Sin dalle prime uscite stagionali non si è fatto altro che parlare di problemi accostati alla Mercedes W15. L’instabilità del retrotreno che sembrava risolta, in alcun casi è tornata; i problemi di surriscaldamento di motore in Bahrain; la mancata correlazione dati con la galleria del vento; punti di carico non ritrovati in pista e tanto altro. Argomenti che hanno fatto passare in secondo piano anche innovazioni tecniche come l’ala anteriore, inedita. Questa è stata anche parte dei problemi della W15, che sommati hanno ritardato il programma di sviluppi originale poiché il team tecnico di James Allison si è dovuto focalizzare prima sulla risoluzione di questi problemi. Toto Wolff ha parlato di quanto sia difficile la ricerca di una piattaforma stabile su cui operare lo sviluppo, ma ora che la strada intrapresa sembra giusta, è giunto il momento di incrementare le perfomance.
A Miami ed Imola un primo step prestazionale di un programma di sviluppi che è già deliberato verso Silverstone
Dei cinque top team, 4 hanno già introdotto pacchetti piuttosto comporsi. Due – McLaren e Ferrari – hanno portato sostanziali novità che hanno anche radicalmente modificato le versione di lancio della MCL38 e della SF-24. La Red Bull RB20 invece ha beneficiato di due diversi pacchetti che hanno fatto il loro debutto a Suzuka e Imola, mentre Aston Martin ha portato sostanziali novità in terra giapponese e all’Enzo e Dino Ferrari, seppur appaia ora un po’ più in difficoltà. Mercedes su questo programma è rimasta indietro, impegnata a capire le caratteristiche della W15 ed i mali che ne hanno limitato la performance fino a questo momento. “Il piccolo passo avanti fatto a Imola è stato incoraggiante. Siamo ancora un passo indietro rispetto ai primi tre team e c’è ancora molto lavoro da fare. Tuttavia, abbiamo una direzione chiara e sviluppi in cantiere. Adesso stiamo avendo indicazioni chiare sulla strada da seguire per lo sviluppo. “ ha recentemente affermato Toto Wolff, fiducioso che la sua squadra stia finalmente comprendendo come e dove agire per progredire. Tra Miami ed Imola hanno fatto il debutto i primi aggiornamenti che James Allison aveva definito come utili per “migliorare l’equilibrio della W15, modificandolo”. Aggiornamenti quindi non volti ad un incremento diretto della prestazione, ma per migliorare la base della monoposto.
Dopo la gara di Imola, Toto Wolff ha svelato che gli aggiornamenti portati in pista da Mercedes sono valsi circa 1 decimo/1 decimo e mezzo. A Brackley sono quindi convinti di aver migliorato e hanno ritrovato in pista quanto si attendevano anche se, come detto da Lewis Hamilton, i progressi dei rivali stanno un po’ nascondendo quelli della scuderia anglo-tedesca. “Quelli che stiamo vedendo sono dei miglioramenti progressivi, non un aggiornamento miracolo, che ci aiuterà a portare la macchina in una finestra di equilibrio migliore, che di conseguenza aumenterà le prestazioni” ha detto il TP e azionista di Mercedes. Dopo queste novità il programma sviluppi proseguirà, con costanti aggiornamenti in programma da qui fino alla gara di Silverstone, con novità attese anche per Montecarlo con l’obiettivo di migliorare l’equilibrio della W15 ed aggiungere prestazione. “La base della W15 è più convenzionale, per poter dare più libertà nello sviluppo ai nostri aerodinamici. E’ convenzionale nel telaio ma anche nel modo in cui vogliamo ottenere downforce ed efficienza aerodinamica” ha spiegato Toto.
Mercedes non ha mai pensato di ingaggiare Newey ma è attiva sul mercato ingegneri, da ottobre due rinforzi ex Ferrari
La lotta Mercedes-Red Bull in questo momento non avviene per la supremazia in pista, al livello di prestazione c’è un distacco ampio. Come detto, Mercedes ha bisogno di tempo per introdurre nuove parti che risolveranno alcuni dei problemi. I due Team Principal però continuano a provocarsi, soprattutto sul tema Max Verstappen, anche se ultimamente, rispondendo piccato alle varie dichiarazione dell’austriaco sul suo pilota, Horner ha consigliato lui di concentrarsi sulla propria squadra e sugli ingegneri che sta perdendo, alludendo a più di 200 persone uscite da Brackley. “Abbiamo qualche problema con la matematica” ha risposto in conferenza stampa Toto Wolff, “Si tratta del normale turnover che c’è tra i team ogni anno, con persone che vanno ed altre che vengono”. L’austriaco si è vantato di come il reparto motori della sua squadra sia ancora di assoluto livello, ritenendosi soddisfatto dell’organizzazione e delle persone che lavorano per lui “Dal 2014 siamo sempre stati il riferimento per i motori, forse insieme ad un’altra squadra, ma questo non è cambiato. Non vedo l’ora che sia il 2026 per vedere il valore delle nuove Power Units”.
Se il reparto motoristi soddisfa Toto Wolff, evidentemente a livello aerodinamico e telaistico c’è qualcosa da puntellare, viste anche le perdite degli ultimi tempi. Jerome D’Ambrosio non è una perdita a livello tecnico, Loic Serra sì, entrambi in direzione Ferrari. Escluso il nome di Newey, mai un obiettivo cercato da Toto Wolff, proprio da Maranello sono in arrivo due figure. Il primo è l’ex DT Alfa Romeo e Haas, Simone Resta, che non rientrava nei piani dell’organizzazione di Frederic Vasseur e Enrico Cardile. Il secondo è invece una delle figure di riferimento più esperte del reparto simulazioni, Enrico Sampò, un acquisto significativo per Brackley visti i recenti problemi in questo ambito. Come per Serra e D’Ambrosio, anche loro sono attualmente in gardening, ed inizieranno il 1′ Ottobre la loro attività in Mercedes.