Dopo un primissimo avvio stagione non esaltante, in casa Racing Bulls sono cominciati ad arrivare i primi punti. Dopo i sei raccolti in Australia, sfruttando i ritiri del duo Mercedes e di Max Verstappen, in Giappone, a casa della Honda, è arrivato un altro punticino con la decima piazza del pilota di casa Yuki Tsunoda. La vettura di Faenza negli ultimi appuntamenti sta perfomando secondo quelli che erano i piani di Laurent Mekies, stabilendosi in classifica come sesta forza, ovvero la migliore delle vetture di “seconda fascia”: “C’è da fare i complimenti a tutti, da Bicester a Faenza, fino al nostro partner Honda. Sappiamo che dobbiamo continuare a spingere molto in tutte le aree per riuscire a tenere la testa del centro classifica”. Racing Bulls dopo il Gran Premio è rimasta in Giappone assieme a Sauber, mettendosi a disposizione di Pirelli per il lavoro di sviluppo degli pneumatici 2025 sia slick che da bagnato.
Il telaio nuovo a Ricciardo è una scelta del team
In casa Racing Bulls, le ottime prestazioni di Yuki Tsunoda si contrappongono alle difficoltà dell’altro lato del box occupato da Daniel Ricciardo. L’australiano sta faticando a tenere il passo del compagno sia in qualifica che in gara, e sembra ritornato nel limbo che lo aveva attorniato nell’anno della separazione con McLaren. Lo sfortunato incidente al via di Suzuka è l’apice di un momento negativo per il pilota di Perth. Un’ inversione di tendenza rispetto alle ottime prestazioni di fine stagione scorsa, quando Daniel subentrò in Ungheria al posto di De Vries: “A Suzuka dopo le prove libere, in cui abbiamo fatto alcuni passi nella giusta direzione, ero davvero ottimista per la gara. Un incidente al primo giro è una delle cose peggiori che possono accadere a un pilota in questi casi perché non accumuli dati ed esperienza”.
A Shangai, la VCARB01 di Ricciardo sarà dotata di un nuovo telaio, su specifica volontà del team di Mekies. Nessun danno alla scocca con l’incidente accorso al via del GP del Giappone ma una decisione voluta dal team a supporto del pilota numero 3. Infatti, in base a quanto raccolto, il nuovo chassis non è stato espressamente richiesto dal pilota australiano, bensì è iniziativa proprio dei tecnici Racing Bulls. L’obiettivo è dare al pilota quello che è definito come “mental confidence boost”. Il circuito cinese presenta molte parti tecniche e frenate importanti, ed è fondamentale – in special modo se il format include una sprint – avere confidenza con il proprio mezzo.