Dalla notte di Las Vegas il Circus Iridato si trasferisce alla notte del Qatar, con il secondo appuntamento dell’ultimo triple header del mondiale 2024. Un fine settimana che si prospetta all’insegna delle insidie. Nel consueto comunicato che anticipa il weekend di gara, la Pirelli ha sottolineato come il fenomeno del graining potrebbe presentarsi anche a Lusail, sebbene provocato da cause differenti rispetto all’ultima tappa. Sarà un weekend impegnativo anche per il caldo e l’umidità, che già lo scorso anno avevano messo a dura prova il fisico dei piloti. Dal momento che il GP si disputerà due mesi dopo rispetto alla passata edizione, il problema potrebbe essere però accusato in misura minore.
Lusail: risolti i problemi ai cordoli e ai track limits del 2023
I team si preparano ad affrontare un appuntamento dalle condizioni differenti sul fronte tecnico rispetto all’ultima gara. Da una pista a basso carico e stop and go, si passerà ad un tracciato caratterizzato da curve ad alte velocità con forze laterali paragonabili a quelle rilevate a Silverstone e Suzuka. Per questa ragione la Pirelli porterà in pista le mescole più dure della gamma: C1 Hard, C2 Media e C3 Soft. Sul fronte pneumatici l’edizione della passata stagione aveva fatto discutere, dal momento che i cordoli appuntiti avevano messo in crisi la costruzione degli pneumatici. Il fornitore unico degli pneumatici aveva imposto quindi, per ragioni di sicurezza, un numero massimo di giri da effettuare in gara per ogni mescola, indirizzando la corsa sul fronte strategico. Un problema che non si presenterà quest’anno, dopo che sono state ‘smussate’ le punte dei cordoli del circuito, come precisato nel comunicato ufficiale di Pirelli. “I cordoli piramidali sono stati modificati – smussandone la punta – in sette delle sedici curve che compongono il tracciato: le prime due dopo la partenza, la 4, la 10 e le tre comprese fra la 12 e la 14, il tratto che aveva prodotto lo stress maggiore per i fianchi dei pneumatici.” Il programma di lavoro in questo senso, concordato fra FIA e Pirelli, ha previsto anche un una serie di test nelle scorse settimane, effettuati da alcuni team di F1 con vetture degli anni passati. “Benché le gomme non fossero ovviamente uguali alla gamma 2024,” ha precisato la Pirelli, “i dati ricavati sono stati comunque utili a confermare le simulazioni e le indicazioni derivate dalle prove al banco.”
Fra le problematiche accusate dai piloti in pista lo scorso anno, anche la tegola dei track limits, con numerosi tempi cancellati nelle sessioni di qualifica. Anche in questo senso sono state effettuate delle modifiche al tracciato. “la FIA ha fatto aggiungere all’esterno di alcuni cordoli una striscia di ghiaia che fungerà da dissuasore per i piloti ad utilizzarli al limite per andare più veloci.” Tutti ricorderemo l’edizione del GP del Qatar del 2023, come una corsa sofferta dai piloti sul fronte fisico, a causa dell’alto tasso di umidità. Un problema che quest’anno dovrebbe presentarsi in misura ridotta, dal momento che si correrà due mesi dopo. Va precisato come per ovviare a questo problema, la FIA abbia varato un sistema di raffreddamento standard che, dalla stagione 2025, verrà montato nell’abitacolo delle monoposto in occasione dei GP più caldi.
Pirelli: “il graining potrebbe essere protagonista”
Sebbene in misura minore rispetto all’anno scorso, con tutta probabilità il caldo la farà comunque da padrone. Un fattore che potrebbe mettere a dura prova la gestione delle gomme, soprattutto sul fronte della formazione del graining, come spiegato dal fornitore unico degli pneumatici. “Il graining potrà essere protagonista come accaduto a Las Vegas, anche se per ragioni opposte: in Nevada, infatti, erano il freddo e la mancanza di grip a provocare lo scivolamento della gomma sull’asfalto e la conseguente abrasione della superficie del pneumatico.” Un aspetto che potrebbe influire sui piani strategici delle squadre, un fattore incognito dal momento che il background di dati raccolti lo scorso anno è esiguo. Un ulteriore tema da prendere in considerazione è la presenza dell’ultima gara Sprint del 2024 che, come di consueto, imporrà alle squadre di presentarsi in pista con un buon setup di base. Lo scorso anno ci fu una diversificazione importante delle mescole utilizzate nella gara dei 100 chilometri, con 12 piloti che usarono la gomma Media e 8 la Soft. Se il titolo piloti ha preso la direzione di casa Verstappen, la buona interpretazione del weekend sarà una chiave importante nell’ottica del confronto fra McLaren e Ferrari per il titolo costruttori.