Mercedes: “non ci aspettavamo grossi miglioramenti dagli sviluppi”

Loris Preziosa
09/11/2024

In casa Mercedes il primo dei due triple header che chiuderanno il mondiale 2024, è andato in archivio con un bilancio tutt’altro che positivo. Fra Stati Uniti, Messico e Brasile, la scuderia di Brackley ha dovuto fronteggiare insidie di diverso tipo, fra difficoltà nell’estrazione della performance, sbavature e incidenti, che talvolta hanno penalizzato la linearità del fine settimana. Nel caso dell’ultimo round in Brasile, le difficoltà sul lato prestazionale l’hanno fatta da padrona, sebbene all’interno del garage il trend sia stato differente per i due piloti. Il Trackside Engineering Director della Mercedes, Andrew Shovlin, ha riassunto le maggiori problematiche del weekend e tracciato una linea del lavoro da compiere in ottica 2025.

Shoviln: “Sosta di Russell in Brasile? Abbiamo avuto una finestra molto breve per decidere”

In quel di Interlagos il pilota che ha avuto il miglior feeling della coppia è stato George Russell, che però sperava di ottenere qualcosa di più dopo lo start dalla prima fila, in seguito al quale era anche andato in testa alla corsa. Dopo la gara ha raccontato come la scelta di fermarsi ai box durante la Virtual Safety Car fosse stata penalizzante, sottolineando come dal canto suo avrebbe preferito restare in pista, in linea con la scelta effettuata da Verstappen e dalle Alpine. Andrew Shovlin si è espresso in merito a questa decisione. “Una delle cose chiave è stata che hanno comunicato la fine della VSC e quindi abbiamo avuto una finestra moto breve, di uno o due secondi, per decidere. Dal nostro punto di vista aveva senso perché che Lando si stava avvicinando.” Come ribadito anche da Norris dopo la gara, la bandiera rossa è stata un evento fortuito per chi ha deciso di proseguire in pista. “Nel caso in cui non venga esposta la bandiera rossa, si ottiene il vantaggio della gomma fresca,” ha aggiunto Shovlin. Nel corso della gara, Russell ha poi lamentato dei problemi ai freni, al quale non è stata ancora trovata una causa ben precisa. “In genere possono crearsi delle discontinuità superficiali, provocando un attrito maggiore in alcune aree,” ha spiegato. “Li abbiamo inviati in fabbrica e indagheremo. Un fattore da considerare però erano le temperature fredde e le condizioni di bagnato. Non siamo stati gli unici ad avere questo problema e George ha quantificato in 2/3 decimi a giro la perdita.”

Mercedes Russell

Sul weekend di Hamilton: “Le condizioni difficili hanno complicato la ricerca del setup”

Se Russell ha chiuso il suo fine settimana con la quarta posizione, seppur rammaricata dagli eventi della corsa, il pilota che lascia il Brasile con maggior disappunto fra i due è Lewis Hamilton, decimo al traguardo. Nel corso della tre giorni ad Interlagos non è riuscito a trovare la quadra in termini di assetto, trascinando con sé le problematiche di sessione in sessione. “Normalmente si lascia che i piloti si discostino a livello di configurazione,” Ha dichiarato il Trackside Engineering Director della Mercedes. “Quando uno di loro sembra andare bene, spesso si prendono quegli elementi, o addirittura l’intero lotto, e lo si mette sull’altra macchina.” Shovlin ha precisato come non si sia trovata una causa delle fatiche che hanno fatto da freno al weekend di Hamilton in Brasile, ma il continuo cambiamento di condizioni fra una sessione e l’altra ha sicuramente rappresentato un ostacolo in più. “Lewis ha sofferto prevalentemente con la mancanza di aderenza al posteriore,” ha spiegato a valle dell’ultimo weekend. “Guardando al setup non è chiaro da dove provenisse. Inoltre, le condizioni sono state diverse. Qualifiche Sprint e Sprint sull’asciutto e con molto caldo, mentre le qualifiche principali e il GP sul bagnato. Non abbiamo avuto un processo lineare per sistemare il setup e capire come estrarre il massimo dalla vettura.”

Mercedes Hamilton

Sulla lotta fra i top team: “Ci permetterà di quantificare il divario che dobbiamo colmare”

Il triplice appuntamento post sosta autunnale rappresentava per la Mercedes un’opportunità per risollevarsi dal capitolo sottotono delle gare dopo la pausa estiva. Gli aggiornamenti introdotti nel weekend di Austin non hanno invertito la tendenza sul lato prestazionale, sebbene Shovlin abbia dichiarato che i riscontri raccolti siano in linea con quanto era stato preventivato. “I problemi con che stiamo accusando con questo aggiornamento sono gli stessi che avevamo prima,” ha dichiarato, precisando come permanga il problema delle curve a bassa velocità e dei settori più lenti. “Non ci aspettavamo che questo pacchetto migliorasse la situazione, ma che aumentasse le prestazioni di base della vettura. In questi termini siamo fiduciosi di ciò che abbiamo visto, così come di poter comprendere i punti fondamentali per poterli applicare alla W16.” Come già ribadito nelle scorse settimane, il lavoro dell’ultima tripletta di gare sarà incentrato in ottica 2025, per colmare il benchmark con McLaren, Ferrari e Red Bull. “Siamo in una posizione in cui non possiamo lottare con chi ci sta davanti. La nostra attenzione è focalizzata quindi sull’apprendimento per l’anno prossimo. In Brasile è stato utile correre sul bagnato per poter avere un quadro delle prestazioni in quelle condizioni.” Sebbene la lotta per la leadership non sia una questione di diretto interesse in ottica presente, guardando al futuro la Mercedes può essere comunque una spettatrice interessata. “Ci permetterà di quantificare il divario che dobbiamo colmare nei mesi invernali,” ha concluso l’ingegnere della Mercedes in merito alla battaglia fra i tre top team.

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