Nonostante delle dichiarazioni piuttosto negative di Toto Wolff pre weekend, con una pista non adatta a causa dei moltissimi tratti lenti che contraddistinguono il tracciato del Principato, la W15 ha mostrato delle buone performance, chiudendo al quinto e settimo posto. La gara del team Mercedes è stata condizionata dalla bandiera rossa nel primo giro, causata dall’importante incidente tra Perez e Magnussen e che ha coinvolto anche la Haas di Hulkenberg, visto che entrambe le W15 hanno dovuto montare le Medium alla seconda partenze per poi provare ad effettuare tutti e 77 i giri previsti.
Mercedes più vicina ai competitors, il non dover trovare un compromesso ha favorito la W15
George Russell ha corso così una gara volutamente molto lenta in modo da estendere la vita utile della mescola gialla, che secondo Pirelli poteva durare intorno ai 50 giri in gara. Questo ha limitato fortemente anche il passo di entrambe le Ferrari, e di conseguenza le due Mclaren, poiché il team di Maranello ha cercato a tutti i costi di evitare di fornire un Pit Stop gratuito al duo papaya. Pit stop che invece ha effettuato Lewis Hamilton, in quello che doveva essere considerato a tutti gli effetti dalla Mercedes un tentativo di undercut, non andato a buon fine poiché il sette volte campione del mondo, su consiglio del team, non ha spinto nel suo giro di uscita; questo ha permesso a Verstappen di mantenere la posizione pur fermandosi il giro successivo.
“Se togliamo Leclerc, a Montecarlo siamo stati più vicini agli altri.” ha fatto sapere nel post gara Toto Wolff – “Il passo gara non possiamo prenderlo in considerazione perché eravamo tutti in gestione, quindi avevamo più passo ma dovevamo gestire le gomme”. A favorire le prestazioni della vettura del team di Brackley, soprattutto, la possibilità di non dover trovare un forte compromesso tra varie tipologie di curve, cosa che succede nella maggior parte dei circuiti ma non a Montecarlo. Da qui la competitività della W15 che, invece, quando è settata per privilegiare il veloce, tende a perdere molta prestazione nel lento. “Ciò su cui stiamo lavorando in fabbrica è risolvere proprio questo problema. La coperta è ancora corta. In Canada porteremo delle novità, così come a Barcellona, provando ad estrarre ulteriore prestazione dalla macchina.” ha fatto sapere Wolff. Che poi ha affermato come l’obiettivo, anche nel breve termine, sia quello di avvicinarsi ai tre team di test per poter lottare per le vittorie e per il podio. “Dobbiamo portare in pista velocemente quanto stiamo sviluppando in fabbrica e poi fornire agli ingegneri in pista gli strumenti in modo che possano effettivamente tradursi in prestazione.” – ha fatto sapere Toto Wolff.
La nuova ala anteriore è una evoluzione di quella portata a Silverstone sulla W14
La direzione intrapresa è finalmente quella giusta, anche se “non sarà priva di contrattempi” secondo quanto affermato dal TP austriaco. La W15 è ora una macchina più facile, più sincera, seppur chiaramente ancora qualche passo indietro ai tre team di testa. “Abbiamo capito come ottimizzare il bilanciamento della macchina e, anche se sarà un continuo sali e scendi in base ai circuiti, sono contento della direzione di sviluppo che stiamo seguendo.” ha affermato Toto Wolff. Durante l’inizio di stagione, la Mercedes ha mostrato importanti difficoltà nel bilanciamento aero-meccanico, con una piccolissima finestra di funzionamento, nonché in termini di correlazione dati. E’ stato fatto un passo indietro nella specifica di fondo, utilizzando quello la prima specifica che garantiva maggiore stabilità della W15 nel veloce, ma soprattutto, come Formu1a.uno aveva potuto svelare appena prima del fine settimana di Imola, ha scoperto che l’innovativa ala anteriore, in determinate situazioni, produceva addirittura più carico aerodinamico di quanto la galleria e il CFD indicavano, con ovvie e importanti ripercussioni in termini di bilanciamento del posteriore, che diveniva così fortemente instabile.
Una volta compreso che l’innovativa versione iniziale non funzionava a dovere, con delle piccole novità solamente all’ultimo flap per migliorare velocemente e economicamente il bilanciamento della macchina anglo tedesca, il team di Brackley ha sviluppato una nuova specifica partendo dall’ala con cui la Mercedes W14 della passata stagione aveva concluso la stagione. Avrebbe dovuto esordire in Canada, dove entrambe le W15 saranno infatti dotate della nuova specifica, ma per Montecarlo era già pronto un esemplare, che il team ha voluto portare subito in pista per accelerare la raccolta dati. La nuova ala anteriore presenta un disegno molto diverso sia dei flap che del mainplane e può garantire un diverso range di bilanciamento, così come un migliore controllo della scia del pneumatico. C’è stato un chiaro adattamento per implementare il muso alto 2024 e ciò che richiede la nuova aerodinamica posta a valle dell’ala ma è curioso come i meccanici,nel montaggio della nuova specifica, parlavano di 2023 Spec nel caso di Russell, che ha utilizzato la nuova specifica, mentre 2024 Spec nel caso di Hamilton. Proprio per il fatto che la nuova specifica è più vicina all’ala della passata stagione rispetto che a quella di inizio stagione, come mostra molto bene l’illustrazione del nostro Rosario Giuliana.