Jos Verstappen: “In certe situazioni mi mangiavo le mani. Per Max un anno non utile”

Mattia Barzaghi
23/12/2024

Era da inizio 2022 che Max Verstappen non disponeva di una vettura dominante con cui conquistare un titolo mondiale. Nel 2024, infatti, da Miami in poi l’olandese ha dovuto sudarsi ogni vittoria e ogni podio, dal momento che la Red Bull è entrata in una parabola discendente, con anche caos societari interni. Verstappen ha poi sigillato una buona parte del quarto titolo nel weekend di Interlagos. Il papà, Jos, ha raccontato tutte le emozioni e i momenti vissuti nel corso della stagione, parlando in particolare del rapporto con Lando Norris. 

Jos Verstappen sulla stagione: “In alcune situazioni era difficile non prendere il telefono e chiamare qualcuno”

“La stagione appena conclusa è stata emozionante, molto diversa da come tutti se la aspettavano all’inizio. Già a metà stagione avevo capito che non stavamo andando nella direzione giusta, soprattutto per quanto riguarda le prestazioni in pista. Era evidente, ma non c’era niente che potessi fare da fuori.” ha esordito così Jos Verstappen al portale ‘Formule.nl’. Il classe 1972 ha raccontato come, durante il corso dell’anno, non abbia potuto contenere le frustrazioni nei confronti del team, viste le prestazioni deficitarie della RB20: “In alcune situazioni mi mangiavo le mani. C’erano cose che vedevi e che indicavano che le prestazioni stavano andando nella direzione sbagliata. A volte era davvero difficile non prendere il telefono e chiamare qualcuno. Ma è stato un anno difficile. Abbiamo avuto stagioni molto più tranquille, per esempio le ultime in cui Max ha vinto il campionato.”

Jos Verstappen: “Per Max quest’anno non è stato utile”

Max quest’anno ha dovuto sudarsi ogni gp fino alla fine, alla luce del mezzo tecnico a disposizione. Il campione iridato ha avuto l’obbligo di massimizzare i punti ogni weekend, anche in cui la vittoria e il podio non era alla portata: “Come pilota sei sempre dipendente dalla macchina che hai a disposizione. Max ha dovuto lavorare di più quest’anno, e questo è certo. Dall’altra parte, però, i weekend di gara sono stati più duri per lui, specialmente se confrontato con l’anno 2023 che è stato estremamente vincente. È stato un anno pesante, sia dentro che fuori dalla pista. Ci sono stati molti errori. Dal mio punto di vista quest’anno per lui non è stato per niente utile”.


In situazioni come queste è comprensibile perdere il controllo e compromettere il prezioso bottino di punti che era stato accumulato fino a Miami. Un esempio è stato sicuramente in Messico dove, con due manovre più che azzardate, ha ricevuto ben venti secondi di penalità. Tuttavia, secondo Jos, il quattro volte campione del mondo ha saputo mantenere la calma senza problemi:
“Max è riuscito a mantenere il controllo e ad essere molto stabile. Non si fa influenzare da ciò che si dice o si scrive su di lui. Sente e vede tutto, ma non lo tocca. Ovviamente, viene sempre interrogato su tante cose e deve sapere cosa sta succedendo. Ma credo che Max ci riesca sempre molto bene. Ha una mentalità molto forte. Io gli do sempre la mia opinione su come vedo le cose. Ma in realtà, non ce n’è bisogno, perché siamo molto simili nel modo di pensare. Max è più ordinato, più calmo e bilanciato rispetto a me.”

La rivalità e l’amicizia con Norris secondo Jos

Da metà stagione in poi la rivalità con Lando Norris ha iniziato ad accendersi, date le prestazioni eccelse della McLaren. Il britannico stava man mano rosicchiando punti all’olandese ogni weekend e in Austria c’è stata la prima vera scaramuccia tra i due con un contatto alla curva 3. Il rapporto di amicizia, sempre rimasto solido negli anni passati, è sembrato scricchiolare dopo Spielberg, ma a detta di entrambi nulla è cambiato. Secondo Jos, infatti, Max è molto abile anche nel separare il rapporto fuori dalla pista a quello professionale: “Man mano che si entra nella rivalità diventa più difficile, credo. Ma per lungo tempo c’è stata la lotta per il titolo mondiale, ed entrambi lo sapevano. Max sa come separare la relazione personale da quella professionale. È molto maturo su questo.”

Nonostante ciò, negli anni ‘90, certi gradi di amicizia erano molto rari. Al giorno d’oggi, infatti, i piloti spesso si conoscono dai tempi del karting: “Se guardo alla mia carriera in Formula 1 non avevo amici. Almeno non in un modo tale da continuare a mantenere contatti con loro. Per niente. I miei amici li scelgo io. Ho l’impressione che la maggior parte dei ragazzi che sono ora sulla griglia si comportano bene tra loro fuori dalla pista. La maggior parte si conosce da molto tempo, dal karting. Ci sono una decina di ragazzi con cui ha sempre fatto karting. Quindi sono un po’ più vicini, ma ognuno ha la sua vita e fa le sue cose. Dico solo che Max è un ragazzo sociale fuori dalla pista e si comporta in modo gentile e normale con tutti. Ai miei tempi, le relazioni tra i piloti erano comunque diverse.”

Jos Verstappen: “Quando le prestazioni calano è giusto che Max alzi la voce”

Infine, Jos Verstappen ha sottolineato come la serenità di Max nei momenti più difficili sia stata fondamentale nel mantenere un buon rapporto con i suoi ingegneri, ma ha anche evidenziato l’importanza di alzare la voce quando le prestazioni non sono più all’altezza: “Quando si parla di mantenere il team unito in una stagione come questa, si fa riferimento soprattutto agli ingegneri con cui Max lavora da tempo. Questo non cambia. Max non si preoccupa molto delle questioni marginali; è molto sereno a riguardo e non si agita. Però, quando le prestazioni calano, si fa sentire. Ed è giusto che sia così.”

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