La tappa che si è corsa fra le strade del Principato di Monaco, per quanto atipica sul fronte prestazione nel confronto con gli altri circuiti, ha messo in luce un ravvicinamento dei valori in campo. Se sono conclamati i passi avanti compiuti da Ferrari e McLaren nell’ottica del benchmark Red Bull, anche la Mercedes lascia Montecarlo con qualche nota incoraggiante in più rispetto al solito, dopo una tre giorni che ha offerto segnali positivi a Toto Wolff e alla sua brigata. Il team principal della Mercedes al termine del GP ha analizzato i punti cruciali della gara e fatto il punto sulla situazione dal punto di vista prestazionale e degli sviluppi.
Toto Wolff sulla gara di Hamilton: “C’è stato un errore di comunicazione nel team”
Toto Wolff si è subito focalizzato su quanto compiuto a Livello strategico con Lewis Hamilton, con cui la squadra ha tentato l’undercut su Verstappen, per provare a sopravanzare la Red Bull dell’olandese in sesta posizione. Un qualcosa che non si è verificato anche a causa di un errore di comunicazione legato alla gestione dell’out lap dopo la sosta. “L’outlap era critico per fare l’undercut. C’era un dibattito tra di noi sul fatto che qualsiasi outlap sarebbe stato sufficiente su gomma nuova,” ha spiegato il team principal della Mercedes. “Il messaggio quindi è stato confusionario, se non proprio sbagliato. La preoccupazione era cosa sarebbe successo dopo stressando troppo la gomma all’inizio, ma comunque è stato un errore del team. Con Lewis proviamo a massimizzare il risultato. Ci possono essere momenti di tensione, ma succede ovunque.” Quella di Hamilton è stata una strategia quasi obbligata ha spiegato Toto Wolff: “L’unica strategia differenze che poteva funzionare era rimontare le Hard, sperare in una Safety Car e fare in modo che tra i due piloti ci fosse il gap giusto per effettuare la sosta.” Il team principal della Mercedes ha però ammesso che nello scenario del GP di Monaco, salvo fattori straordinari, difficilmente si possono cambiare le carte in tavola: “Possiamo fare qualcosa a livello di layout ma serve la pioggia o una strategia pazza per cambiare le cose. Forse delle gomme soft che bruci in 10 giri potrebbero essere un’idea.”
Al termine della corsa anche Lewis Hamilton ha motivato le scelte compiute sul fronte strategico: “Avevo la sensazione che qualcosa sarebbe successo all’inizio della gara e di solito questo offre la possibilità di passare alla dura e guidare fino alla fine.” Un sette volte campione del mondo che al sabato aveva esplicitato non poco disappunto per quanto accaduto in qualifica dal punto di vista tecnico, nel confronto con il compagno Russell. “Avevo previsto che sarebbe stato complicato stare davanti a George, perché lui ha delle componenti aggiornate,” aveva affermato al sabato. “Non capisco perché ma una volta in qualifica so già automaticamente che perderò due decimi. E’ frustrante e non ho una risposta.” Uno scetticismo a cui Toto Wolff ha dato risposta evidenziando l’aspetto della fame del pilota e precisando come il team sia sempre focalizzato sul fornire la miglior monoposto ad entrambi i piloti: “Tutti i piloti sono un po’ scettici ogni tanto. Posso capire però da pilota che vuoi sempre il meglio da te stesso e dal team e quando non avviene ti fai delle domande. Lui è un grande qualificatore ma non penso ci sia una spiegazione specifica per la statistica con George. Non lo vedrei come un trend.”
Toto Wolff: “I podi e le vittorie sono un obiettivo a breve termine”
Il team principal della Mercedes si è detto in ogni caso soddisfatto dei progressi che sta vedendo in termini di sviluppi, dicendosi fiducioso che sia stata presa la giusta direzione: “Abbiamo capito il bilanciamento della macchina e portiamo novità per poter migliorare in questa direzione. Sarà un continuo di sali e scendi anche in base ai circuiti ma sono contento della direzione di sviluppo che stiamo seguendo.” Il capo brigata della stella a tre punte ha raccontato come si sia incrementato il ritmo a livello produttivo, con l’obiettivo di assottigliare la forbice con i team che hanno compiuto un lavoro migliore. “McLaren ha fatto un passo avanti incredibile l’anno scorso ed hanno aggiunto continuamente performance ad un concetto che funziona. Ferrari continua a migliorare passo dopo passo se vediamo dov’erano anno scorso ed è così che vedo noi. Dobbiamo portarci nella posizione di poter lottare per i podi, per le vittorie e giocarcela con loro. E’ un obiettivo che abbiamo fissato nel breve periodo.” Toto Wolff ha preso quindi in esame la crescita della rossa come un percorso da replicare per tornare al successo. Ha poi sfruttato la metafora della “coperta corta” utilizzata dal Performance Director Andrew Shovlin, per spiegare come è incentrato il lavoro del team: “La direzione che abbiamo intrapreso dovrebbe risolvere il problema fra basse ed alte velocità. La nostra coperta non è ancora grande abbastanza per coprire testa e piedi, ma ci stiamo arrivando.” E in merito alle prossime tappe in calendario ha affermato: “Montreal è un tracciato ancora una volta particolare, ma avremo altre novità lì e a Barcellona. Dobbiamo però tenere in mente che possono esserci anche delle battute d’arresto.”