La Mercedes W13 fa già discutere ma c’è l’OK della Federazione
Dal suo debutto in pista a Barcellona, e prima ancora in occasione del Filming Day a Silverstone, la W13 aveva colpito per le sue forme “snelle” – una continuazione, seppure rivisitata rispondendo al nuovo regolamento tecnico, della filosofia aerodinamica adottata da Mercedes già sulle vetture di scorsa generazione, con compattezza nella zona delle pance e del motore e un importante effetto di downwash verso il posteriore della vettura.
Non esiste nessuna W13B, le novità sono prettamente aerodinamiche
Mercedes ha portato in pista una W13B? La risposta è certamente negativa. Per il team anglo tedesco si deve ancora parlare di W13 poichè le modifiche riguardano principalmente l’aerodinamica. Quella scesa in pista a Barcellona era la macchina attualizzata agli aggiornamenti aerodinamici pensati fino al mese di dicembre mentre sulla W13 vista in Bahrain è stato montato tutto il pacchetto studiato anche nelle settimane successive.
Mercedes ha adottato un approccio simile a quanto fatto nelle ultime due importanti modifiche regolamentari. Essendo a conoscenza che lo sviluppo avrebbe potuto certamente essere molto ripido in termini di guadagni cronometrici con il passare delle settimane, Mercedes ha continato a pensare che l’ottimizzazione della forza lavoro e delle risorse fosse nuovamente indispensabile, soprattutto nelle ultime fasi, per lavorare sul pacchetto definitivo.
Nuovo pacchetto che presenta una completa estremizzazione dei concetti e «tanti decimi di guadagno», ma nulla è cambiato al di sotto della carrozzeria secondo Mercedes. Le vecchie soluzioni erano semplicemente più ‘morbide’, adattandosi ai componenti interni in maniera molto meno aggressiva. C’era insomma dello spazio che i tecnici potevano eliminare tra la carrozzeria e quanto ci stava sotto. E’ quello che hanno fatto.
Si era parlato di una W13 «senza pance», ovviamente ciò non era possibile anche solo considerando la necessità di avere obbligatoriamente le strutture di impatto laterale oltre che gli ingressi di raffreddamento, ora stretti, verticali e soprattutto rovesciati, ossia in basso più larghi e in alto più stretti per favorire un leggero effetto di outwash.
Ferrari e Mercedes, i concetti aerodinamicici rimangono completamente all’opposto
Nulla è cambiato in termini di concetti aerodinamici. La W13 continuerà ad utilizzarne uno molto diverso rispetto a quello scelto dalla Ferrari. Si contrappone una estrema compattezza centrale della vettura anglo tedesca, ancor più esasperata con l’ultimo pacchetto di aggiornamenti, alla molto voluminosa F1-75.
Entrambe le macchine gestiscono in modo completamente differente sia la scia turbolenta generata dalle ruote anteriori che il flusso diretto verso la parte superriore del diffusore.
Ferrari utilizza in modo molto aggressivo la parte anteriore delle pance per spostare all’esterno le turbolenze, Mercedes tramite i deviatori di flusso/generatori di vortici posizionati ad ingresso dei tunnel Venturi. La squadra italiana utilizza poi la parte alta delle pance per energizzare il flusso al posteriore, inducendo una miglior estrazione dai tunnel Venturi tramite il diffusore, mentre Mercedes, similarmente alle passate stagioni, ha lavorato per liberare la parte alta del fondo dove fa scorrere i flussi verso il posteriore.
Rispetto alla W12 2021, Mercedes ha rivisto gran parte del layout del sistema di raffreddamento e il sistema di scarico per renderli il più compatti possibili. I radiatori nelle pance sono stati ridotti in sezione e spostati più all’interno. Il cono antintrusione non fa più parte integrante della pancia ma è sè stante in una posizione anteriore. Questa soluzione ha creato non pochi problemi a Mercedes a passare positivamente i più severi test di antintrusione laterale.
Il supporto degli specchietti è diventata un’ala e fa già discutere
Ross Brawn è stato sincero: “Ci sono alcune interpretazioni molto estreme dei regolamenti che potrebbero portare a molti dibattiti”. Tra queste, c’è sicuramente l’ala che contiene il cono antintrusione superiore e che funge da supporto agli specchietti.
Con il passare delle stagioni, non solo gli specchietti retrovisori hanno assunto delle forme sempre più aerodinamiche ma anche i supporti stessi che fungono infatti da veri e propri deviatori di flusso.
Sulla sua W13 Bahrain Spec, Mercedes è andata oltre, estremizzando ulteriormente il concetto nonché l’interpretazione del nuovo regolamento tecnico.
C’è una vera e propria ala (collegata al telaio) che sostiene lo specchietto e soprattutto sposta il flusso verso il basso, in direzione di una importante zona, per la W13, che è la la parte superiore del fondo. Oltre a ciò, sono presenti quattro alette rivolte verso l’esterno che accentuano il fenomeno dell’outwash.
Soluzioni che secondo alcune squadre «vanno contro lo spirito del regolamento». Tuttavia, in sede di progettazione, Mercedes ha presentato le soluzioni (CAD) alla Federazione ricevendo l’OK per andare in produzione e poterle portare in pista. Ovviamente il parere della Fia, ci fanno sapere, potrà anche cambiare se un’altra squadra fornirà un argomento che non è stato preso in considerazione durante il processo di validazione. Una Federazione che si aspetta delle richieste di chiarimenti.
Autore: Piergiuseppe Donadoni
Illustrazioni: Rosario Giuliana