La F1 si prepara a sbarcare in Bahrain per la tre giorni di test (23-24-25 Febbraio), nella settimana che precede il primo Gran Premio della stagione 2023, che si correrà sempre sul circuito di Manama. Molta della curiosità sarà per la nuova RB19 che è l’unica vettura a non essersi ancora mostrata nelle sue vere forme. Le varie presentazione e l’avvicinarsi dell’inizio del nuovo campionato avevano aumentaTo però l’interesse attorno a Ferrari e soprattutto Mercedes. La prima ha conquistato tutti con la sua presentazione direttamente in pista, a Fiorano, e con una squadra, quella di Maranello, che non ha paura di mostrare molti particolari interessanti della propria SF-23. La squadra di Toto Wolff è invece chiamata a reagire da un 2022 difficile e la W14 è la vettura incaricata di riportare Mercedes in lotta per il titolo, unendosi alla lotta Red Bull – Ferrari.
Un problema di installazione alla Power Unit ha rallentato lo shakedown della vettura. Poi quanti rumors, per ora tutti smentiti.
La scuderia di Brackley aveva annunciato che la W14 sarebbe scesa in pista immediatamente dopo lo svelo in diretta streaming da Silverstone. In queste situazioni può capitare che qualcosa vada storto, essendo la prima volta che una nuova vettura viene assemblata completamente, accesa e portata in pista. Quanto successo al team anglo tedesco, che ha dovuto mettere in azione il piano B. La squadra aveva infatti prenotato la pista per due giornate, per ogni evenienza come la corsa contro il tempo nell’assemblaggio della nuova vettura e la possibilità di un meteo poco clemente, che alla fine ha comunque visto la pioggia arrivare e condizionare l’azione del team.
“Mercoledì abbiamo effettuato un demo day solamente per raccogliere informazioni di base della W14 e verificare che l’installazione fosse andata per il verso giusto. Non abbiamo fatto riprese.” – ci ha fatto sapere un esponente del team – “Può essere che non vada tutto bene al 100% il primo giorno di una nuova vettura, si possono presentare sempre problemi. Tuttavia, non ci sono stati problemi di mancate accensioni, come riportato sul web, ma altro.” aveva concluso il membro Mercedes. Cosa ha rallentato Mercedes? Quello che ha colpito la W14 è stato un classico problema di gioventù; al momento dell’accensione infatti la Power Unit ha palesato qualche problema che si è rivelato poi essere collegato ad un’errata installazione dell’unità sulla vettura, relativo al sistema di alimentazione del carburante, che è stato risolto tempestivamente tanto che non si è più ripresentato il giorno seguente.
Il ritardo patito da Mercedes però ha fatto sospettare più di qualcuno che il problema non fosse di così banale entità. Da lì sono rimbalzati rumors vari sulla possibilità che la W14 abbia palesato problemi più importanti, da uno sterzo molto ballerino, ad una meccanica posteriore molto cedevole cosi come il ritorno in modo importante del porpoising. Un qualcosa che da Brackley, almeno ufficialmente, continuano a smentire, con un filming day che è stato completato con successo. “Abbiamo avuto un buon inizio con la W14. Le condizioni non erano ottimali per le riprese o per la corsa, ma abbiamo completato i 100 km consentiti senza alcun problema ed entrambi i piloti sono stati in grado di darci una buona valutazione delle loro prime impressioni sulla vettura.” ha fatto sapere Andrew Shovlin. Resta comunque molto interesse per vedere la W14 in pista in Bahrain.
L’ala anteriore Mercedes è legale: riprende (in modo meno estremo) i concetti della specifica 2022.
Le presentazioni reali hanno modo anche di parlare di vera Formula 1, ovvero di soluzioni tecniche più o meno innovative. Tra le parti che più hanno colpito l’occhio – oltre le forme delle pance e i vari bodywork – c’è certamente l’ala anteriore. Il giorno della presentazione dell’Alfa Romeo C43, per bocca del loro DT, Jan Monchaux ha ammesso che la squadra si era concentrata sulla zona posteriore della vettura, rimandando a stagione in corso aggiornamenti nella zona anteriore – che sono comunque già in cantiere. La C43 effettivamente non ha importanti novità nella prima parte della monoposto, riproponendo un ala anteriore molto simile a quella introdotta a Suzuka, che si basa sui concetti innovativi visti dapprima sulla W13 e riprodotti in maniera meno estrema per renderli conformi al regolamento 2023. Le ali anteriori portate in pista da Mercedes nella passata stagione hanno fatto parecchio discutere, portando la FIA ad intervenire per limitare la ricerca di un effetto outwash esasperato. Tuttavia, senza bloccarle. Infatti, se Alfa Romeo ha mantenuto quella soluzione da loro ispirata, Ferrari ha invece riprodotto le appendici aerodinamiche poste sui flap dell’ala anteriore – sfruttando una modifica regolamentare della FIA che allora bloccò la soluzione dei tecnici di Brackley, ma che ora risulta perfettamente compatibile con il nuovo regolamento. E la funzione di tali deviatori è chiaramente anche aerodinamica, seppur il vantaggio sia ‘minimo’, oltre che strutturale.
Anche sulla W14, in casa Mercedes, hanno continuato a spingere verso soluzioni che amplificano l’effetto outwash dell’ala anteriore. La soluzione estrema del 2022 (nella foto sopra) è stata vietata dalla FIA, ma i tecnici guidati da Mike Elliott hanno trovato un modo alternativo per mantenere delle feritoie piuttosto ampie nell’endplate. La nuova ala anteriore vede infatti i flap congiungersi alla bandella laterale tramite attacchi minimi, con il bordo dei flap che mostra il canonico ricciolo finale senza poi legarsi del tutto all’endplate, ma solo tramite questo piccolo elemento di congiunzione, lasciando così libero un passaggio per l’ala nella zona laterale dell’ala anteriore.
Mercedes: dubbi sulla W14 “base”, l’attesa è per i primi aggiornamenti.
La stagione passata siamo arrivati in Bahrain con rumors importanti associati a Mercedes visto che la specifica del Bahrain avrebbe dovuto essere più veloce di un secondo rispetto alla W13 scesa in pista in Spagna. Notizie confermate anche da Mercedes al lancio della vettura 2023, con Toto Wolff che ha parlato addirittura di un vantaggio in galleria di 1.5 secondi. “Quando abbiamo visto le prestazioni della W13 a Barcellona non ci siamo preoccupati molto perchè sapevamo che in Bahrain avremmo portato un pacchetto di aggiornamento che valeva un secondo e mezzo.” – ha serenamente ammesso Toto Wolff – “Tuttavia, l’abbiamo messo in pista ma non ha funzionato affatto come ci aspettavamo. Ora abbiamo imparato la lezione”. Quest’anno Mercedes cambierà completamente strategia. La macchina vista alla presentazione sarà in gran parte l’auto che vedremo nei test e nella prima stagionale. Un approccio più prudente, attendendo di raccogliere i primi risultati della pista e confrontandoli poi con quanto emerso al simulatore, al CFD e in galleria del vento.
Il lavoro di dimagrimento e di miglioramento della Power Unit sembra aver soddisfatto quelli che erano gli obiettivi che i tecnici si erano imposti durante l’inverno. Ciononostante l’approccio verso il Bahrain è di assoluta cautela, legato anche ad un certo pessimismo che avvolge il team anglo tedesco, non solo nei rumors ma anche nelle parole di Wolff e Hamilton. Non è quindi un caso quanto riferitoci da un tecnico Mercedes, a seguito dei risultati molto positivi che avvolgono le prestazioni della Ferrari SF-23, che la speranza di Brackey sia davvero quella che a Maranello non abbiano trovato tutto quel guadagno.
La prima versione della W14 non avrebbe soddisfatto appieno i tecnici dell’ex squadra campione del mondo. “L’anno scorso abbiamo avuto dei problemi e li abbiamo affrontati, cercando di capire quali fossero e come risolverli. Crediamo di averne risolto alcuni, mentre su altri dovremo ancora lavorare.” ha affermato Hamilton. A Brackley è infatti già in corso il lavoro per il primo importante pacchetto di sviluppi aerodinamici che, almeno ad oggi, è previsto attorno al Gran Premio di Baku. “Per le pance, questa è una prima versione ma passate le prime gare, cambieranno un po.” ha spoilerato il TP austriaco. Da questi aggiornamenti Mercedes si aspetta un vero e proprio passo in avanti, non che la W14 non lo sia rispetto alla W13, che possa correggere ulteriori problemi, idealmente chiudendo quel gap che potrebbe ancora esserci nella primissima parte di stagione rispetto a Red Bull e Ferrari. “Non mi aspetto di essere in lotta per la vittoria nei primi GP stagionali mentre ho più fiducia per il dopo, quando arriveranno i primi aggiornamenti sulla W14.” ha infatti affermato Lewis Hamilton a margine della presentazione della sua nuova ‘black’ arma.
Autore: Paolo D’Alessandro
Co Autore: Piergiuseppe Donadoni e Daniel Bialy