Haas verso il Qatar: “pista fisica resa ancora più difficile dal caldo”

Loris Preziosa
28/11/2024

Dopo un weekend che per la Haas è valso non poco in termini di bilancio conclusivo, è già tempo di voltare pagina e puntare la rotta verso il Qatar. Per il team statunitense l’obiettivo è quello di consolidare la sesta posizione nei costruttori, tornata nelle mani della squadra dopo l’ottima prova disputata a Las Vegas da Nico Hulkenberg. Un circuito che offrirà ai piloti e ai team condizioni completamente diverse a quelle dello scorso weekend, sia dal punto di vista del tracciato, che da quello delle condizioni atmosferiche. Tutti ricorderemo la grande fatica a cui erano stati sottoposti i piloti nell’edizione del 2023 a causa dell’umidità, ma il correre due mesi dopo potrebbe aiutare.

Magnussen: “il Qatar è più una pista per moto che per F1”

Il merito del sesto posto riconquistato in classifica costruttori dalla Haas a Las Vegas è merito del weekend di ottimo livello instradato da Nico Hulkenberg. Il tedesco è riuscito ad esprimere un buon potenziale della vettura al sabato, qualificandosi per il Q3, massimizzando poi il risultato con l’ottavo posto in gara. Sulla Strip, come ha raccontato, ha permesso alla Haas di essere la quinta forza in campo. In Qatar non sarà semplice ripetersi perché i fattori da tenere in conto non saranno pochi. “La gara dell’anno scorso è stata la più dura da quando sono tornato in F1, con il caldo e l’umidità che erano davvero estremi a fine gara,” ha raccontato. “In questa stagione, correremo quasi due mesi dopo, quindi le condizioni saranno migliori. La pista ha una natura travolgente, che trasmette la sua ritmicità con il suo flusso di curve, e poi con l’ultima Sprint della stagione, avremo due ‘ciliegie da mangiare’.” Della particolare conformazione della pista ha parlato anche Kevin Magnussen, che ha aggiunto: “è più una pista per moto che per F1. Con il suo flusso di curve non freni mai in linea retta. Ci sarà anche l’ultima Sprint dell’anno, quindi sarà un’altra cosa a cui pensare. Sarà dura anche per via del jet-lag!”

Haas

Qatar, come si preparano i piloti per gestire lo sforzo fisico?

Vista la natura così impegnativa della tappa di Lusail sul fronte dello sforzo fisico, per tracciare un quadro del lavoro affrontato dai piloti ha parlato Martin Poole, Human Performance Coach di Nico Hulkenberg. “Il Qatar è uno dei circuiti più impegnativi a livello fisico che visitiamo,” ha dichiarato. “La temperatura ambiente è molto alta ma poiché torneremo qualche settimana dopo rispetto all’anno scorso, speriamo che sia un po’ più fresco.” Il preparatore si è dunque soffermato sul mix fra lo sforzo fisico legato alle condizioni atmosferiche e quello provocato dalla natura del tracciato, con le sue curve ad alta velocità. “Sarà comunque una grande sfida per i piloti, perché è una pista fisica e con il caldo è molto difficile. Sarà molto importante rimanere molto idratati e useremo tutti i metodi di raffreddamento che abbiamo a disposizione, come il tradizionale bagno nel ghiaccio, gli asciugamani ghiacciati, le molte bevande fresche e stare lontano dal caldo il più possibile.” Come sottolineato in precedenza da Magnussen, Poole ha ribadito l’insidia legata al jet-lag, che complicherà la gestione del weekend da parte del pilota sul fronte fisico e mentale. “Trasferirsi da Las Vegas al Qatar in termini di tempistiche è difficile. Faremo del nostro meglio per trovare un buon ritmo del sonno non appena arriveremo in Qatar. Nico è piuttosto bravo in questo, quindi sono sicuro che ce la faremo.”

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