Hamilton su Max: “Un campione del mondo non si comporta così”

Luca Manacorda
25/07/2024

La Mercedes e Lewis Hamilton sono tornati grandi protagonisti del Mondiale di F1. Le Frecce d’Argento hanno vinto due degli ultimi tre gran premi, con il pilota britannico che ha ripreso a macinare record come le nove vittorie nel GP Gran Bretagna o i 200 podi in F1 raggiunti con il terzo posto all’Hungaroring. Nella gara di Budapest il sette volte iridato è stato protagonista di un duello vecchio stile con il rivale Max Verstappen, terminato con un contatto che ha quasi messo fuori dai giochi l’olandese. In cerca di riscatto è invece il suo compagno George Russell, reduce da due fine settimana sfortunati dopo la vittoria ottenuta in Austria: ad aiutarlo potrebbe essere una W15 sempre più competitiva che anche a Spa presenta alcuni aggiornamenti.

Hamilton: “Mi sento ancora pieno di energie anche dopo questi record”

Tante le domande rivolte a Hamilton nell’incontro con i media del giovedì in Belgio. La prima ha ovviamente riguardato il record di podi in F1: “Continuo a collezionare i trofei, ma sono in un magazzino – ha ammesso il britannico – È una situazione un po’ surreale. Pensavo di non farcela ad arrivare in F1 ed ora ci sono tutti questi numeri. Ho visto una foto con tutti i miei podi e ho pensato a tutti quelli che mi hanno supportato lungo questo viaggio, dalla mia famiglia alle persone con le quali ho lavorato. Ho avuto la fortuna di stare in due grandi team. Non vedo l’ora di andare avanti però, sto ancora molto bene, non mi sento vecchio. Mi sento ancora giovane, pieno di energie e amo ancora lavorare con il team nella giusta direzione. Abbiamo aggiornamenti questo weekend e vedremo se sarà un altro passo in avanti, non vedo l’ora di andare in pista“.

Hamilton (Mercedes)

Gli ultimi record stanno addolcendo la stagione d’addio alla Mercedes, casa con cui Hamilton ha avuto un rapporto special fin da ben prima di approdare nel team delle Frecce d’Argento: “Sono orgoglioso del team e delle persone che ci lavorano e non potrei essere più grato di così a Mercedes, mi ha cambiato la vita. Mi ha supportato quando ero giovane, mi hanno scelto come pilota, mi hanno messo in questo team ed hanno avuto fiducia tutti questi anni. Abbiamo vissuto momenti negativi ma ne siamo sempre usciti. Adesso stiamo costruendo e migliorando per tornare a vincere e sono fiero del lavoro che stiamo facendo anche insieme a George e sono eccitato da questi ultimi mesi da passare insieme“.

L’erede in McLaren: le possibilità iridate di Norris e la risposta fuori luogo nel retropodio di Budapest

Anche Hamilton non ha potuto esimersi di dare un suo parere su quanto accaduto in Ungheria tra i piloti della sua ex squadra, la McLaren. Questo il parere del sette volte iridato sulla posizione ceduta da Lando Norris: “Se fossi stato in quella situazione, avrei fatto ciò che la squadra mi chiede di fare, per quanto sia dura. Non riguarda solo te, ma anche tutte le persone che lavorano con te e il messaggio che lanci“.

C’è chi sottolinea come i 7 punti a cui ha rinunciato Norris possano avere un peso specifico notevole a fine anno nella classifica Piloti. Hamilton ritiene difficile, ma non impossibile, la rincorsa a Verstappen: “È un po’ che non lotto per il mondiale, ma ci sono stati momenti in cui ero arrivavo qui ed ero a 40 punti dal primo posto. 70 punti sono tanti, soprattutto contro una squadra che performa ad un livello altissimo e che ha quasi il 100% di gare concluse, tranne il problema in Australia. Non è impossibile, ma molto difficile. La McLaren ha due grandi piloti e questo è un ottimo aspetto riguardo i punti“.

A proposito di Norris, sui social si è discusso molto del modo stizzito con cui il pilota della McLaren ha risposto ad Hamilton nel retropodio, quando quest’ultimo ha detto che le McLaren erano molto veloci: “La risposta di Lando non mi ha infastidito – ha spiegato il prossimo ferrarista – Sono un po’ vecchio ora, ricordo quando avevo poco più di 20 anni e se guardo indietro so che direi o farei alcune cose diversamente. L’ho visto e ho pensato che è una cosa naturale, non l’ho presa sul personale. Tutti noi piloti siamo competitivi e ci mettiamo pressione da soli. Non penso tu possa fare bene senza metterti pressione. Se fallisci e sei felice di quello, non penso che potrai mai raggiungere quello che le tue potenzialità ti potrebbero permettere. Si può essere troppo duri con se stessi? Sicuramente, lo sono stato anche io e non mi sono fatto del bene, so come ci si sente. Quello che è importante è continuare come sta facendo. Sta guidando bene, ha una grande macchina, deve continuare così“.

L’incidente con Verstappen e l’interpretazione degli steward

Altro tema caldo del dopogara a Budapest è stato quello relativo all’incidente con Verstappen. Nel ring delle interviste televisive Hamilton è andato a cercare il rivale e i due si sono scambiati un gesto di intesa, promettendo di parlare in seguito di quanto accaduto: “Non ho parlato con Max, siamo andati dagli Steward e questo è stato – ha svelato il britannico – Avremo tempo, magari nella drive parade qui. Ma non penso sia necessario, però magari lui ha qualcosa da dire“.

Nell’incontro con gli steward del GP Ungheria, Hamilton ha ribadito la sua opinione che si trattasse di un incidente di gara, mentre Verstappen sosteneva che si fosse spostato in frenata. Alla fine ha vinto l’interpretazione del britannico, anche se i commissari nel comunicato contenente la loro decisione hanno sottolineato come Hamilton avrebbe potuto fare di più per evitare il contatto: “Sono stato sorpreso dagli steward e dalla loro decisione. Ero rilassato, era un incidente di gara per me, mi ero detto di andare avanti. Una macchina era in controllo, l’altra no. Se guardi i replay, alla fine della manovra (di Max) io ero molto lontano dal vertice del punto di corda, ho lasciato molto spazio. Mi ha sorpreso quindi quello che hanno detto gli steward“.

Verstappen Hamilton

Hamilton, sorridendo, ha poi riservato una frecciata a Verstappen quando gli è stato chiesto un parere sui team radio furenti dell’olandese verso il muretto Red Bull: “Come team leader e membro del team, devi agire come un campione del mondo. Cioè? (ride) Non come l’ultimo weekend“.

Russell: “Vogliamo provare a sfidare McLaren e Red Bull”

Russell ha fatto il punto della situazione in casa Mercedes, spiegando di ambire a togliersi altre soddisfazioni: “Budapest ha confermato che performiamo meglio quando fa fresco piuttosto che nelle gare più calde. A Spa è prevista pioggia, abbiamo degli aggiornamenti come ha detto Lewis, e vogliamo provare a sfidare McLaren e Red Bull. Vogliamo essere in quella lotta e sarebbe fantastico esserci. È un buon momento per noi e, se pensiamo agli ultimi 2 anni e mezzo, avere già 2 vittorie è un grande risultato vedendo come eravamo in Bahrain. Gli altri hanno portato aggiornamenti, ma magari non hanno funzionato come si aspettavano. Ora voglio chiudere questa parte di stagione al meglio“.

Infine, come Hamilton, anche Russell ritiene che Norris abbia fatto bene a cedere la posizione a Piastri in Ungheria: “Come ha detto Lewis, è difficile quando sei in macchina perché ci sono tante emozioni da gestire e tanti pensieri. Pensi più a te stesso che a tutto il resto. Quando sei in pole, hai un’ opportunità per vincere e poi la decisione del team ti è contraria, è difficile. Lando, come me, non ha tante vittorie e non è sicuro che ne arrivi un’altra subito dopo. Ma non ricade solo su di noi, ma sul team che rappresentiamo. Conoscendo Lando, se avessi guardato la gara live, sarei stato sicuro che alla fine l’avrebbe ceduta. Il pilota vuol far valere le sue ragioni, fino ad un certo punto, ma non ho mai messo in dubbio che Lando l’avrebbe fatto“.

Autore