In casa McLaren il weekend in Stiria si è concluso con i volti tirati, alla luce del duro DNF di Norris dopo lo scontro con Verstappen nel finale di gara. A rendere meno amaro il bilancio del Gran Premio è stato Oscar Piastri che, beneficiando dell’incidente fra i primi due, è riuscito a mettere piede sul secondo gradino del podio, alle spalle del vincitore George Russell. Nelle parole dell’Australiano a fine gara a prevalere è stato però l’aspetto del rammarico. Piastri ha infatti sottolineato che senza la penalità del sabato per track limits avrebbe potuto ottenere la sua prima vittoria in F1.
Piastri: “P2 ottimo risultato, ma sono deluso”
Nel post gara in Austria Oscar Piastri si è detto soddisfatto soltanto in parte per il podio agguantato in extremis dopo lo scontro Verstappen-Norris. L’australiano infatti ha compiuto un salto indietro di 24 ore, relegando alla qualifica il suo rammarico. “Sono un po’ deluso. Ovviamente il secondo posto è un ottimo risultato ma sapendo quello che sarebbe potuto accadere onestamente fa male. Specialmente per la natura della penalità,” ha affermato Piastri, ricordando il suo giro in Q3 cancellato per aver superato i limiti della pista. Un tempo che gli sarebbe valso la terza casella in griglia e quindi una gara completamente diversa. “Eravamo rimasti comunque sull’asfalto, però abbiamo ricevuto la penalità per track limits.” Ricordiamo infatti come la McLaren aveva fatto ricorso, poi rigettato, per quanto accaduto nelle qualifiche. “E’ colpa mia visto che nessun’altro ha ricevuto quella penalizzazione, però vedendo le prove che poi hanno portato alla cancellazione del giro, diciamo che mi è bruciato davvero tanto, anche vedendo le immagini che hanno usato per dimostrare che il giro era da cancellare.”
Piastri: “Avevo il fuoco dentro”
E’ dunque un podio carico di rammarico quello ottenuto da Piastri in Austria. La penalità della qualifica ha infatti relegato la sua partenza alla settima casella in griglia. Al via il pilota della scuderia di Woking è stato subito protagonista di un contatto con Leclerc, senza conseguenze meccaniche, per poi incanalare un ritmo gara spesso migliore di quello espresso da Ferrari e Mercedes. “Avevo un fuoco dentro di me, per fare un buon risultato e sono contento del podio, anche se è un po’ difficile non pensare ai se e ai ma.” Così Piastri al ring delle interviste, dopo un GP che come affermato da lui stesso, alla luce di ciò che è accaduto gli avrebbe potuto consegnare il trofeo del vincitore. Intanto il pilota australiano, così come il suo team, porta a casa la consapevolezza di avere fra le mani la miglior vettura del momento e che il target ora più che mai non può che essere il gradino più alto del podio.