La lotta per il Mondiale Costruttori e quello Piloti sta giungendo alle battute finali e tutto è ancora possibile. La McLaren non vuole lasciare nulla di intentato e dopo gli sviluppi di Austin (nuova ala anteriore) e di Messico (nuovo fondo) continua il suo programma di sviluppi ad Interlagos introducendo una ala posteriore da medio carico apparsa quest’oggi nei box sulla MCL38.
Lotta mondiale: la McLaren non ferma lo sviluppo della MCL38 anche in ottica 2025
Ad Interlagos non sono attesi grossi pacchetti di aggiornamento, fondamentalmente per due motivi: il primo è che siamo a fine stagione, e dunque anche il fattore budget cap inizia a diventare sempre più stringente, come confermato da Toto Wolff dopo il Messico. Il secondo è che si tratta di un weekend con il format della Sprint Race, che da ai team solamente 60 minuti di prove libere prima della Sprint Qualyfing e quindi di entrare in regime di parco chiuso, prima di poter rimettere mano alla monoposto a ridosso delle Qualifiche di Sabato. Un vantaggio che la McLaren ha conservato nell’arco della stagione è stato quello che, grazie ai suoi due piloti, non ha dovuto investire molti soldi in pezzi di ricambio a causa degli incidenti, una ‘piccolezza’ che può fare la differenza quando si tratta di dettagli.
La MCL38 è stata la vettura più competitiva per gran parte di questa stagione e questo ha permesso agli uomini di Andrea Stella di poter anche lavorare di fino, oltre che avere un occhio proiettato al futuro, ossia al 2025. In Brasile, rispettando il programma di marcia prestabilito, anche Oscar Piastri avrà in dotazione la nuova ala anteriore e il nuovo fondo che Lando Norris ha avuto rispettivamente ad Austin e in Messico. Ad Interlagos nei box del team di Woking si è vista però anche una novità interessante: un’ala posteriore da medio carico con un disegno completamente nuovo. La specifica verrà testata ad Interlagos, seppur appaia come una scelta audace viste le caratteristiche del circuito, e può essere vista anche come una prova in vista del prossimo anno come un’ala posteriore adatta a più tipi di circuiti, un po’ come quella utilizzata sulla SF-24 ad inizio stagione, che debuttò proprio sulla SF-23 dell’anno prima.
Il disegno è inedito per McLaren, ma non per la F1. Le forme del mainplane in particolare ricalcano quello che a Maranello avevano utilizzato nel 2022 con la F1-75, ma anche ciò a cui spesso ricorre l’Alpine nelle sue specifiche da medio-basso carico. Un mainplane con una V più marcata centrale, che aiuta in efficienza, fornisce un buon livello di downforce e permette, in rettilineo, anche un effetto DRS più potente grazie al profilo dell’ala mobile che non risulta eccessivamente sottile. Sarà sicuramente interessate vedere i riscontri in pista.