Analisi: la squalifica di Russell anche colpa della geniale strategia

Piergiuseppe Donadoni
29/07/2024

George Russell è passato da Genio a pilota squalificato nel giro di due ore. Una sua intelligente chiamata, associata all’ok arrivato dai computer del remote garage della Mercedes, gli avevano permesso di vincere una gara con una strategia che nessun’altro big aveva utilizzato, quella a singola sosta. Tuttavia, la sua vettura è stata trovata sottopeso di 1.5 kg nelle canoniche verifiche tecniche post gara della Federazione, così che è arrivata l’ovvia squalifica. “Tutto questo è straziante…” – ha scritto Russell sui social media dopo la conferma della sua squalifica – “La mia macchina è stata trovata ​​sottopeso di 1.5 kg e siamo stati squalificati dalla gara. Abbiamo dato tutto in pista oggi e sono orgoglioso di aver tagliato il traguardo per primo. Ce ne saranno altre  di vittorie in arrivo”. Il GP del Belgio è stato così vinto da Lewis Hamilton, con una Mercedes che ha vinto tre delle ultime quattro gare, davanti a Oscar Piastri e un Charles Leclerc che si è preso così la terza posizione, in un fine settimana non favorevole ma dove il team italiano ha massimizzato i risultati nelle due sessioni più importanti.

George Russell è stato squalificato perchè la sua W15 ha violato l’articolo 4.1 del regolamento tecnico

La regola che ha tolto la vittoria a George Russell, come scritto sul documento ufficiale rilasciato dalla Federazione, è l’articolo 4.1 del regolamento tecnico della F1, che riguarda l’ormai tanto chiacchierato peso minimo di ogni vettura. “Il peso della vettura, senza carburante, non deve essere inferiore a 798 kg in qualsiasi momento della competizione. Se, al momento del controllo, una vettura non è già dotata di pneumatici da asciutto, la sua massa sarà determinata utilizzando un set di pneumatici da asciutto selezionati dal delegato tecnico della FIA”. L’articolo è molto chiaro, con le auto di F1 che devono quindi pesare almeno 798 chilogrammi, incluso il peso dei piloti ma senza il carburante.

Il peso della vettura di Russell al termine del GP del Belgio era di 796.5 kg, quindi 1.5 kg in meno rispetto al peso minimo da rispettare e poco meno di 3 secondi nell’arco della gara se il pilota inglese fosse partito con quel vantaggio di peso sin dalla partenza. La macchina è stata pesata su entrambe le bilance a disposizione della Federazione, quella interna al proprio garage e quella esterna. Dopo che la FIA ha verificato la taratura di entrambe, non ha potuto far altro che convocare dagli steward i rappresentanti della Mercedes per presunta violazione dell’articolo 4.1 del regolamento tecnico. Una prassi volta a chiarire il perché di tale violazione, visto che una vettura può anche perdere del peso durante la gara per eventi esterni, come un incidente, un’uscita di pista o altro. Nulla di tutto ciò per George Russell, tant’è che il verdetto degli steward è arrivato in poco più di mezz’ora, con la Mercedes che non aveva alcun attenuante da presentare ai commissari.

Shovlin: “La strategia ad una sosta ha contribuito ma non cerchiamo scuse”

“Durante l’udienza, il rappresentante del team ha confermato che la misurazione è stata corretta e che tutte le procedure richieste sono state eseguite correttamente. La squadra ha anche riconosciuto che non c’erano circostanze attenuanti e che si è trattato di un errore genuino da parte della squadra.” ha infatti scritto la Federazione nel documento che ha ufficializzato la squalifica di Russell. L’errore della Mercedes da cosa potrebbe essere dipeso? All’interno della squadra ancora non hanno capito il perché, tuttavia, considerano credibile la possibilità che l’aggressiva strategia effettuata con il pilota inglese abbia certamente reso più leggera la sua W15. “Non abbiamo ancora capito perché la vettura fosse sottopeso. Ci aspettiamo che la perdita di battistrada per via della singola sosta abbia contribuito e lavoreremo per capire come sia successo. Non vogliamo comunque trovare delle scuse.” ha fatto sapere Andrew Shovlin al termine della gara.

A riguardo, è importante sottolineare come un nuovo set di slick pesi appena sotto i 50 kg, precisamente 47 kg; perdere 1.5 kg significherebbe perdere circa il 3%, un valore importante ma non fuori da ogni logica, anche considerando che uno pneumatico perde mediamente nel corso di uno stint circa un chilogrammo. Questi dati ci possono far dire a posteriori che la strategia geniale, che ha portato Russell a percorrere il doppio dei giri rispetto ai diretti concorrenti, ha contribuito alla sua squalifica. A confermarlo anche le parole di Christian Horner nel post gara: “Venerdì abbiamo controllato l’usura e il peso degli pneumatici dopo i long run e abbiamo scoperto che la strategia a una sosta avrebbe senza dubbio comportato la perdita di più di 1 kg di gomma. A ciò c’è da associare che a Spa non è previsto il giro di rientro ai box, per via della lunghezza del circuito belga, con i piloti che fanno direttamente un’inversione a U alla fine del rettilineo dei box, percorrendo quindi la corsia dei box al contrario. Per questo, i piloti non hanno la possibilità di aggiungere peso sulle loro gomme con il pick-up del battistrada lasciato durante la gara a bordo pista. “Se riesci a prendere molto pick-up dalla pista, allora puoi recuperare 1,5 chili, che sono meno di 400 grammi su ogni pneumatico” ha confermato Mario Isola di Pirelli. Resta inteso che le squadre la sanno questa caratteristica di Spa e la calcolano inizialmente. Quello che le squadre ieri non hanno calcolato era il peso basandosi su pneumatici usurati per una sosta unica, poiché nessuno si aspettava che una strategia a una sola sosta funzionasse.

C’è comunque da aggiungere come non solo Russell abbia effettuato una strategia a singola sosta (Medium – Hard) ma anche il duo Aston Martin, per esempio, con Stroll che si è fermato due giri dopo di Russell mentre Alonso tre. Eppure, entrambe le verdone hanno passato le verifiche tecniche post gara, tuttavia, nessuno conosce i margini che le varie squadre si tengono ad inizio gara. Una beffa clamorosa che ha quindi al suo interno anche e certamente una componente umana nell’errore, portando alla squalifica George Russell e alla vittoria numero 105 Lewis Hamilton; un sette volte campione del mondo che si era detto “deluso” dal fatto che la squadra non lo avesse ascoltato sulla questione singola sosta anche per la sua W15, ma grazie a quello scelta, sul momento valutata negativamente, ora può festeggiare una sorprendente seconda vittoria negli ultimi tre Gran Premi.

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