Kimi Antonelli ha firmato: Bono sarà il suo ingegnere di pista?

Piergiuseppe Donadoni
14/08/2024

Quella che stiamo vivendo è una stagione migliore anche delle più rosee aspettative invernali. Nei primi quattordici appuntamenti hanno vinto tutti e quattro i top e ben sette piloti degli otto componenti le line up di Mclaren, Red Bull, Mercedes, Ferrari. L’unico a non vincere una gara in questa prima parte di stagione 2024 è Checo Perez, che sarà ancora al volante della sua RB20 in Olanda ma con una pressione che difficilmente calerà se le prestazioni rimarranno simili a quelle mostrate da quando la F1 è sbarcata in Europa (Imola). Ora il mondiale Costruttori è veramente a rischio per la Red Bull ed è fortemente necessario anche il contributo del pilota messicano per poter fermare l’importante attacco da parte della Mclaren. Anche il mondo extra-pista è molto intrigante, come il mercato piloti che anno prossimo vedrà il debutto di più di un rookie, tra qui quello atteso (non ancora ufficiale) di Andrea ‘Kimi’ Antonelli.

Piloti 2025, si cambia: ci saranno almeno tre rookie in griglia

Se, in pista, dal punto di vista tecnico sportivo, il vero spettacolo è iniziato circa verso il GP di Miami, grazie ad un dominio Red Bull che pian piano è svanito, fuori dalla pista è una stata un’annata sempre molto interessante. Partendo dalla firma di Lewis Hamilton per la Ferrari, passando per il caos Red Bull e l’addio di Adrian Newey, per arrivare alla firma di Carlos Sainz per la Williams, un pilota spagnolo che ha atteso la fine di luglio per prendere una decisione. Di mezzo c’è un mercato piloti che ha visto prendere, da parte delle varie squadre, delle decisioni anche in controtendenza rispetto alle passate stagioni, dove la maggior parte delle decisioni erano volutamente a basso rischio. Questo aveva comportato la conferma di tutti i piloti per la stagione 2024, un qualcosa che non era mai successo in 74 edizioni del campionato mondiale di Formula 1.

Quest’anno invece qualcosa è cambiato, tant’è che la prossima stagione vedremo con grandissima probabilità almeno tre rookie sulla griglia di partenza. La prima squadra a voler dare fiducia ad un giovane pilota è stata la Haas, con Ayao Komatsu che, viste le prestazioni in pista di Oliver Bearman sia nel GP dell’Arabia Saudita sulla SF-24 che anche e soprattutto le tante FP1 corse con la VF24, ha voluto dare un’importante svolta alla line up del team di Kannapolis inserendo il giovane pilota inglese. Ci sarà poi, e mancano solo gli annunci a riguardo, la presenza di Jack Doohan su Alpine e del nostro Kimi Antonelli sulla Mercedes, che ha firmato il suo primo contratto (pluriennale) da pilota di F1.

Senza dimenticare anche l’importante possibilità, ancora attuale e non annullata dalle recenti scelte fatte dalla Red Bull, della presenza in griglia di Liam Lawson nella prossima stagione, seppur non dovrebbe essere considerato un rookie visto che ha già partecipato a cinque GP nel 2023, ottenendo 2 punti. “Annunceremo a settembre cosa accadrà a Liam Lawson”, ha spiegato Helmut Marko recentemente, un pilota neozelandese che potrà liberarsi se il colosso austriaco non gli troverà un sedile in F1 nella prossima stagione. La possibilità di prestarlo alla concorrenza, leggersi Audi, è fuori da ogni discussione, come confermato dallo stesso super consulente austriaco. La casa tedesca però sta considerando un altro rookie a sua volta, con Mattia Binotto che pensa a Gabriel Bortoleto, attualmente sottocontratto con McLaren, da affiancare a Nico Hulkenberg. Non è l’unico nome in pista, ma eventualmente sarebbe un altro rookie che si aggiungerebbe in griglia nel 2025, aumentando la quota giovani.

Hamilton ha provato a convincere Bono ma resterà in Mercedes perchè…

Nella prossima stagione è quindi chiaro che ci saranno tre generazioni di piloti in pista se pensiamo ai vari Alonso (1981), Hamilton (1985) e Hulkenberg (1987), che correranno con i Verstappen (1997), Leclerc (1997), Russell (1998) e Norris (1999), nati tutti nell’arco di due anni, ma anche con la nuovissima generazione e stiamo parlando quindi di Doohan (2003), Bearman (2005) e Kimi Antonelli addirittura del 2006. Il talentuoso pilota italiano è passato in questa stagione dalla Formula Regional alla Formula 2, tuttavia, dall’inaspettato addio di Lewis Hamilton, Toto Wolff ha sempre chiaramente spinto per provare a portare Antonelli in F1 sin dalla prossima stagione. Anche per cancellare quel rimpianto, come lo definì poco più di un anno fa proprio il manager austriaco, di non aver scelto il pilota olandese quando ci furono dei colloqui con Jos Verstappen e Huub Rothengatter tra la fine del 2013 e l’inizio del 2014. Tuttavia, all’epoca Max non era un’opzione poichè “avevamo due piloti di cui ero estremamente soddisfatto, Nico e Lewis, e quando Nico se n’è andato, Max non era più nemmeno disponibile” ha infatti affermato il manager austriaco.

Perso all’epoca Verstappen, ora Wolff punta tutto su Kimi Antonelli, con cui ha un rapporto che va ben oltre la pista, per replicare quanto Red Bull fece con Max. Il folto programma di test pensato per il quasi diciottenne pilota di Bologna, che non termineranno con i chilometri percorsi a Spa, è la diretta conseguenza della scelta fatta da Toto. “In F2 non mi interessa vinca delle gare ma dimostri di imparare dagli errori, sia in pista che anche fuori, nel rapporto che ha con la squadra. Ciò che veramente conta sono poi i dati che stiamo vedendo nei test” ha affermato un Toto Wolff, affermando chiaramente che Antonelli è in cima alla loro lista anche perchè “il 2025 sarà un anno di transizione e sarebbe ottimo per il suo debutto, un rischio calcolato, se guardiamo anche al progressi di Piastri in McLaren”. Il pilota italiano sta sempre più convincendo nei test, anche gli ingegneri come aveva già affermato James Allison qualche settimana fa. Tra questi c’è anche Peter Bonnington, lo storico e attuale ingegnere di pista di Lewis Hamilton, che è rimasto estremamente colpito dalle qualità del giovane pilota italiano ed è ora in pole per diventare il suo ingegnere di pista, con cui ha già lavorato, per esempio, negli ultimi test effettuati a Spa. Questo lo ha anche fatto desistere dal considerare la possibilità di approdare in Ferrari, al fianco di un Lewis Hamilton che ci ha effettivamente provato sino all’ultimo per portarselo con sé a Maranello.

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