Nella battaglia per il campionato costruttori, la Ferrari ha recuperato 12 punti nei confronti della Mclaren a Las Vegas, grazie al terzo e quarto posto di Carlos Sainz e Charles Leclerc. A due weekend dalla fine, il team di Woking è avanti di soli 24 punti ma secondo Leclerc, la Ferrari avrebbe potuto recuperare più terreno in terra americana: “Penso che ci aspettassimo di essere più forti della Mclaren e così è stato. Ma a sorprendere è stata la Mercedes, la vera anomalia di questo fine settimana”.
Debacle Mclaren: a Las Vegas utilizzata l’ala da bassissimo carico che era stata scartata a Monza
Il team di Brackley è andato in soccorso ad una Mclaren davvero sottotono, la più brutta dallo scorso inizio di maggio dove a Miami debuttò la vera MCL38, togliendo ben 16 punti alla Ferrari, che avrebbero portato il team di Maranello a soli 8 dalla Mclaren nel costruttori. Tornando al team di Woking, c’era grande attenzione da parte della Red Bull per verificare le prestazioni della vettura orange dopo i reclami effettuati alla FIA, che hanno colpito certamente il team di Woking sull’ala da basso carico utilizzata a Baku, mentre per quanto riguarda l’acqua negli pneumatici non c’è alcuna conferma ma è più una forte convinzione del team campione del mondo.
E’ chiaro che la brutta prestazione della MCL38 a Las Vegas ha nuovamente alimentato le voci legate ai trick utilizzati dal team di Andrea Stella. A far riflettere i tecnici degli altri team è stata soprattutto l’impossibilità da parte della Mclaren di utilizzare l’ala da basso carico che presentava quel mini effetto DRS a profilo chiuso visto a Baku e che garantiva qualche km/h in più in rettilineo, quindi una maggior efficienza aerodinamica, ma nel contempo un carico extra in curva. A Las Vegas ha debuttato cosi l’ala da bassissimo carico scartata a Monza, dove venne invece utilizzata sorprendentemente proprio l’ala da più alto carico con il trick del mini-DRS. Una scelta obbligata per non risultare troppo lenti nei lunghi rettilinei della pista cittadina americana, che la precedente specifica avrebbe potuto colmare garantendo nel contempo un carico aerodinamico extra per curare in maniera migliore il graining.
Mclaren mai così brutta dall’inizio di stagione:il mix che fatto volare la Mercedes ha inciso nel mettere KO la MCL38
Le limitazioni nel terzultimo appuntamento stagionale sono però anche legate ai fattori che hanno fatto volare la Mercedes a Las Vegas, ossia il basso grip e le temperature molto fredde. “La limitazione sull’asse anteriore è un punto debole che ci accompagna da anni”, ha ammesso Stella. Un problema che si amplifica su circuiti a bassissima aderenza, con Las Vegas che era ben più probante per l’asse anteriore rispetto a Monza, dove comunque la MCL38 era già andata in difficoltà con il graining anteriore pur con un assetto da maggior carico. E’ stato poi ben evidente che con l’aumentare della gommatura della pista nella seconda parte di gara, la MCL38 è tornata a miglior vita anche grazie alla mescola più dura che garantiva meno facilità nell’apertura del particolare fenomeno e a dei particolari settaggi meccanici utilizzati da Lando Norris sul finire di gara.
E’ ormai abbastanza chiaro che in questa F1 non esiste la vettura perfetta e, anche per questo, il lavoro del team di Woking nel prossimo inverno si concentrerà “sull’ottimizzare la vettura per una gamma più ampia di condizioni di pista”, ha sottolineato Stella. Tuttavia, resta comunque una certa convinzione tra i diretti competitors che l’impossibilità di utilizzare il trick del mini-DRS, in una pista da basso carico come quella di Las Vegas, abbia fatto perdere una buona parte di prestazione al team favorito per vincere il titolo costruttori. Un qualcosa che purtroppo per loro non si vedrà però negli ultimi due appuntamenti visto che si correranno su piste da piu alto carico.