Se Lando Norris ha dovuto digerire un boccone amaro per aver perso terreno in maniera quasi definitiva da Max Verstappen, anche all’interno di tutto il garage McLaren è stata una tappa dall’esito non troppo incoraggiante. Anche Oscar Piastri è stato protagonista di un GP del Brasile in cui ha accusato un deficit di ritmo, che è andato ad aggiungersi alle condizioni insidiose della corsa. Dopo la gara ha raccontato come sia stata una di quelle giornate no, dove ha anche accumulato una penalità per un contatto con Liam Lawson nella prima parte di gara. Anche il team principal Andrea Stella ha evidenziato la mancanza di passo messa in luce dalla gara bagnata.
Piastri: “abbiamo faticato con il ritmo, penalità corretta”
L’unica nota positiva della domenica della scuderia di Woking è da relegare alla classifica costruttori, dove è stato guadagnato qualche punto nel confronto con la Ferrari, che ha portato una sola vettura al traguardo. “È stato un pomeriggio difficile,” ha commentato Oscar Piastri dopo la gara. “Ma abbiamo ottenuto punti con entrambe le vetture e siamo rimasti in testa al campionato. Ci mancava il ritmo e il meteo ha creato scompiglio. Quindi non potevamo fare molto di più.” Una gara, quella dell’australiano, penalizzata anche dalla sanzione di 10 secondi, che gli è stata commisurata dopo un contatto con la VCARB di Lawson. “Penso che sia meritata,” ha affermato Piastri. “In fase di attacco gli ho toccato il posteriore. Mi sono scusato con lui durante la bandiera rossa, è stato uno di quei giorni no.” Entrando nel merito del contatto, il pilota della McLaren numero 81 ha poi aggiunto: “ero rimasto bloccato dietro a lui per molto tempo e ho provato una manovra. Lui mi ha detto di non vermi visto, il che è comprensibile con queste condizioni. È stato chiaramente un mio errore.” Piastri ha aggiunto come ciò che si è visto durante la corsa brasiliana necessiti di analisi approfondite, alla luce della mancanza di ritmo che si è vista. “Nella seconda metà della gara dopo la bandiera rossa, eravamo soltanto lenti,” ha dichiarato nel post gara. “Entrambi abbiamo faticato con il ritmo e sono stati 30 giri piuttosto duri.”
Stella: “Senza la bandiera rossa staremmo parlando di un’altra gara”
Di queste difficoltà ha parlato anche Andrea Stella, che ha ribadito il lavoro che deve essere compiuto per poter disporre di una vettura competitiva anche in condizioni di bagnato. Al tempo stesso però, seguendo la linea di quanto dichiarato da Norris, ha sottolineato come gli episodi dal suo punto di vista abbiano impresso una linea importante alla storia del GP. “Le circostanze non hanno giocato a nostro favore,” ha affermato il team principal della McLaren a fine gara. “In particolare il tempismo della bandiera rossa è stato sfortunato, dopo che avevamo appena cambiato le gomme. È stato difficile progredire sia per Lando che per Oscar. Non gli abbiamo dato una macchina che avesse abbastanza ritmo per fare sorpassi senza DRS.” Stella ha evidenziato come non ci siano scelte da recriminare sul fronte gara, in riferimento alla sosta di Norris in regime di VSC, pochi giri prima della bandiera rossa. “Personalmente non mi sento molto a mio agio nel lasciare una macchina in pista con le gomme così usurate con quella quantità d’acqua. Quindi, senza la bandiera rossa, staremmo commentando un’altra gara.” Un episodio giudicato chiave anche da Norris, che al tempo stesso non è stato esente dalle sbavature, come le escursioni fuori pista che gli hanno causato la perdita delle posizioni su Russell e su Leclerc. “Lando ha perso un paio di posizioni a causa dei bloccaggi, che sono stati un problema per tutto il weekend, in condizioni di bagnato, con entrambi i piloti,” ha spiegato l’ingegnere italiano. “Quindi penso che dal punto di vista della vettura sia un qualcosa che dobbiamo esaminare.”