Dodici stagioni insieme, sei titoli piloti e sei mondiali Costruttori conquistati, 84 vittorie e 78 pole position: questo è il bottino che condividono Lewis Hamilton e Mercedes, a cui si aggiungono i numerosi record infranti dal pilota britannico. Dalla prossima stagione le loro strade si separeranno: al fianco di George Russell guiderà il giovane Kimi Antonelli, mentre il sette volte campione del mondo raggiungerà Charles Leclerc a bordo della Ferrari. L’avventura di Hamilton in Mercedes comincia nel 2013, quando arriva nel team di Brackley proprio insieme al team principal Toto Wolff. Tra auto, motori e caschi, Lewis e Toto ripercorrono le imprese del pilota in Mercedes, commentando le vetture che hanno vinto i numerosi mondiali, il primo dei quali nel 2014.
L’auto ‘diva’, il tributo a Niki Lauda e la livrea nera
Il 2017 segna il ritorno alla vittoria di Hamilton nel campionato piloti, dopo che il compagno di scuderia Nico Rosberg ha trionfato nel 2016. “Quella era una macchina ‘diva’“, ricorda Toto Wolff, “Volevo chiamarla diversamente ma poi ci siamo messi d’accordo sul modo più elegante”. “Non voleva mai fare quello che volevamo facesse“, afferma Hamilton, “È comunque un’ottima macchina”.
Nel 2019 muore Niki Lauda, figura fondamentale per l’arrivo di Hamilton in Mercedes e durante i primi anni nella scuderia, come ha spiegato Toto Wolff nel podcast ‘Beyond the Grid’. Per omaggiarlo, Hamilton e Bottas sono scesi in pista a Monaco con l’halo colorato di rosso e con la scritta ‘Niki ci manchi’. “Quella è stata una gara orribile“, ricorda il pilota britannico, “Il funerale e poi in gara ho tenuto dietro per 40 o 50 giri Verstappen“.
Nel 2020 le Frecce d’Argento diventano nere. “Non riuscivo a crederci”, ammette Hamilton, “Quando mi hai chiamato per dirmi che era tutto concordato ero a casa di mio padre. Ricordo di essere uscito”. “Questa è importante”, ricorda Toto Wolff. “Specialmente con tutti i nomi dei membri del team“, aggiunge Lewis, “Questa è stata la migliore auto”.