Il Circus della Formula Uno torna in pista, questa volta a Las Vegas. Il circuito americano nella scorsa edizione ha offerto molto spettacolo, per via dei lunghi rettilinei che hanno favorito diverse rimonte dal fondo. Un esempio è sicuramente Lance Stroll che dalla diciannovesima piazzola in griglia è risalito fino alla quinta posizione davanti a vetture sulla carta nettamente superiori come la SF-24 di Carlos Sainz, le due Mercedes, il suo compagno di squadra Fernando Alonso e la MCL60 di Oscar Piastri. La gestione delle temperature sarà fondamentale in tutto l’arco del weekend, essendo le più basse di tutto il calendario.
L’ingegnere McCullough: “Caratteristiche di Las Vegas affini alla nostra vettura”
Seppur la zona a punti manca ormai da due mesi, il team Aston Martin è confidente che la AMR24 possa sposarsi bene con le caratteristiche della Strip, accendendo un’intensa battaglia per la conquista di punti che solleverebbero il morale della squadra. Il Performance Director Tom McCullough illustra il weekend che si aspetta, evidenziando come la competizione sarà molto avvincente nella pista cittadina: “Penso che le caratteristiche dell’AMR24 si adatteranno a questo circuito un po’ meglio rispetto alle altre piste in cui abbiamo corso di recente. La battaglia è serrata nel midfield, quindi dovremo eseguire tutto alla perfezione per conquistare qualche punto. Abbiamo una buona comprensione della pista e di cosa serve per essere competitivi qui. I muri sono vicini e c’è un rischio Safety Car molto alto. Dobbiamo essere pronti ad approfittare di ciò che si verificherà durante il fine settimana”.
Fondamentale sarà la ricerca di un compromesso tra le alte e basse velocità
L’ingegnere inglese analizza ciò che rende il circuito del Nevada abbastanza unico, in cui è fondamentale la ricerca di un compromesso estremamente complicato da ottenere e ottimizzare date le numerose curve lente e i lunghi rettilinei, con l’aggravante delle temperature, le più basse dell’intero calendario: “Il circuito è molto simile a Baku. Ci sono molte curve a bassa velocità, pochissime ad alta velocità, ed è un circuito che richiede un’efficienza aerodinamica molto elevata. Ci sono molte zone di rettilineo, influenzate dalla potenza della Power Unit, da cui proviene il tuo tempo sul giro ma anche la competitività in gara per quanto riguarda i sorpassi. Di conseguenza, devi essere veloce lungo i rettilinei in modo da cercare di ridurre la resistenza ma, così facendo, riduci la resistenza al minimo, il che rende più impegnativi le tornate a bassa velocità.”
La gestione delle temperature di gomme e freni sarà la chiave per estrarre performance
Un problema non trascurabile riguarderà sicuramente le curve n1 e n2, le uniche curve lunghe e in appoggio del circuito americano, le quali si affrontano con temperature estremamente basse di gomme e freni, a causa dei due lunghi precedenti rettilinei: “Quando si frena a più di 300 km/h, il pilota ha bisogno di confidenza per premere i freni fino in fondo e rallentare la vettura, ruotarla e tornare di nuovo sul gas, e per questo è necessario avere carico aero. Il tutto si complica con temperature ambientali molto ridotte rispetto al solito. L’anno scorso la temperatura superficiale della pista era di 18°C, la più fredda della stagione, rendendo più difficile riscaldare e far funzionare le gomme; Noi ci aspettiamo condizioni simili quest’anno. Tuttavia, sappiamo come poter aggirare questo problema, e la temperatura bassa ha anche alcuni vantaggi. Ad esempio, possiamo chiudere alcune delle feritoie di raffreddamento sull’auto per avere vantaggi aerodinamici”.
Anche l’asfalto giocherà un ruolo fondamentale. L’anno scorso era nuovo e di conseguenza non uniforme, rendendo più scivolosa la superficie di contatto con la gomma. Essendo un circuito cittadino, ormai la gommatura si è realizzata, ragion per cui la gestione gomma riguardante il surriscaldamento delle gomme posteriori (dovute appunto allo scivolamento) sarà leggermente meno impattante: “L’asfalto sarà un po’ invecchiato, il che migliora il grip, anche grazie al fatto che si tratta di un circuito cittadino, quindi abbiamo preso in considerazione i dati dell’anno scorso considerando però che l’asfalto è migliorato nel corso dei dodici mesi. Speriamo che fornisca livelli di aderenza più vicini a quelli che incontriamo di solito in altre piste e che sia più facile da gestire.”