco a essere costantemente un contendente alla Q3“.

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