Mercedes delude: anche dopo 23 gare la W15 si conferma imprevedibile

Andrea Vergani
03/12/2024

La partenza dalla Pole Position di George Russell non è bastata a Mercedes per riconfermare la vittoria di settimana scorsa a Las Vegas: dopo aver perso due posizioni al primo giro, l’inglese è stato sfortunato nelle fasi di pit stop quando i meccanici non sono riusciti a estrarre la gomma posteriore destra dalla W15 numero 63, e Russell è finito nel traffico di Alonso prima di essere ulteriormente svantaggiato dall’ingresso della Safety Car. Il Poleman si è lamentato di una Mercedes che non si è mai accesa, e così ha fatto anche Lewis Hamilton: la dodicesima posizione nel GP del Qatar, anche complice una foratura a causa dei detriti sul rettilineo principale e una penalità per falsa partenza. Il sette volte campione del mondo non ha nascosto il suo disappunto sul bilanciamento e di un feeling mai trovato sul circuito di Losail, sia durante che dopo la gara di domenica. 

Russell: “W15 cambiata da sabato a domenica, pensavamo di avere un passo migliore”

Il buon ritmo avuto venerdì e sabato sul lato del box del numero 63 non si è confermata la domenica, a riprova che anche dopo 23 gare gli ingegneri non sono riusciti a capire perfettamente la vettura disegnata a Brackley. “È stata una gara molto strana, perché il nostro ritmo è stato così forte per tutto il weekend, ma oggi non sembrava esserci. Nel complesso, la mia gara non è stata eccezionale: ho avuto una brutta partenza, poi un ritmo scarso e infine una penalità a fine gara”, ha dichiarato George Russell, che non è riuscito a mantenere la Pole ereditata grazie alla penalità inflitta a Verstappen. “In definitiva, con la gomma dura non avevamo il passo che pensavamo di avere e non eravamo abbastanza veloci rispetto a chi ci stava intorno. Max e Lando sono riusciti a passare alla partenza e io non avevo la velocità per riprenderli. Anche dopo il pit stop ho faticato per cercare di rientrare e recuperare la mia posizione. La macchina è stata ottima per tutta la giornata di venerdì e ieri, quindi dobbiamo capire dove è finito il ritmo oggi”

Mercedes

In partenza Russell ha perso 2 posizioni, trovandosi P3 dopo poche curve, e Hamilton è passato dalla sesta alla nona posizione prima di curva 1, l’ex pilota Williams ha rivelato che le motivazioni non sono del tutte sconosciute: “Sia io che Lewis siamo partiti male e abbiamo un’idea del perché, ma dobbiamo capire bene come abbiamo perso le prestazioni che abbiamo mostrato nella Sprint. Credo che alla fine si possa capire come basti guadagnare due decimi o perdere due decimi per passare da una posizione di testa a una di P6 o P7”. Toto Wolff ha spiegato che il sottosterzo ha reso la gara difficile per entrambi i piloti in un “giorno no” per la W15, e in definitiva la sosta lenta ha tolto ogni speranza di ottenere un podio: “La macchina era molto difficile da guidare sia per Lewis che per George, c’era molto sottosterzo ed entrambi ne hanno sofferto. Abbiamo iniziato a perdere terreno rispetto a chi ci precedeva ed è stato allora che abbiamo deciso di boxare George per sperare di migliorare la nostra situazione. Purtroppo, il pit stop è stato lento, poi siamo finiti nel traffico e abbiamo faticato a recuperare”.

Hamilton, il calvario sta finendo: “Ci ho provato, ma è andato tutto storto dall’inizio”

Nel complesso è stata una gara piuttosto negativa per me, ma sono cose che capitano. È iniziata male con la mia falsa partenza, che è stata colpa mia e ha comportato una penalità che ho scontato durante la mia sosta. Poi c’è stata la foratura sfortunata, seguita dall’eccesso di velocità in pitlane, anch’esso imputabile a me”, così un Lewis Hamilton molto deluso ha spiegato la sua penultima gara con Mercedes. Due errori evitabili da parte dell’inglese hanno reso complicata la gara, e la sfortuna della foratura causata dai detriti dello specchietto di Alexander Albon hanno messo Sir Lewis fuori dai punti. 

La prima parte di gara è stata caratterizzata anche dai team radio di Lewis Hamilton, molto infelice con il bilanciamento della W15: nella gara di domenica l’assetto troppo poco puntato sull’anteriore ha fatto soffrire in particolar modo il sette volte campione del mondo. “Oggi la macchina era molto sottosterzante perché non avevamo abbastanza ala anteriore nell’assetto. Ho fatto del mio meglio, ma è sembrato tutto in discesa fin dall’inizio. Queste ultime gare non hanno un impatto su tutte le grandi cose che abbiamo fatto insieme come squadra. Non è importante come si cade, ma come ci si rialza e ci riproveremo la prossima settimana”, ha concluso il pilota di Stevenage che domenica correrà la sua ultima gara per Mercedes prima dell’attesissimo passaggio in Ferrari.

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