In casa Mclaren serviva iniziare a capitalizzare quel (piccolo) vantaggio tecnico mostrato in pista da qualche gara a questa parte, soprattutto dopo aver conquistato tutta la prima fila nel sabato ungherese. Nei precedenti appuntamenti, l’esecuzione della gara del team di Woking è stata spesso molto deficitaria, non permettendo a Lando Norris e Oscar Piastri di vincere alcun appuntamento oltre il GP di Miami. Finalmente, all’Hungaroring tutto è filato liscio, anche grazie ad una MCL38 che poteva godere di un vantaggio superiore rispetto ai precedenti appuntamenti, se si pensa che il passo medio del duo Papaya è stato di almeno un decimo e mezzo migliore rispetto ai diretti inseguitori. Tuttavia, la storica doppietta del team di Woking è stata rovinata, almeno dal punto di vista puramente mediatico, da una strategia che ha lasciato qualche dubbio.
Stella: “Sosta di Norris anticipata? Non volevo che la responsabilità di un mancato 1-2 Mclaren fosse colpa del box”
Dopo una partenza negativa del poleman Lando Norris, a prendere il comando della gara è stato il suo compagno di squadra, proprio al pilota inglese e a Max Verstappen. Nei primi due stint, la gestione gara di Piastri e della Mclaren sono state impeccabili, tuttavia, una ‘strana’ chiamata del box ha permesso a Norris di effettuare un undercut sul suo compagno di squadra nel secondo e ultimo pit stop. Il pilota vincitore del GP di Miami ha preso così la prima posizione e l’ha mantenuta fino al 68° giro, per poi cederla al compagno di squadra dopo una forte opera di convincimento da parte del suo ingegnere di pista. “So che quando hai a che fare con un pilota da corsa, a volte devi comunicare con tutti i suoi lati. Ma conosco abbastanza Lando e so che dentro di lui abbiamo il pilota da corsa e l’uomo squadra. Questi due elementi si sono uniti perfettamente oggi per fare quella che era la cosa giusta da fare per la squadra.” ha affermato Andrea Stella, che poi ha voluto precisare che quanto successo in gara era già stato discusso nei briefing mattutini pre gara.
Il tutto è nato da una scelta alquanto discutibile da parte del team di Woking, che ha chiamato ai box Lando Norris per primo, quando il pilota britannico era a portata di undercut da Piastri. Stella ha spiegato che la priorità è stata data a Norris, poiché il team temeva l’undercut di Lewis Hamilton, seppur il sette volte campione del mondo fosse ancora lontano 25 secondi, con un margine di circa 4 secondi considerando che il tempo per effettuare la sosta era calcolato in 21 secondi, tuttavia, Hamilton stava girando oltre un secondo al giro più veloce di Norris. “Sapevamo che fermando prima Lando, lo avremmo messo davanti ad Oscar ma non volevo che nella gara di oggi la responsabilità ricadesse sul box. Abbiamo preferito che fosse il muretto a prendersi la responsabilità del muretto, quindi assicurandoci l’1-2 per poi gestire le comunicazioni con i piloti, perché avevamo parlato della situazione e sapevamo come affrontarla.” ha comunicato Andrea Stella ai giornalisti, Formu1a.uno compresa, nel post gara, spiegando come un ulteriore avvicinamento di Lewis Hamilton avrebbe messo troppo sotto pressione il pit stop di Norris. Un piccolo errore nell’utilizzo o nel funzionamento della pistola e il sette volte campione del mondo avrebbe sorpassato Lando Norris, vanificando quanto di buono fatto fin lì nel fine settimana ungherese.
Wolff: “Scambio di posizioni? E’ una scelta giusta da parte di Mclaren”
Nel post gara molti addetti ai lavori hanno dato la loro opinione in merito sia alla strategia Mclaren di fermare prima Norris di Piastri e sia dell’ordine di scuderia impartito successivamente. Christian Horner è del parere che la responsabilità di quanto successo è della Mclaren stessa poiché “la situazione era evitabile”, secondo il TP del team campione del mondo. Come? Portando ai box prima Piastri, poi nel giro successivo Norris, anticipando la sosta con l’australiano se la Mclaren non voleva fermare Norris con un gap troppo ridotto nei confronti di Hamilton. “Non avevano bisogno di rendersi la vita così complicata. Erano in una situazione abbastanza comoda e hanno dovuto effettuare molto lavoro a fine gara per rimediare. Sono affari loro, ma forse non dovevano crearsi questo problema da soli”, ha affermato Horner.
Per quanto riguarda l’ordine di scuderia, Toto Wolff si è complimentato con Andrea Stella affermando che era la “decisione giusta” da prendere in quel momento. E non è immediato poiché “queste situazioni le puoi affrontare solo quando le incontri e ti trovi a prendere quel tipo di decisioni” ha continuato il manager austriaco del team che ha effettuato il maggior balzo in avanti dall’inizio di stagione e ha festeggiato un altro podio con Lewis Hamilton. Toto Wolff ha parlato poi di una certa esperienza necessaria per affrontare determinate situazioni, una esperienza che Mercedes può vantare grazie all’era di dominio corsa dal 2014 al 2021. “In Ungheria abbiamo avuto più o meno la stessa situazione con Lewis e Valtteri qualche anno fa. Abbiamo chiesto un primo scambio di posizioni, promettendo a Valtteri che Lewis gli avrebbe ceduto la posizione se non avesse superato Kimi [Raikkonen]. Ed è quello che poi abbiamo fatto”. Anche in quel caso era Lewis Hamilton il capoclassifica del team, come lo è ora Lando Norris in casa Mclaren. Ma a volte i “valori” e il clima all’interno di un team valgono di più di qualche punto in più. Per dirla alla Will Joseph, l’ingegnere di pista di Lando Norris, “non si vince il campionato da soli, ma come squadra. Avrai bisogno di Oscar e anche della squadra”. Tutto vero e bello, soprattutto se Norris non dovesse perdere il Campionato del Mondo piloti per meno di sette punti.