Ingresso Cadillac-Andretti dal 2026: gli snodi decisivi dietro l’accordo

Mattia Barzaghi
08/03/2025

In giornata, la FIA e la Formula 1 hanno ufficialmente annunciato l’ingresso di Cadillac Andretti a partire dal 2026, approvando formalmente la richiesta di iscrizione. L’arrivo di una nuova scuderia nel mondiale mancava dall’ormai lontano 2016, quando la Haas prese parte alla sua prima storica stagione sotto la gestione di Gene Haas. Il team a stelle e strisce sarà motorizzato Ferrari nei primi due anni, mentre dal 2028 diventerà completamente indipendente. L’ufficialità rappresenta l’ultima tappa di un percorso tutt’altro che semplice, caratterizzato anche da polemiche di non poco conto. In un comunicato, la Federazione Internazionale ha ripercorso i vari snodi che hanno segnato questa vicenda.

La volontà della FIA di allargare la griglia

Tutto è iniziato a gennaio 2023, quando il presidente della FIA, Mohamed Ben Sulayem, mostrò particolare interesse per l’ingresso di nuove scuderie nel mondiale di Formula 1. La dichiarazione recitava così: “Ho chiesto al mio team della FIA di esaminare l’avvio di un processo di manifestazione di interesse per potenziali nuovi team per il Campionato del Mondo di Formula 1”.

Così, un mese più tardi, la FIA formalizzò la richiesta, aprendo di fatto il processo di candidatura per iscriversi al mondiale. L’obiettivo era trovare scuderie che apportassero miglioramenti sostanziali al campionato di Formula 1. Ogni squadra che avesse presentato richiesta avrebbe dovuto affrontare un processo rigoroso di selezione, volto a valutare soprattutto le risorse economiche e tecniche a disposizione. Inoltre, la predisposizione alla completa riduzione delle emissioni di CO2 entro il 2030 risultava un aspetto cruciale per la Federazione, che infatti richiese alle scuderie di presentare un piano di sostenibilità dettagliato. Il presidente Ben Sulayem spiegò che questa iniziativa era in linea con l’entusiasmo generato dalle nuove regolamentazioni tecniche sulle Power Unit previste per il 2026, che avevano già attratto case automobilistiche importanti come Audi e suscitato l’interesse di altri potenziali partecipanti. In questo modo, la FIA puntava ad aumentare il numero di squadre competitive in Formula 1, mantenendo standard elevati in termini di sostenibilità e risorse.

Ben Sulayem

L’approvazione della FIA alla domanda di Cadillac-Andretti e le frizioni con la FOM

Durante l’anno 2023, vennero recapitate ben sette candidature. Tre scuderie furono respinte immediatamente, mentre le restanti quattro passarono alla fase successiva di valutazione. Di conseguenza, a maggio 2023, la FIA invitò i quattro team a presentare ufficialmente la domanda di iscrizione. Dopo un’analisi approfondita durata diversi mesi, il 2 ottobre 2023 la FIA comunicò che solo il team Cadillac/Andretti soddisfaceva i criteri necessari. La soddisfazione della squadra a stelle e strisce era palpabile dalle dichiarazioni rilasciate il giorno stesso: “Andretti Cadillac è onorata che la FIA abbia approvato la Manifestazione di Interesse di Andretti Formula Racing per il Campionato del Mondo di Formula 1 della FIA. Apprezziamo il processo di valutazione rigoroso, trasparente e completo della FIA e siamo incredibilmente entusiasti di avere l’opportunità di competere in un campionato così storico e prestigioso”.

In seguito, il team americano passò alla fase commerciale del processo, in cui era cruciale trovare un accordo sugli aspetti economici con la Formula One Management (FOM). Tuttavia, il 31 gennaio 2024, la FOM respinse clamorosamente la richiesta di iscrizione dopo una discussione tra le parti sugli aspetti commerciali. Questa decisione derivava anche dal nuovo Patto della Concordia, che si sarebbe dovuto stipulare proprio in quelle settimane, aumentando la tassa di ingresso, dal momento che la Formula 1 stava vivendo un periodo d’oro dopo diversi anni bui sotto la gestione di Ecclestone. La FOM non mise una pietra tombale sulla vicenda, ma dichiarò che apprezzerebbe di più se la squadra entrasse nel campionato con una Power Unit prodotta interamente in casa, almeno a partire dal 2028.

Andretti

Fine 2024: raggiunto un punto di intesa con la F1

Successivamente, dopo ulteriori discussioni tra le parti, il 25 novembre 2024 è stato raggiunto un accordo di massima con la Formula 1 per l’ingresso nel mondiale a partire dal 2026, sotto la gestione di General Motors. Un accordo facilitato sicuramente dall’uscita dell’ingombrante presenza nel board di Michael Andretti, e che prevede una tassa di iscrizione che supera i 400 milioni di euro, ben superiore a quella del Patto della Concordia precedente, ma anche a quello appena redatto. L’approvazione rappresenta un chiaro compromesso tra le due parti in gioco, dato che la squadra americana sarà motorizzata Ferrari solo per il biennio 2026-2027, per poi affrontare le stagioni in maniera completamente indipendente.

Ben Sulayem aveva commentato così la notizia: “General Motors è un enorme marchio globale e una potenza nel mondo OEM e sta lavorando con partner impressionanti. Sostengo pienamente gli sforzi compiuti dalla FIA, dalla Formula 1, dalla GM e dal team per mantenere il dialogo e lavorare verso questo risultato di un accordo in linea di principio per far progredire questa candidatura e portare una squadra a marchio GM/Cadillac sulla griglia per il Campionato del Mondo FIA di Formula 1 del 2026”.

Successivamente, in giornata è stata ufficialmente e formalmente approvata la domanda di iscrizione, con notevole soddisfazione da parte del presidente della FIA: “Sono orgoglioso di guidare la Federazione in questo passo progressivo per il campionato. L’espansione del Campionato di Formula 1 della FIA a un undicesimo team nel 2026 è una pietra miliare. L’ingresso di GM/Cadillac porta nuova energia, in linea con i nuovi regolamenti FIA 2026, e inaugura un’entusiasmante era per questo sport. La presenza di GM/Cadillac nel paddock ispirerà futuri concorrenti e tifosi. Il loro ingresso rafforza la nostra missione di spingere i confini del motorsport al livello più alto”.

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