Imola: degrado basso e pit lane lunga spingono i team sulla singola sosta

Paolo D’Alessandro
19/05/2024

Anche ad Imola, Max Verstappen partirà ancora una volta dalla casella più avanzata della griglia, dopo l’ottava pole position consecutiva conquistata nella giornata di ieri. Al suo fianco non ci sarà Oscar Piastri, che ha fatto siglare il secondo tempo più veloce del Q3, ma il compagno di squadra Lando Norris. L’australiano è stato penalizzato per un impeding in Q1 ai danni di Kevin Magnussen, che ha pagato con l’eliminazione nelle prime fasi di qualifica questo avvenimento. Tre posizioni in griglia per Piastri che fa scalare in prima fila l’inglese della McLaren, e consegna la terza e quarta casella alle due Ferrari, con Charles Leclerc davanti a Carlos Sainz. Piastri scatterà con al suo fianco George Russell, e a completare la top ten saranno Yuki Tsunoda, Lewis Hamilton, Daniel Ricciardo e Nico Hulkenberg.

Ad Imola Strategia a singola sosta la più probabile, ma la scelta di partenza può essere diversificata

La pitlane del tracciato Enzo e Dino Ferrari è la più lunga del mondiale in riferimento al tempo che trascorre tra il punto di entrata e di inserimento del limitatore, e quello di uscita. Questo è un fattore importante anche in relazione a possibili Safety Car o Virtual Safety Car, che possono portare un pilota e/o una squadra ad un guadagno importante nell’effettuare la sosta in quei momenti della gara. Ad Imola inoltre la percentuale è anche piuttosto alta vista la natura del circuito e le vie di fughe che per questo anno sono state anche ridotte, avvicinando la ghiaia alla carreggiata, riducendo il margine d’errore per i piloti. 28 secondi di percorrenza più il tempo della sosta, il che portano ad una perdita complessiva intorno ai 30 secondi per effettuare un pit stop, per questo motivo i team valutano come prima opzione quella della singola sosta. Attenzione come sempre alla variabile pioggia, non ancora esclusa del tutto per la gara, che potrà cambiare le riflessioni e strategie dei team.

Il circuito inoltre non è molto severo sulle gomme, con una bassa abrasione, tant’è che Pirelli rispetto alle edizioni precedenti ha optato per uno step più morbido, portando le gomme più Soft a disposizione: C3-C4-C5. La strategia a singola sosta Media-Hard è quindi la più probabile, ma non esclude assolutamente altre opzioni che un team potrebbe pensare per un approccio diverso. La strategia consigliata da Pirelli come seconda più veloce, è quella di iniziare con la Hard, con un deficit per la partenza, ma usare poi la durabilità di questo pneumatico, che si è dimostrato piuttosto consistente, per tenersi aperte varie opzioni per la seconda parte di gara con Media O Soft, anche in base all’uscita di una eventuale SC o VSC. “Sorpassare ad Imola è molto complicato e quindi, se vuoi farlo, c’è la partenza o anche la strategia per farlo e bisognerà prendere la decisione migliore” ha commentato post gara il capo del muretto Ferrari, Frederic Vasseur, sottolineando l’importanza delle scelte strategiche da fare in vista della gara. Un inizio con la Soft, seppur non suggerito da Pirelli, potrebbe dare lo spunto necessario per attaccare e superare nei primi giri, sfruttando anche il DRS utilizzabile subito dopo il primo giro. Toccherà poi gestire ritmo e copertura in attesa della sosta e servirà quindi grande qualità nella gestione gomma.

I team hanno controllo sulla gestione degli pneumatici a disposizione durante il weekend e la situazione prima della gara vede Red Bull aver conservato 2 mescole Hard, Ferrari, Mercedes e Racing Bulls 1, mentre McLaren avrà a disposizione gomme Hard ‘usate’ di solo un giro, a cui è stato fatto fare un ciclo termico (emulando una strategia che Aston Martin porta avanti da tempo): 1 set per Piastri, 2 per Norris. Viceversa Norris avrà un set di Medie nuove, mentre Piastri due. 1 set a disposizione per Red Bull e Racing Bulls, 2 nuove per Hamilton come Piastri, ed 1 nuova ed 1 usata per Russell e le due Ferrari. Saltando la Q3, Sergio Perez è l’unico dei top con una Soft nuova a disposizione. Le opzioni per la partenza rimangono comunque molteplici “Le gomme dure possono durare relativamente a lungo e quindi può impostare una strategia con una sosta anticipata e provare l’undercut, oppure andare lungo e fermarti più tardi. L’importante è avere il ritmo che ti permetta di avere più opzioni a disposizione ha commentato invece il team Principal McLaren, Andrea Stella. “La distanza alla prima frenata è lunga qui, una delle più lunghe della stagione. Non è detto che alla fine del primo giro la griglia di partenza sia invariata” ha chiuso l’italiano.

Credit Pirelli

Autore