Il GP di Abu Dhabi rappresenterà l’ultima apparizione in Formula 1, o con l’attuale squadra, per diversi piloti prima di intraprendere nuove avventure nel 2025. Mentre la maggior parte dei piloti conosce già il proprio futuro, la situazione rimane incerta per i piloti della famiglia Red Bull. Sebbene Red Bull abbia un contratto con Sergio Pérez anche per la prossima stagione, non si può escludere una possibile separazione dal pilota messicano, che però è fiducioso sulla permanenza. Parallelamente, anche la formazione della line-up del team Racing Bulls resta da definire: sia Liam Lawson che, in parte, Yuki Tsunoda sono in lizza per il secondo sedile accanto a Max Verstappen.
Lawson: “Non so ancora nulla del mio futuro, ma ritengo di aver fatto bene”
Liam Lawson é sicuramente uno dei papabili sostituti del messicano, ma la decisione non è ancora stata presa, almeno ufficialmente. Il classe 2002 da quando ha sostituito Daniel Ricciardo é stato sempre dietro al compagno Yuki Tsunoda, tranne in due occasioni. Tuttavia, ciò che spinge Marko e Horner alla considerazione di Lawson é l’ottima capacità di adattamento e di apprendimento, disponendo anche un carattere più malleabile e meno frizzante da gestire rispetto al collega giapponese. Il neozelandese ha ammesso di non aver ricevuto nessuna comunicazione dall’alto, ed è quindi concentrato per concludere su una nota positiva il 2024 con il weekend di Abu Dhabi: “Non ho ancora saputo nulla riguardo al mio futuro. Penso che la prossima settimana dovrebbe essere un momento in cui mi aspetterei di avere alcune informazioni, ma direi sicuramente non prima del fine settimana. Quello su cui mi sto concentrando è avere un sedile fisso. Il fine settimana di Abu Dhabi è la mia ultima possibilità di dimostrarlo, e perché sento che dovrei essere qui. Per il resto, spetta alla squadra decidere dove dovrei andare. Sento che se un giorno si presentasse l’opportunità di andare alla Red Bull, mi sentirei pronto per questo.”
Liam ha tratto un bilancio degli scorsi cinque weekend di gara disputati, costellati da picchi significativi, come il weekend Texano, ma anche da momenti più negativi, come il GP del Messico: “Sento di aver sfruttato al massimo ogni opportunità, ma sicuramente non ho eseguito tutto alla perfezione, e ci sono cose che imparerò riflettendo su queste gare. Direi che ho sicuramente provato e ho dato del mio meglio in ogni occasione. Ogni decisione, qualunque cosa avessi fatto in quel momento, sembrava la cosa migliore da fare per me, ma ovviamente non fai mai la gara perfetta.”
La sfida con Max Verstappen é sicuramente stimolante e affascinante, seppur potrebbe tramutarsi in un vero e proprio calvario da cui potrebbe essere faticoso uscirne, basti pensare ad Albon, Gasly e lo stesso Perez – con il francese che però si è risollevato in parte grazie ad Alpine. La collaborazione con l’olandese può, anche, essere interpretata come un’occasione per poter maturare e crescere in molti aspetti, grazie anche all’opportunità di visionare in ogni momento i dati e le sue telemetrie: “Penso che mi godrei l’opportunità di affrontare Max Verstappen se mai ce l’avessi. Puoi imparare molto dal ragazzo migliore. Hai accesso a tutto ciò che sta facendo, a tutti i suoi dati. Averli per ogni singola sessione, per me, sarebbe la parte più stimolante di quell’opportunità. Quindi sì, direi che mi sento pronto.”