Ancora un weekend dai due volti per la Racing Bulls. A Suzuka, Yuki Tsunoda ha esaltato i connazionali portando a casa un prezioso decimo posto, mentre per Daniel Ricciardo è stata una domenica da dimenticare per colpa del contatto con Alex Albon che ha posto fine alla sua gara dopo poche centinaia di metri.
Tsunoda: pit stop e carico aerodinamico i fattori chiave
In una gara in cui nessuna delle vetture dei 5 top team si è ritirata, riuscire a entrare in zona punti ha un valore doppio. Per questo, Yuki Tsunoda è raggiante per il risultato ottenuto nel GP Giappone: “Mi sento sollevato. Dopo aver perso alcune posizioni nella prima partenza, ho provato sicuramente un po’ di delusione, ma allo stesso tempo mi sono concentrato sulla seconda partenza: è stata molto buona e sono riuscito a recuperare alcune posizioni. Uno dei momenti salienti è stato il pit-stop. I nostri meccanici hanno fatto un lavoro fantastico, sono stati così veloci che mi hanno permesso di sorpassare due vetture, ed è pazzesco! Senza quello, sarebbe stato molto più difficile ottenere punti, quindi la squadra ha un grande merito“.
Yuki was making MOVES on Sunday 😤#F1 #JapaneseGP @yukitsunoda07 @visacashapprb pic.twitter.com/j2fWBDY7II
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La prestazione di Tsunoda è stata impreziosita da alcuni spettacolari sorpassi all’interno dello Snake, l’impegnativo primo tratto del circuito di Suzuka: “Sapevo che la nostra velocità in rettilineo non era così competitiva rispetto a quella di altre vetture ma, allo stesso tempo, sapevamo di avere molto carico aerodinamico e l’unica possibilità che avevamo era attraverso le esse. Ciò mi ha permesso di fare un paio di buoni sorpassi e mi sono sicuramente divertito. In termini di gestione delle gomme, sento che la mia guida nella gara di oggi è stata probabilmente la migliore“.
Ricciardo: penalizzato dalle gomme, incidente senza colpevoli
Prosegue invece il momento difficile di Daniel Ricciardo, ancora a secco di punti contro i sette già raccolti dal compagno di squadra. La gara dell’australiano è durata poche decine di secondi e l’ex pilota della McLaren racconta così quello che è accaduto: “L’inizio della gara è stato davvero deludente dato che io e Yuki montavamo gomme medie e facevamo molta fatica rispetto alle altre vetture dietro con la mescola morbida. Alla curva 2 la situazione si è stabilizzata un po’, ma avevo ancora la sensazione di scivolare e poi ho visto un’Aston all’esterno. La stavo osservando ma, mentre mi stavo preparando per entrare in curva 3 senza utilizzare tutta la pista perché era il primo giro, Albon mi ha affiancato dopo essere uscito meglio dalla curva 2. Non l’ho visto e ci siamo toccati“.
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Gli steward hanno ritenuto l’episodio un normale incidente di gara e Ricciardo è d’accordo con la loro decisione: “Questo a volte è come va una corsa, sono cose che ne fanno parte. Non c’è davvero nessuno da incolpare, c’era solo un’enorme differenza in termini di grip in uscita. Mi dispiace per la squadra“.
Mekies soddisfatto: “La squadra si è comportata molto bene”
Il team principal Laurent Mekies ha sottolineato l’ottima prestazione di Tsunoda e si è complimentato con i meccanici della Racing Bulls, protagonisti di quel pit stop perfetto che ha lanciato il giapponese verso la conquista della decima posizione: “La squadra si è comportata molto bene, tirando fuori tutto ciò che potevamo dal nostro pacchetto questo fine settimana, incluso un decisivo pit stop ad alta pressione in gara e molte chiamate difficili“.
Lightning work from the RB crew ⚡️
Their speedy efforts went a long way to securing a point for Yuki in Japan 👇#F1 #JapaneseGP pic.twitter.com/xO3VaUFKfd
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Il manager francese ha sottolineato l’importanza doppia del punto ottenuto da Tsunoda a Suzuka: “È solo un punto per il campionato, ma è un punto molto importante, soprattutto in una giornata in cui tutti i primi cinque team hanno avuto entrambe le vetture al traguardo“. Con i sette punti fin qui ottenuti, la Racing Bulls rafforza la sesta posizione nel campionato Costruttori, con tre lunghezze di vantaggio sulla Haas.