Il Gran Premio del Qatar dell’anno scorso ha suscitato qualche polemica in riferimento alle temperature molto alte, che hanno portato allo stremo i piloti, così come le condizioni della pista soprattutto per quanto riguardava i track limitis e i cordoli, risultando anche pericolosi per la struttura delle gomme e delle monoposto, vista la loro conformazione. Per quest’anno sono state apportate modifiche al circuito di Lusail e ai microfoni di Sky Sport F1, Mario Isola ha spiegato il lavoro che è stato fatto.
Isola: “Intervento meno invasivo possibile, i primi dati raccolti non mostrano i problemi 2023”
Per impedire che quest’anno si ripetano le disavventure della passata edizione, che ha costretto anche il Race Director ad intervenire nel corso del weekend, modificando i limiti della pista e cambiando i track limits per evitare che i cordoli creassero danni in Qualifica e gara, il circuito di Lusail è intervenuto per apportare delle modifiche, con un piano concordato insieme alla FIA e a Pirelli. “Abbiamo cercato la soluzione meno invasiva possibile. Come Pirelli, abbiamo fatto delle simulazioni con dei modelli per verificare le deformazioni degli pneuamtici su forme di cordoli differenti, sempre partendo da quella che era stata installata l’anno scorso” ha spiegato Maria Isola al microfono di Mara Sangiorgio.
“Abbiamo attrezzato una macchina di prove indoor con un cordolo finto su cui fare dei cicli di fatica dello pneumatico per vedere le reazioni. Con il cordolo originale, si creavano le micro lacerazioni che si erano viste l’anno scorso, con il cordolo modificato no“ ha spiegato Isola. L’intervento che è stato fatto è molto più semplice di quanto si possa pensare, come ha rivelato il tecnico italiano. “Di fatto abbiamo tagliato via la punta del cordolo che era a forma piramidale, abbassandolo di fatto di circa un centimetro. Così non abbiamo più visto problemi”. Oltre a questo, Isola ha poi rivelato che circa 3 settimana fa alcuni team hanno svolto dei test privata su questa pista, utilizzando ovviamente gomme con gomme specifiche per questi test e, ricevuti indietro i set di pneumatici, nelle analisi Pirelli non sono stati riscontrati problemi con questi cordoli modificati.