In Ungheria la doppietta McLaren, arrivata in circostanze anche in parte tese all’interno della squadra di Woking a causa di un’imperfetta gestione dei piloti, ha certificato una importante superiorità da parte del pacchetto MCL38 all’Hungaroring. La Red Bull ha portato un importante pacchetto di aggiornamenti che prevedeva una nuova ala anteriore, delle nuove pance e un molto diverso cofano motore, ma la monoposto di Milton Keynes sembra non aver fatto il passo in avanti che all’interno della squadra si attendevano. Ora la squadra di Christian Horner non è in una posizione comoda: il margine in classifica costruttori è di 51 punti e quello di Max Verstappen è di 76 punti con 11 gare rimanenti. L’olandese aveva affermato che “se il nuovo pacchetto non ci darà un buon tempo sul giro, allora…” e il suo nervosismo durante la gara non poteva essere casuale. Mercedes non ha mostrato pienamente prestazioni da terza forza, in una pista non adatta alle caratteristiche della W15, ma se l’è giocata alla pari con la Ferrari sia in qualifica e gara; delle strategie non perfette su Leclerc e Verstappen hanno premiato comunque Lewis Hamilton con il podio 200.
Verstappen a due decimi dalle McLaren in gara, il nervosismo è costato un podio
Nelle ultime tre gare, Max Verstappen ha conquistato solamente un podio e ‘solamente’ due vittorie nelle ultime sei: l’involuzione Red Bull è chiara ed è stata parzialmente nascosta dalle prestazioni del campione del mondo e del suo muretto, ma ora i lati negativi stanno iniziando a venire alla luce e il GP d’Ungheria ne ha confermato molti. Il duo McLaren ha mostrato un vantaggio di due decimi in qualifica – a parità di tentativi tra Norris e Verstappen nel Q3 – e successivamente in gara, confermando quanto visto a Silverstone in condizioni stabili. Ancora una volta gli aggiornamenti deliberati da Waché e Balbo non sembrano aver portato un buon miglioramento sia in termini di tempo sul giro che di bilanciamento e adesso ad avvicinarsi non sono state solamente Mclaren e Ferrari ma anche Mercedes, pochi centesimi dietro in termini di passo gara puro.
La McLaren è cambiata poco dal grande pacchetto di aggiornamenti portato a Miami. L’ala anteriore di Spielberg può essere considerato l’unico update di natura puramente prestazionale, ma il vantaggio sui rivali non ha fatto altro che crescere in questi mesi. A Budapest, Norris e Piastri hanno fatto la differenza principalmente nel settore centrale e nelle curve a media velocità, quelle curve che nelle prime gare stagionali erano state la grande forza della SF-24 e ora sono tra le principali difficoltà della Rossa. L’ultima gara della prima parte di stagione porta la Formula 1 in Belgio, su un circuito ad alta velocità che in linea teorica dovrebbe maggiormente favorire le caratteristiche della RB20 rispetto all’Ungheria, ma negli ultimi mesi la vettura papaya raramente non è stata in piena lotta per la vittoria. I 76 punti di vantaggio rispetto a Lando Norris sono tanti, ma se Red Bull dovesse trovarsi in lotta con Mercedes e Ferrari piuttosto che con McLaren, il pilota della McLaren potrebbe fare grandi progressi in classifica: per questo anche Spa-Francorchamps sarà un test cruciale per la RB20 e Verstappen.
Ferrari: il problema principale è sempre la qualifica, la vera prova per la SF-24 sarà in Belgio
Ancora una volta a raccogliere le briciole degli errori di McLaren o Red Bull c’è stata Mercedes: nonostante un passo leggermente peggiore di quello della Rossa, è stato Lewis Hamilton a salire sul podio in Ungheria. Ferrari paga nuovamente le difficoltà della qualifica, dove il porpoising rimane un problema che indirettamente intacca le prestazioni della monoposto di Maranello. Il nuovo fondo ha spostato un pò più in là l’innesco del saltellamento, tuttavia, in Ungheria il distacco da McLaren si è avvicinato al mezzo secondo in qualifica, un grosso problema per Leclerc e Sainz.
In gara, il distacco di due decimi da McLaren e il passo simile a Red Bull e Mercedes è un buon miglioramento rispetto alla tripletta Barcellona-Spielberg-Silverstone, ma la vera prova per la SF-24 arriverà al GP del Belgio. A Spa il problema del porpoising tornerà un pò più importante, anche se le vetture correranno leggermente più alte per via della compressione dell’Eau Rouge. “Penso che Spa sarà un vero test viste le problematiche che abbiamo avuto nelle ultime gare. Sembra che qui abbiamo mostrato un piccolo passo in avanti, tuttavia, non è proprio una pista che poteva mettere in luce le difficoltà della nostra monoposto quindi aspettiamo Spa e vediamo quanto è grande il passo in avanti” ha affermato Charles Leclerc nel post gara. Inoltre, Spa è un tracciato front-limited, con la Mercedes che potrebbe tornare ancora più competitiva e vicina al duo McLaren/Red Bull.