A partire dal 2026, stagione in cui entrerà in vigore il nuovo regolamento tecnico relativo alle power unit che prevede una ripartizione di potenza 50:50 tra motore turbocompresso e sistema ibrido, Honda diventerà partner di Aston Martin. Una nuova collaborazione che seguirà la conclusione del rapporto con Red Bull, prevista al termine del 2025. In vista di questa data, il motorista giapponese ha creato una nuova filiale nel Regno Unito, dove verrà aperta una fabbrica.
HRC UK: le attività della nuova filiale britannica
La nascente Honda Racing Corporation UK Ltd (HRC UK) verrà guidata dall’attuale presidente Koji Watanabe e inizierà il reclutamento di ingegneri, tecnici e personale a partire dalla primavera di quest’anno. Nel comunicato diffuso oggi dalla casa giapponese si specifica: “Questa nuova società è stata fondata per eseguire principalmente attività di manutenzione post-gara e di preparazione delle Power Unit F1 (PU) costruite dalla Honda, operando anche come base logistica per la regione europea. La creazione di HRC UK migliorerà ulteriormente l’efficacia delle operazioni PU di Honda, a sostegno della partnership con l’Aston Martin Aramco F1 Team“. Si ritiene che anche HRC USA, con sede in California, contribuirà con un ruolo simile dato che l’affollato calendario di F1 prevede ben cinque appuntamenti nell’America centrosettentrionale (Miami, Austin, Las Vegas, Montreal e Città del Messico). La filiale nordamericana incorporerà per questo del personale di Aston Martin.
La partnership con Aston Martin
Nel comunicato odierno, Honda ha ricordato i dettagli dell’accordo siglato lo scorso anno con il team britannico: “Nel maggio 2023, Honda e Aston Martin F1 hanno annunciato congiuntamente che entreranno in partnership lavorativa in modo che Honda fornisca le sue PU F1 conformi ai nuovi regolamenti F1 che entreranno in vigore nella stagione 2026“. Attualmente, Aston Martin monta sulle proprie monoposto power unit fornite da Mercedes.
Gli anni con Red Bull: trionfi e ripensamenti
Come detto, nel 2025 si esaurirà invece il rapporto di Honda con Red Bull. La partnership aveva mosso i primi passi nel 2018, quando la casa giapponese iniziò a fornire i motori all’allora Toro Rosso dopo aver chiuso al termine della precedente stagione la fallimentare avventura con McLaren. Nel 2019 le power unit HRC esordirono anche sulla RB15, monoposto con la quale Max Verstappen ottenne tre successi, i primi per i motori Honda dalla fine della leggendaria accoppiata con McLaren che durò dal 1988 al 1992. Nel 2021, al termine dell’emozionante stagione che si chiuse con il primo titolo iridato del pilota olandese, Honda si ritirò dalla F1, permettendo alla neonata Red Bull Powertrains di continuare a produrre power unit partendo dal proprio progetto. Nel 2023 il dietrofront della casa giapponese, con un nuovo accordo che nel comunicato odierno viene sintetizzato così: “L’azienda attualmente fornisce supporto tecnico e cooperazione di marketing come team partner di Oracle Red Bull Racing e VISA Cash App RB F1 Team. Nell’ambito di questo supporto tecnico, HRC produce e fornisce PU insieme al supporto per il funzionamento delle PU per tutta la stagione a Red Bull Powertrains (RBPT), società del gruppo Red Bull responsabile della costruzione di PU F1 e della produzione e del funzionamento dell’ESS (Energy Storage System) per l’attuale PU F1. Questa partnership continuerà fino alla stagione 2025“. Dal canto suo, Red Bull ha già annunciato lo scorso anno che dal 2026 produrrà una propria power unit in collaborazione con Ford.