Mercedes, ecco perché il risultato di Las Vegas è stato anche “fastidioso”

Loris Preziosa
28/11/2024

Lo scorso weekend a Las Vegas la Mercedes è tornata a conquistare una doppietta a distanza di due anni dall’ultima volta. Il successo è arrivato al termine di una tre giorni in cui la stella a tre punte si è imposta sul resto della concorrenza sin dai primi chilometri in pista. Prima di voltare pagina e pensare al penultimo round in Qatar, il Direttore Tecnico James Allison ha offerto una finestra di quelle che sono state le chiavi di volta di un risultato inaspettato anche dal team stesso alla vigilia. Sebbene ai fini delle classifiche non muova nulla, il dominio del Nevada ha dato l’immagine di quale sia l’obiettivo da fissare per il futuro dopo un altro anno di Purgatorio, come sottolineato anche dal vincitore Russell e da Toto Wolff dopo la gara.

Allison: “Risultato brillante, ma anche fastidioso…”

“Le parole con cui ho aperto il mio discorso in fabbrica lunedì sono state ‘brillante, esaltante, ma anche fastidioso’,” ha affermato James Allison dopo la doppietta ottenuta dalla Mercedes al GP di Las Vegas. “Fastidioso perché non avevamo previsto il ritmo che avremmo avuto questo fine settimana. E una delle cose principali dell’essere un ingegnere è cercare di capire cosa stia succedendo su una vettura, capirlo e ottimizzarlo, e questo implica essere in grado di prevederlo.” Una dichiarazione, quella del DT della stella a tre punte, che fa trasparire pienamente la misura di quanto fosse inaspettato ciò che si è visto nel corso dell’ultimo weekend. Allison ha sottolineato come sebbene le temperature basse siano state sicuramente una ragione dell’ottimo weekend, soltanto ulteriori approfondimenti forniranno una quadra più precisa. “Sarà fondamentale approfondire le tante diverse possibili spiegazioni durante la prossima settimana per vedere se possiamo trasformare quel fastidio in un grado di comprensione, così da usarlo a nostro vantaggio.”

Mercedes Russell

Sulla gara di Russell: “George ha fatto gran parte del lavoro nel primo stint”

L’atteggiamento in casa Mercedes rimane dunque quello del testa bassa e lavorare, alla luce delle grandi difficoltà che si sono presentate per gran parte di questa stagione. Quel che è certo è che a Las Vegas la scuderia di Brackley ha trovato la giusta finestra per cui la W15 potesse esprimere il massimo del potenziale. Dopo un weekend in cui la Mercedes si è presa la testa di tutte le sessioni, una chiave che ha portato George Russell al suo secondo centro stagionale è stata la gestione del primo stint su gomma Media. “Leclerc ha sparato un po’ troppo presto le sue cartucce facendo degradare le sue gomme e quella che sembrava una Ferrari molto brillante e performante in quei primi due giri è regredita rapidamente,” ha affermato Allison, riferendosi al duello fra Leclerc e Russell nei primi giri. “Se George avesse avuto una Ferrari davanti a sé e poi fosse stato costretto a fare lo stesso tipo di mossa per tornare in testa, la mia preoccupazione sarebbe stata: avrebbe degradato le sue gomme anteriori? Avrebbe sofferto il graining che ha ucciso la gara di Leclerc? Gran parte del lavoro George lo ha fatto tutto in quel primo stint.”

Mercedes Hamilton

Verso il Qatar: “siamo cautamente ottimisti”

L’altra dimostrazione della prova di forza messa in pista dalla Mercedes a Las Vegas è stata la rimonta di Lewis Hamilton che, dopo una qualifica all’esito deludente, è risalito dalla decima alla seconda piazza. “Sapevamo che Lewis avrebbe fatto progressi, ma prevedevamo un sesto o forse un quinto posto. Il fatto che sia arrivato così solidamente al secondo posto dimostra A) quanto bene abbia guidato e B) il ritmo di base della macchina.” James Allison ha poi affermato come la scelta di optare per un carico maggiore abbia inciso soltanto parzialmente. “Abbiamo un certo numero di ali posteriori e le simulazioni ci dicono quale sembra la più promettente. È un argomento che viene spesso discusso sia dai giornalisti che dai piloti, ma normalmente non fa una grande differenza.” A Las Vegas la Mercedes ha ben fronteggiato il rischio graining, causato dallo scivolamento dello pneumatico per via del basso livello di grip provocato dalle basse temperature. Come spiegato dalla Pirelli, per ragioni opposte il graining potrebbe fare la sua comparsa anche in Qatar, una tappa in cui la Mercedes potrebbe soffrire maggiormente, ma che non preoccupa il DT. “Sarà una pista molto liscia come Las Vegas,” ha raccontato Allison. “Eravamo molto forti in curva 3 e in Qatar ci sono molte curve simili a quella, inoltre non c’è una grande quantità di curve lente. Dovremmo essere in grado di mettere la vettura nella giusta finestra, anche se in precedenza abbiamo commesso errori. Siamo cautamente ottimisti.”

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