Il doppio appuntamento di Austin e Città del Messico non ha riservato alla Mercedes i risultati auspicati nella pausa autunnale. Il team ha faticato per la maggiore con una monoposto difficile da interpretare, che ha portato con sé le problematiche che abbiamo raccontato per tutta la stagione. Il Trackside Engineer Director, Andrew Shovlin, ha ribadito la linea dichiarata da Toto Wolff dopo il Messico. Ha ribadito infatti come alla luce della situazione attuale, l’obiettivo sia quello di incanalare la miglior preparazione in ottica 2025. Dopo le configurazioni differenti su cui hanno corso i due piloti, in Brasile dovrebbe tornare il nuovo pacchetto sulla vettura di Russell, dopo che era stato danneggiato nell’incidente in qualifica ad Austin.
Shovlin: “in Messico abbiamo faticato a raccogliere dati a causa del traffico”
Sebbene le prestazioni avessero sollevato dei dubbi sull’efficacia dell’ultimo pacchetto introdotto da Mercedes, Andrew Shovlin ha chiarito che al momento non ci sono particolari campanelli d’allarme, anche se l’ultimo GP del Messico ha complicato la raccolta dati. “Speravamo in una gara con entrambe le vetture in aria pulita,” ha affermato. “Lewis è stato veloce in partenza, è arrivato davanti a George, ma ha faticato con il bilanciamento nel primo stint. L’abbiamo corretto per il secondo, ma poi aveva George davanti a lui con un problema all’ala anteriore. Le due auto hanno trascorso gran parte della gara nel traffico, il che influisce sulle analisi.” Come accennato, Russell dopo la sua sosta ai box, ha avuto un danno ad un flap dell’ala anteriore dopo aver colpito un bump nel momento in cui stava battagliando con Piastri. “Il problema si è tradotto in molto sottosterzo,” ha precisato Shovlin in merito all’episodio. “Inizialmente non eravamo sicuri se sarebbe dovuto rientrare per cambiare l’ala, ma è stato in grado di minimizzare la perdita di tempo sul giro.”
Su Kimi Antonelli: “nelle FP1 in Messico era consapevole della nostra carenza di ricambi”
Nel weekend in Messico ha avuto un ruolo da protagonista anche Andrea Kimi Antonelli, che ha preso parte alla sua seconda FP1, dopo la prima apparizione a Monza. Il Trackside Engineer Director ha raccontato come per Kimi sia stata una sessione che gli ha dato sensazioni contrastanti. Se da un lato ha potuto completare il programma senza intoppi, dall’altro ha avuto la consapevolezza di non aver potuto spingere alla luce del problema legato ai ricambi in casa Mercedes. “Si è tenuto molto in tasca nei suoi giri a basso carico di benzina, ma conosce la situazione in cui ci troviamo in termini di carenza di componenti. Penso che si sentisse frustrato per non essere andato più forte, ma da parte nostra siamo molto contenti di tutto ciò che abbiamo visto da lui.” Un quadro della situazione non semplice da gestire, sia sul fronte budget cap, ma anche in termini di configurazione della monoposto. Russell ha infatti corso per ben due GP con la vecchia specifica della W15. Shovlin ha affermato che il fondo danneggiato dal britannico nelle qualifiche in Texas è stato riparato e dovrebbe essere montato in tempo per l’inizio del weekend in Brasile. “Speriamo di portarlo in pista giovedì pronto per essere messo in macchina. Il piano è di raggiungere questo obiettivo e siamo fiduciosi che saremo in grado di farlo.”
Sul weekend in Brasile: “McLaren e Ferrari veloci nelle curve lente, saranno forti del secondo settore”
Guardando la situazione raccontata dalla classifica costruttori, la Mercedes si trova un po’ nella ‘terra di nessuno’, non potendo insidiare quelli che fino a qualche mese fa potevano ancora essere i diretti avversari. In questo scenario l’obiettivo è quello di assicurarsi il maggior quantitativo di dati in ottica futura, per evitarsi un’altra stagione nell’ombra. Il lavoro che verrà effettuato negli ultimi weekend del 2024 andrà dunque in questa direzione, massimizzando il materiale a propria disposizione. “Non porteremo altri aggiornamenti importanti sulla vettura,” ha dichiarato Shoviln sul fronte degli sviluppi tecnici. “Magari avremo alcuni elementi di prova o piccoli elementi di carrozzeria su cui stiamo lavorando, ma sarebbe tutto relegato ad un contesto di apprendimento per il futuro. Ci saranno molte opportunità per fare del lavoro di messa a punto, così come per utilizzare le due vetture per confrontare approcci differenti.” Intanto lo sguardo è puntato al quartultimo weekend della stagione in Brasile, dove andrà in scena la quinta Sprint Race e dove sarà quindi importante incanalare la giusta direzione sin dai primi chilometri in pista. “Imparare a conoscere gli pneumatici e il comportamento della vettura sarà la sfida chiave,” ha affermato. In merito al livello delle forze in campo, ha concluso: “McLaren e Ferrari cono particolarmente forti nelle curve lente e il Brasile ne ha molte nel secondo settore. Saranno avversari molto tosti, ma per noi direi che un podio sarebbe un grande risultato.”