Leclerc: “La SF-24 deve migliorare nelle curve lente”

Paolo D’Alessandro
28/02/2024

Poche ore ancora e le Formula 1 saranno tutte in pista per la prima sessione di prove libere, dove finalmente si potranno iniziare a trarre i primissimi riscontri. I test hanno dato un’idea generale della griglia, ma come ha detto lo stesso Charles Leclerc (tra gli altri) “è ancora troppo presto”. Il piano di lavoro non è uguale per tutti e “solitamente il passo gara aiuta a farsi un’idea, ma ad esempio Red Bull non ha mai fatto un intera simulazione di gara, noi si, come altri”. Il monegasco ha spiegato che senza un confronto diretto con carichi di benzina e mappature Power Unit note, è difficile avere certezza dell’ordine delle forze in campo ad inizio stagione. Il primo weekend sicuramente darà una prima risposta in questo senso.

Da Zandvoort il passo in avanti per capire meglio queste vetture ad effetto suolo

Un discorso che ritorna ciclicamente sentendo parlare gli uomini Ferrari – da Frederic Vasseur, ad Enrico Cardile fino ai due piloti Charles Leclerc e Carlos Sainz – è l’importanza che ha avuto il weekend olandese 2023 per la Scuderia. “Abbiamo lavorato nelle libere di quel weekend ed abbiamo capito molto di più di come funzionano queste vetture di nuova generazione. E’ stato molto utile ha spiegato il monegasco. La SF-23 è stata una vettura che come picco di perfomance ha permesso di ottenere un buon numero di pole position anche contro una dominante Red Bull RB19. Quella che è mancata è stata la consistenza in gara e la ‘sincerità’ della monoposto ai piloti e rispetto ai dati che uscivano dal simulatore.

Leclerc

Il weekend di Zandvoort è stato positivo – nonostante il risultato molto negativo in pista – perché ha offerto a Ferrari “una direzione di sviluppo” comprendendo meglio la monoposto e il loro funzionamento. Le vetture ad effetto suolo sono molto più sensibili delle precedenti, come ha spiegato anche il Direttore Tecnico Enrico Cardile, parlando anche delle differenze che possono fare una diversa tipologia di asfalto e l’intensità del vento, uno dei nemici più grossi della vettura 2023. Non è un caso che dall’Olanda in poi la Ferrari abbia cambiato marcia, introducendo anche aggiornamenti funzionali e importanti, come il fondo di Suzuka. “Nella seconda parte della stagione abbiamo avuto uno slancio positivo e dobbiamo ripartire da quello.” ha confermato quest’oggi il monegasco.

La SF-24 è una base di partenza migliore: i primi punti da migliorare sono le prestazione a basse velocità

Charles Leclerc non si è nascosto sui progressi fatti dalla squadra di Maranello, anche se vuole aspettare a giudicare il potenziale della Ferrari SF-24 perché “dipende sempre dai progressi che hanno fatto gli avversari”. La consistenza sul passo gara e una base meno sensibile alle variazione esterne è sicuramente il punto di partenza per questo weekend. La SF-24 potrebbe rivelarsi una vettura più competitiva in gara che in qualifica dove, secondo i primi riscontri dei test, serve migliorare ancora un po’ la reattività e la capacità di estrarre il massimo della perfomance con gomma nuova e serbatoio scarico. Il monegasco però ha già individuato alcuni punti su cui la SF-24 deve sicuramente progredire Abbiamo del sottosterzo che limita nel far ruotare la macchina e nelle curve a bassa velocità, ma questo è un problema comune a più squadre.” ha affermato Leclerc.

Ferrari

La Ferrari 2024 è una vettura sensibilmente diversa dalla SF-23, cambiata al 95% e soprattutto l’anteriore è stato interamente rivisto con un nuovo disegno di muso, ala anteriore ed una sospensione anteriore con un effetto anti-dive incrementato. Queste modifiche richiedono certamente un certo adattamento rispetto alle caratteristiche della vettura 2023, ma soprattutto l’anti-dive aumentato può penalizzare la fase di frenata ed inserimento che era una delle principali peculiarità della SF-23. Interrogato su un possibile paragone con le altre due Ferrari ad effettuo suolo, Charles Leclerc ha subito precisato che “Rispetto alla F1-75 è molto diversa ma a livello di guidabilità e di come reagisce alle modifiche è simile. Come caratteristiche e bilancio è invece piuttosto diversa“. L’aspetto positivo sottolineato più volte dal monegasco è quello di una base più solida del passato e che potrà quindi essere un grosso aiuto per lo sviluppo. Per capire poi a cosa dare priorità, si attenderà la prima qualifica e la prima gara della stagione.

Autore: Paolo D’Alessandro

Autore