McLaren reattiva: montati nuovi condotti dei freni per contrastare il surriscaldamento
I test in Bahrain si stanno rivelando piuttosto tribolati per McLaren, con una MCL36 soggetta a problemi inaspettati con i freni anteriori e con un Daniel Ricciardo risultato positivo al Covid19.
I freni anteriori 2022 devono dissipare il 10% in più di energia rispetto al 2020
Dopo tre giorni di test a Barcellona piuttosto positivi, il team inglese si è trovato in Bahrain a dover gestire un problema di affidabilità sulla propria MCL36 legato al raffreddamento dei dischi in carbonio anteriori, che ha costretto diverse volte Lando Norris a dover interrompere i long run per fermarsi ai box. Il giovane pilota inglese ha potuto percorrere solamente 60 giri nella giornata di ieri, costernato dai continui problemi all’impianto frenante.
Il circuito di Sakhir è una pista molto probante per l’impianto frenante, a cui si aggiunge il clima tipicamente caldo del Bahrain. Nonostante i dischi siano più grandi rispetto al 2021 – e dunque con più materiale d’attrito – le vetture molto più pesanti sprigionano maggior energia termica nella dissipazione in frenata. La FIA, con i nuovi regolamenti 2022, limita anche il numero di fori all’interno del disco, a cui si aggiunge anche il copricerchio, il quale sicuramente ha un effetto negativo nella dissipazione del calore. Il tutto si riassume in un numero, i10, che è la percentuale di energia in più che i freni dovranno dissipare rispetto alle velocissime vetture 2020.
McLaren ha studiato delle prese piuttosto contenute per motivi aerodinamici, che potrebbe aver contribuito ad avere una minor efficienza nel raffreddamento. Il regolamento inoltre vieta che l’aria venga espulsa all’interno del cerchio, e il calore deve essere convogliato in un’apposito condotto nella parte posteriore del cestello.
Nella notte sono stati montati nuovi condotti d’aria di raffreddamento
In casa McLaren pare si sia trovata la quadra in termini di gestione delle temperature dei dischi nella giornata odierna, anche grazie alla reattività dei tecnici di Woking che hanno fatto arrivare in tempo i nuovi condotti di raffreddamento per l’ultimo giorno di test. Altri ne arriveranno per il primo weekend stagionale, la prossima settimana.
Il Team Principal, Adreas Seidl, aveva confermato che il team era stato colto di sorpresa da questo inconveniente. Fortunatamente non era nulla che non si potesse risolvere in tempi brevi, soprattutto quando manca una settimana al primo Gran Premio, che si disputerà proprio sulla pista di Sakhir.
Sulla vettura orange i long run interrotti non hanno permesso di testare adeguatamente le novità aerodinamiche sulla MCL36. Nella seconda giornata di test era stato montato un nuovo fondo, diverso da quello usato in Spagna e copiato dalla Ferrari nella seconda giornata dei Bahrain test.
La nuova specifica è presente anche quest’oggi sulla vettura di Norris, che ha effettuato regolarmente le prove in pista. Il fondo è stato rivisto nella parte centrale, con un labbro rialzato composto da una serie di deviatori di flusso nella parte inferiore. Le tre frecce bianche nella parte inferiore indicano i deviatori di flusso che si trovano nelle imboccature dei canali venturi, che proseguono nella parte inferiore fino ad accompagnare l’aria nella zona più esterna.
L’obbiettivo dei vari interventi al fondo è sempre quello di ridurre il saltellamento, senza perdere troppi punti downforce. Le squadre sono alla ricerca del giusto compromesso fra riduzione del saltellamento e minor perdita di carico, e gli interventi visti al fondo sulla MCL36 sono proprio in questa direzione.
L’out wash di una parte del flusso d’aria che scorre sotto al fondo va ad allontanare il punto di stallo, portando la separazione dei filetti fluidi ad una velocità maggiore. In questo modo si cerca di ridurre il tempo in cui si sta “in porpoising” nel rettilineo.
Come Ferrari, anche Mclaren al lavoro su due specifiche di ali anteriori
Il lavoro aerodinamico di McLaren ha compreso anche un compare di ali anteriori, simili fra loro con diverse configurazioni aero. La seconda specifica ha i due flap superiori leggermente differenti, poco prima che tutti gli elementi scendano verso il basso per favorire l’out wash.
McLaren sta lavorando per cercare di porre rimedio al sottosterzo che queste monoposto patiscono a basse velocità.
La maggior parte della deportanza è generata dai condotti venturi, i quali lavorano in maniera efficiente a velocità medio-alte. Questa nuova generazione di F1 dispone di meno carico dalle ali, e bisognerà lavorare molto con il grip meccanico nei tratti più lenti.
Autore: Rosario Giuliana