McLaren è stata indiscussa protagonista della scorsa stagione di F1 riportando il titolo Costruttori a Woking dopo ventisei anni. La scuderia papaya ha prima superato Red Bull in classifica e poi ha resistito agli attacchi della Ferrari, grazie alla costanza dei due piloti Norris e Piastri. Inoltre, il 25enne britannico è stato il principale rivale di Max Verstappen nella lotta al titolo, arrendendosi soltanto a tre gare dalla fine. Nel podcast The Fast and The Curious, è proprio Norris a parlare degli obiettivi del team per la prossima stagione, ripercorrendo quella passata e spiegando come abbia imparato tanto, rispondendo anche alle numerose critiche che ha ricevuto.
“L’obiettivo è iniziare come abbiamo finito il 2024”
Manca ormai poco all’inizio della nuova stagione di Formula 1, che si prospetta entusiasmante ed interessante, soprattutto per i grandi cambiamenti nel paddock. McLaren ha presentato a sorpresa a Silverstone la nuova MCL39, con la quale Norris e Piastri sono chiamati a riconfermare quanto fatto l’anno scorso. Il britannico parla degli obiettivi della prossima stagione: “Non abbiamo mai iniziato bene la stagione. Quest’anno è la prima volta che arriviamo con un titolo Costruttori vinto e ora c’è pressione e l’aspettativa di dover iniziare allo stesso modo in cui abbiamo finito”, spiega, “Questo è il nostro obiettivo, ma è difficile. Tutti stanno cercando di migliorare, fare più cambiamenti possibile. Ma penso che siamo fiduciosi di aver capito molte cose e vogliamo assolutamente iniziare come abbiamo finito”.
Ma per Norris c’è di più: il 25enne britannico ha detto la sua anche nel campionato Piloti, battagliando con Max Verstappen per il titolo, poi vinto dall’olandese per la quarta volta in carriera. A un mese dall’inizio della nuova stagione, Norris ripercorre il 2024: “È stato grandioso perché ho vissuto molte situazioni differenti; sono partito spesso in pole position, sono stato in testa alle gare. Non sono mai stato in testa al campionato, questo mi manca”, spiega, “Ma ho gareggiato contro Max e a volte sono arrivato primo, a volte lui è arrivato dietro. Quindi, ho imparato molto e penso che questo mi abbia preparato molto bene per arrivare quest’anno molto calmo”. Conclude: “So che c’è molta più pressione su di me e tutti pensano che devo farcela. Ma sono molto rilassato e tranquillo, mi sento più sereno che mai, in senso positivo, e pronto”.
“Critiche? Si impara a gestire queste cose”
Nel 2024 Norris si è trovato per la prima volta in carriera a lottare concretamente per il titolo Piloti. Durante tutto il campionato, infatti, è stato il principale rivale del ben più esperto Max Verstappen, non riuscendo però nella vittoria di quello che sarebbe stato il suo primo Mondiale in bacheca. Per la prima volta in carriera ha gareggiato con i riflettori puntati su di lui. Tante aspettative e anche tante pressioni, che in alcuni casi sono sfociate in critichi pesanti. “Sono totalmente a favore del fatto che le persone abbiano le proprie opinioni. Il lavoro di molte persone è proprio quello di commentare queste situazioni e così via”, afferma, “Quello che non rispetto sono le persone che pensano di saperne di più quando molto probabilmente non è così, perché non si sono trovate in quella situazione, non stanno vivendo quel momento. E le cose false del tipo: “Come diavolo è venuto in mente a qualcuno di fare una cosa del genere?”. Al giorno d’oggi non si chiamano più teorie del complotto, ma ‘fatti personali’. Non funziona così, non è la definizione di fatti”.
Ha poi ammesso che in passato alcune di queste storie finte lo hanno colpito, ma con tempo ed esperienza si impara come gestirle e non farsi condizionare: “Si impara a gestire queste cose. È una cosa che probabilmente prima mi toccava molto di più. Devi solo conviverci e affrontarlo, accettando che le persone ti critichino o ti sostengano. Ovviamente sei sempre molto più contento dei sostenitori”. Consapevole che verrà sempre criticato, ci sono degli aspetti positivi che si possono trovare: “So che verrò criticato. Mi critico sempre. Voglio che il mio team mi critichi. La cosa che probabilmente odio di più al mondo sono le persone che cercano di farmi sentire bene nel modo sbagliato. Preferisco le critiche alla ‘finta’ felicità”.
“Sono il primo a criticare me stesso”
Infine, parla di un cambiamento di mentalità dal finale della scorsa stagione che porterà anche nel 2025: “L’anno scorso, a tre quarti del percorso, mi sono detto: ‘Ok, ora continuo a fare le mie cose e a concentrarmi su me stesso’. Mi è sembrato che funzionasse ed è così che affronterò l’anno prossimo. So che commetterò degli errori e che non avrò gare perfette, come qualsiasi altro atleta. Non mi interessa quello che dice la gente perché sono sempre il primo a criticare me stesso”.