La Ferrari F1-75 può vincere in Bahrain?

Giuliano Duchessa
13/03/2022

La Ferrari F1-75 può vincere in Bahrain?

Neppure le simulazioni di sabato pomeriggio sono state sufficienti a mostrarci chiaramente i valori in campo. Chi più, chi meno, tutte le squadre hanno bleffato. Il 31.7 fatto segnare da Verstappen è un crono che verrà battuto nelle qualifiche di sabato prossimo.

Nessuna pretattica Mercedes, sulla W13 c’è ancora molto lavoro da fare 

Mercedes, dopo aver introdotto un pesante e ‘discusso’ aggiornamento – si toglie dalla partita per la vittoria in Bahrein. «Per ora non siamo abbastanza forti come Red Bull e Ferrari». Pretattica? Ni. Abbiamo sentito nel team uno scetticismo genuino ma nessun segno di nervosismo. «C’è del potenziale all’interno della nostra macchina, dobbiamo solo imparare ad estrarlo risolvendo alcuni dei problemi, che è ciò su cui stiamo lavorando a fondo» ha fatto sapere Lewis Hamilton. 

La W13 al momento soffre in maniera estremamente limitante il rimbalzo aerodinamico (per capirne di più). «Stiamo cercando di estrarre tutte le prestazione dalla macchina e di spingere oltre i limiti ma quando lo facciamo, la W13 inizia a rimbalzare molto», parole di George Russell. I tecnici di Brackley sono fiduciosi di risolvere ma non entro una settimana, salvo miracoli. 

Durante i test sono stati fatti vari tentativi per ridurre il porpoising, in parte hanno funzionato tuttavia la coperta è corta, per ora. Nell’ultima giornata il problema del porpoising è stato limitato in modo molto importante; le prestazioni della W13 si sono incrementate nel medio e nel veloce, a scapito del ritmo nel lento, fin li eccellente.

La grande preoccupazione dei tecnici di Mike Elliot era e sarà «non rompere il fondo nei long run». Sarà importante capire quanto vorranno rischiare. Conoscendo come lavorano, poco. Intanto sono state deliberate delle modifiche alla specifica di pavimento vista nei secondi test, sperando di farcela a produrla e montarla efficacemente per venerdì prossimo cosi da riuscire a compararla nelle libere. 

Questi problemi significano solo che il potenziale della W13 è da sbloccare, non che non ci sia. Per il team campione del mondo passare indenni il Bahrain sarebbe molto importante perchè poi l’Arabia Saudita potrebbe venire incontro ai punti deboli, se non saranno completamente risolti, della W13.

La RB18 ha un potenziale enorme e sarà la vettura da battere

La sesta e ultima giornata di test è stata chiusa in testa da Red Bull e Max Verstappen, con il crono di 1.31.7 sul compound C5, lontano ben 2.8 secondi dal miglior tempo fatto segnare nei test prestagionali dello scorso anno. Le vetture 2022 saranno più lente del previsto, soprattutto in Bahrain, per via del compromesso di assetto necessario per gestire il rimbalzo aerodinamico e per la tecnicità della pista che non favoriscono le caratteristiche intrinseche di questa nuova generazione di vetture ad effetto suolo che prediligono le curve veloci a quelle lente.

«Da quando abbiamo iniziato i test a Barcellona, abbiamo imparato molto sulla nostra macchina e di conseguenza siamo diventati molto più veloci» ha fatto sapere Max Verstappen. La RB18 è sembrata fin da subito una vettura con un potenziale enorme, limitata a Barcellona e in certe fasi del Bahrain da un sottosterzo fastidioso. Era necessario trovare del carico all’anteriore per bilanciare la tanta downforce posteriore.

Sono venuti in soccorso gli aggiornamenti portati in pista nell’ultimo giorno. «Le nuove parti? Funzionano.» ha commentato il campione del mondo olandese. La RB18 è divenuta cosi, nell’ultima giornata di test, una vettura più facile da guidare e più completa. Anche se pubblicamente gli uomini del team anglo austriaco tendono a scaricare la pressione parlando di una Ferrari favorita nel primo Gp stagionale, internamente c’è molta fiducia e la consapevolezza che la RB18 arrivi in Bahrain da favorita.

Nella giornata di sabato il sorpasso, quando Red Bull «ha messo insieme le conoscenze che abbiamo appreso negli ultimi giorni» ha fatto sapere l’ingegnere Guillaume Rocquelin. Un programma di lavoro delle ultime ore di test simile a quello effettuata da Ferrari ossia «creare una buona base per il weekend di gara» mentre Mercedes lavorava per trovare il miglior compromesso aerodinamico/meccanico per limitare il rimbalzo aerodinamico.

In Ferrari soddisfatti del lavoro effettuato ma non si sentono i favoriti

Ferrari ha svolto dei test molto coerenti. I tecnici sono contenti di quanto raccolto e il volto di Binotto più delle parole parlava abbastanza chiaro. Il lavoro effettuato «ci permetterà di cominciare a estrarre il potenziale vero della macchina» ci fanno sapere da Maranello, dove trepela un certo ottimismo relativo alla correlazione trovata tra Barcellona e Bahrain, due piste piuttosto diverse sia in termini tecnici che ambientali. Tuttavia, è solo un punto di partenza poichè il tutto sarà da confermarsi nell’arco della stagione, soprattutto con gli sviluppi che verranno introdotti.

Ferrari copia Mclaren: altro giorno, altra specifica di fondo!

I dati suggeriscono anche un particolare importante che non si vedeva da qualche anno. Nessuna ansia da prestazione in nessun momento della giornata. Allo stesso tempo facilità di partorire buoni tempi con diversi carichi di benzina e con le diverse mescole, in particolare le C3 e le C2 che saranno i due compound più morbidi nel primo weekend stagionale che si correrà la prossima settimana. Sembra di essere tornati alla SF70H da questo punto di vista.

Le buone caratteristiche viste a Barcellona, come la frenata e la percorrenza nel lento, sono state confermate. L’ultima, venuta meno nelle prime due giornate di Bahrain test, è tornata ad ‘accendersi’ nell’ultima giornata di test quando si sono abbandonate le tante prove di setup da effettuarsi in relazione ai vari update dei pavimenti (fondo) portati in pista. La specifica ‘Mclaren style’ ha dato i risultati migliori. Ci si è potuti cosi concentrare sul migliorare il setup per il prossimo weekend e la F1-75 è tornata a brillare nel lento, perdendo solo leggermente prestazione nel medio e veloce con una coperta che, ad oggi, non è da considerarsi quindi corta (come nel caso della Mercedes W13).

In definitiva la pista fin qui ha consegnato il messaggio che a Maranello hanno fatto il lavoro che ci si attendeva.

La Power Unit 066 è stata utilizzata in modalità un pò più alta solo dai clienti, Mick Schumacher per Haas e Valtteri Bottas per Alfa Romeo. L’unità concepita dal team di Enrico Gualtieri ha svolto il chilometraggio necessario e le prove pianificate, quella che verrà impiegata la prossima settimana potrà far vedere il buon lavoro effettuato da oltre dodici mesi. Non a caso, si dice che Mercedes e Honda siano abbastanza impensieriti per le prestazioni dell’unità italiana. La pista dovrà confermarlo.

La F1-75 può vincere? Nessuno lo può sapere con certezza, nemmeno a Maranello, e dipenderà da molti fattori, non solo prestazionali ma anche di affidabilità di tutta la vettura, per esempio. Certamente questa è la domanda che si stanno facendo molti tifosi e osservatori ma – dopo un pò di tempo – anche gli avversari diretti. Binotto ha scoperto le carte e non ha bluffato: le due vetture possono ritrovarsi in un margine molto stretto di 2 decimi. Con l’incognita della W13. Molto dipenderà da quanto le varie squadre riusciranno a svolgere bene i loro compiti a casa ossia estrarre il massimo delle performance in questa settimana di analisi.  

Concludendo, una nota di colore: Ferrari soddisfatta anche della livrea utilizzata a Barcellona e in Bahrain. Resterà ovviamente anche nelle prossime gare mentre la parte ‘stilistica’ della squadra è al lavoro per creare delle livree parzialmente celebrative per Monaco e Monza.

Autori: Giuliano Duchessa e Piergiuseppe Donadoni

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