La Mclaren ha presentato a sorpresa la MCL39 a Silverstone, dotata di una livrea Camo perchè Liberty Media ha obbligato tutte le squadre a mostrare le proprie livree 2025 per la prima volta in quel di Londra, all’evento F175. Chi voleva scendere in pista prima del 18 febbraio ha dovuto quindi utilizzare una livrea one-shot, come la Mclaren e la Williams, altrimenti spostare il filming day come ha fatto la Racing Bulls. La Haas si è presa un grosso rischio, tanto che delle immagini non autorizzate e scattate dall’Hilton Garden Inn (situato di fronte ai box di Silverstone) sono trapelate nella giornata di domenica.
McLaren MCL39: una macchina totalmente revisionata per ottenere guadagni in efficienza su tutti i livelli di carico
Durante la scorsa stagione, la Mclaren ha mostrato di essere la vettura migliore nei circuiti da più alto carico, come possono essere quelli dell’Ungheria e dell’Olanda, con ampio margine sui concorrenti. “Con il pacchetto da alto carico sembriamo essere molto competitivi. L’Ungheria è stata una vittoria relativamente dominante, come Zandvoort e Singapore”, aveva chiaramente ammesso Andrea Stella, Team Principal della McLaren. Le altre vetture, in primis la Ferrari, erano molto più vicine su altre tipologie di circuiti; la SF-24 soprattutto, in quelli da basso carico, come Monza, ed anche in quelli cittadini come Baku. “Se guardiamo al basso carico, sappiamo di avere qualche problema in più, ma come abbiamo visto a Spa e Monza abbiamo fatto dei passi in avanti”, aveva affermato l’italiano negli scorsi mesi.
Passi in avanti ottenuti anche in maniera piuttosto aggressiva, regolamento alla mano, se si pensa al mini-DRS che aveva reso particolarmente performante la MCL38 proprio sui circuiti da basso carico, salvo poi fare alcuni passi indietro prestazionali a Las Vegas quando il particolare trick aerodinamico era stato vietato dalla Federazione. Con il progetto 2025 l’obiettivo della McLaren è quello di avere un’efficienza eccellente della MCL39 su tutti i livelli di carico aerodinamico. “L’attenzione principale del progetto 2025 è stata rivolta all’efficienza aerodinamica.” ha fatto sapere infatti Andrea Stella. Questo ha comportato una revisione radicale dell’auto, con una riduzione dei volumi nei componenti chiave che ha offerto agli aerodinamici maggiore libertà da sfruttare per ottenere i vantaggi desiderati.
La McLaren MCL39 è la prima vera vettura di Rob Marshall
A prima vista, la McLaren 2025 non sembra troppo diversa dalla MCL38 dell’anno passato ma, soprattutto in quest’ultimo anno di regolamenti tecnici, è chiaro che il diavolo sta nei dettagli. Lo spazio extra che gli aerodinamici hanno potuto sfruttare è stato ottenuto crashando un nuovo telaio, così come il raffreddamento e molti altri componenti sono stati riprogettati per un diverso layout nella parte centrale della vettura. Anche e soprattutto grazie alla mano di Marshall, visto che la MCL39 è chiaramente la sua prima McLaren se si pensa che il forte ingegnere proveniente dalla Red Bull ha iniziato a lavorare a gennaio 2024 a Woking, quando tutto ciò che riguardava il grosso dell’architettura della MCL38, come il telaio, il cambio e il raffreddamento, era già ormai stato pensato e soprattutto prodotto.
La McLaren non sembra aver fatto un salto nel buio come la Red Bull con la RB20 e il suo raffreddamento ‘unico’, seppur in alcune aree, come la sospensione anteriore e l’ingresso dei canali Venturi, si è arrivati all’estremizzazione di alcuni concetti che se non centrati potrebbero chiaramente essere addirittura controproducenti. “Siamo stati molto attenti nel pensare la vettura 2025 perché la MCL38 era già un’auto competitiva e quindi abbiamo dovuto considerare attentamente quanto lontano volevamo arrivare con l’innovazione. Alla fine abbiamo deciso di adottare un approccio relativamente ambizioso per fare progressi significativi” ha affermato Andrea Stella. Secondo l’ingegnere umbro, i passi in avanti ottenuti con la MCL39 valgono come ogni singolo importante pacchetto di aggiornamenti portato in pista tra il 2023 e il 2024 rispetto alla vettura dello scorso anno, quindi mezzo secondo. Un valore che non dovrebbe troppo sorprendere e che anche altre squadre sperano di vedere in pista.
L’innovazione nell’auto a cui Stella fa riferimento è data dalla spinta effettuata dai suoi uomini nello spremere ogni ultimo millimetro necessario per ricercare qualsiasi opportunità aerodinamica, che nel complessivo può portare ad un buon incremento in termini di tempo sul giro pur nell’ultimo anno di regolamenti. Ne fa parte anche la sospensione anteriore che, a prima vista, sembrerebbe aver accentuato in modo importante l’anti-dive. Tuttavia, parlando con un ingegnere di un team concorrente è emerso che la quantità sarebbe molto meno importante di quel che le modifiche al triangolo superiore mostrino poiché anche il triangolo inferiore ha subito una inclinazione complessiva nel suo asse. E la modifica dovrebbe essere intesa e pensata per un guadagno principalmente aerodinamico piuttosto che meccanico, ossia per aumentare ulteriormente l’effetto downwash e massimizzando il flusso verso l’ingresso dei canali Venturi che, soprattutto nell’ingresso, sono stati completamente ridisegnati.