Il GP di Abu Dhabi lo scorso weekend é stato davvero un mix di emozioni, tra la conquista dopo 26 anni del titolo costruttori da parte della McLaren, il risollevamento di Alpine che conclude davanti ad Haas, l’ultima gara in F1 per Bottas e Magnussen, l’addio di Sainz alla Ferrari, ma soprattutto il divorzio tra Mercedes e Lewis Hamilton. Il direttore tecnico Mercedes James Allison analizza le emozioni trascorse in particolare con Lewis e traccia il bilancio dei risultati raggiunti nel weekend di gara.
Le emozioni dell’ultimo weekend in argento di Hamilton
L’ultima gara di Lewis con Mercedes é stata sicuramente emozionante, conclusa in rimonta al quarto posto, ecco i sentimenti che per Allison si sono ripercossi nel corso del weekend di gara e dopo il GP, concluso al quarto posto: “Penso che sarebbe davvero difficile riassumere una serie così complessa di emozioni. Avremmo ovviamente voluto che l’intera stagione, per non parlare dell’ultima gara, avesse un finale più da fiaba per una partnership che ha stabilito tutti i punti di riferimento in Formula 1. Sarebbe stato più che giusto se fossimo riusciti almeno a salire sul podio, o meglio ancora sul gradino più alto, ma purtroppo non è andata così. Detto questo, credo che non si potesse gestire meglio la situazione, né da parte di Lewis né del team, e questo lo si deve al profondo rispetto che esiste tra Lewis e la squadra, oltre alla grande gratitudine per tutto ciò che abbiamo raggiunto insieme.”
Allison traccia il bilancio dell’ultimo weekend stagionale
La sfortuna ci ha visto bene anche nell’ultimo appuntamento stagionale. Nell’ultimo tentativo del Q1, Hamilton ha infatti colpito un paletto nell’ultimo settore che gli ha compromesso le tre curve successive, costringendolo quindi all’eliminazione anticipata. Ma il sette volte campione del mondo non si è abbattuto, spronando in particolare modo il team nel debriefing post qualifiche: “Le qualifiche sono state un momento difficile per Lewis in questo evento, con l’incidente riguardante il paletto. Era deluso, e noi lo eravamo ancora di più per lui. Eppure, durante il briefing successivo, quando eravamo abbattuti, lui ci ha detto: ‘Coraggio, rialziamo la testa. Domani daremo il massimo e ricordiamoci di tutte le volte che insieme abbiamo fatto le cose nel modo giusto.’ Credo che sia questo il sentimento dominante. Abbiamo affrontato alcune stagioni difficili di recente, ma guardando al totale di questa relazione, nessun’altra partnership tra pilota e squadra si avvicina a ciò che abbiamo realizzato insieme. È stato un viaggio fantastico per tutti noi, e non potremmo augurargli nulla di meglio di quello che gli abbiamo augurato in quel nostro ultimo giorno insieme.”
Senza quell’inconveniente e con una qualifica pulita nei primi 10, secondo l’ingegnere britannico Hamilton avrebbe potuto essere protagonista nella lotta per il podio: “Credo che fosse piuttosto veloce durante il weekend e si sentiva fiducioso nella macchina. In realtà, i distacchi tra il quinto posto e la prima fila erano abbastanza ridotti. Se fosse riuscito a superare il Q1 senza l’intervento inopportuno del paletto, penso che avrebbe potuto disputare una sessione di qualifica molto buona. Questo, ovviamente, lo avrebbe messo in una posizione migliore per lottare rispetto a quella in cui si è trovato alla fine.”
La rimonta di Hamilton é stata agevolata da un’ottima strategia
Il futuro pilota Ferrari é stato autore di un’ottima rimonta, dalla P18 al quarto posto. Hamilton é stato favorito dalla strategia opposta rispetto agli altri piloti sulla griglia, partendo quindi con la gomma più dura per poi terminare la corsa con la mescola media. Il direttore tecnico della Mercedes spiega il motivo per cui Lewis abbia potuto rimontare così agevolmente nel secondo stint: “Stava gareggiando su una strategia che prevedeva l’inizio con la mescola Dura e poi il passaggio alla Media. La maggior parte dei piloti davanti a lui seguiva la strategia opposta, partendo con la Media e passando alla Dura. La mescola Dura è più lenta fino a quando non ha percorso circa 30 giri.”
Dalla seconda metà della gara in poi la situazione si è naturalmente rovesciata: “A quel punto, grazie alla sua durata, supera la prestazione della Media. Per gran parte della sua vita utile è più lenta. All’inizio della gara, Lewis appariva meno brillante, essendo su una gomma più lenta. Tuttavia, quando è passato alla Media, la sua macchina ha davvero preso vita. Questo ha creato un effetto combinato: il ritmo di Lewis aumentava, mentre quello degli altri si attenuava a causa della gomma leggermente più lenta.”
Russell e Hamilton: tre anni di collaborazione e crescita reciproca
Ad Allison gli è stato inoltre chiesto un parere riguardante i tre anni di convivenza tra Hamilton e Russell. I due si sono dati battaglia a viso aperto, con il campione iridato che ha avuto la meglio nei punti conquistati nell’arco delle tre stagioni messe insieme: “Penso che siamo stati molto privilegiati. Entrambi i piloti, in ogni squadra, sanno di essere giudicati in relazione al loro compagno, e questo mette a dura prova anche i rapporti più solidi. Il fatto che abbiamo attraversato stagioni non facili, con entrambi i piloti che hanno sempre mostrato grande rispetto reciproco durante le qualifiche, le gare e le sessioni di prove libere, lavorando insieme per aiutarci a migliorare la macchina e senza mai entrare in conflitto, credo sia un grande merito per entrambi. Mi è stata detta una statistica secondo cui, nel momento in cui Lewis ha superato George negli ultimi metri dell’ultimo giro, proprio quel sorpasso ha fatto sì che Lewis finisse per segnare più punti di George nell’intero periodo della loro convivenza. Fino a quel momento, i due erano praticamente pari. Credo che il fatto che siano stati così collaborativi e rispettosi come compagni di squadra abbia rappresentato un enorme vantaggio per noi.”
L’ingegnere britannico: “Ungheria 2017 é stato il momento che mi è rimasto più impresso”
Volendo marcare il miglior momento del campione iridato con la Mercedes, James Allison ha fatto riferimento alla stagione 2027, in particolare al GP di Ungheria: “È una scelta difficile, perché c’è una ricca di esperienze in queste stagioni. Ho accompagnato Lewis in quattro campionati piloti e cinque campionati costruttori, quindi c’è davvero tanto tra cui scegliere! Mi è rimasto impresso il Gran Premio d’Ungheria del 2017. In quella gara, Lewis era stato autorizzato a superare Valtteri per tentare un attacco alle Ferrari davanti a lui. Non è riuscito a fare i sorpassi che speravamo, ma ha rispettato la promessa fatta: se non fosse riuscito a sorpassare le Ferrari, avrebbe restituito la posizione a Valtteri. Il modo in cui è stato gestito quel momento è stato estremamente teso e difficile da eseguire con precisione, anche perché Verstappen era lì vicino, pronto ad approfittare di qualsiasi errore. Eppure, Lewis lo ha fatto e lo ha fatto con grande classe. Penso che quell’episodio abbia mostrato l’equità essenziale che caratterizza Lewis, accanto a quel lato da feroce competitore che tutti ammiriamo profondamente.” Ha concluso il britannico.