Haas-Toyota: i piani della casa giapponese e il rapporto con Ferrari

Luca Manacorda
15/10/2024

L’annuncio della scorsa settimana della nuova partnership tecnico-operativa tra la Haas e Toyota Gazoo Racing ha sorpreso il mondo della F1. La collaborazione inizierà immediatamente, con il nome della casa giapponese che farà la sua comparsa sulla livrea delle due VF-24 già a partire dal GP Stati Uniti in programma ad Austin questo weekend. La novità ha posto molti dubbi sul futuro della scuderia americana: si tratta del primo passo verso la cessione a Toyota? Verranno montati motori sviluppati dal colosso del Sol Levante nei prossimi anni? E quale saranno i rapporti con la Ferrari, con la quale esiste una partnership tecnica che risale all’esordio in F1 della Haas avvenuto nel 2016 e che va oltre la semplice fornitura della power unit?

Akio Toyota: “Vorremmo ispirare i bambini giapponesi”

Su questi argomenti hanno fatto chiarezza i vertici delle due parti, durante l’evento di annuncio dell’accordo. Akio Toyoda, presidente di Toyota Motor Corporation nonché nipote del fondatore Kiichiro Toyoda, è stato l’uomo che nel 2009 prese la decisione di ritirare la casa giapponese dalla F1.

Ora, tornato sulla “scena del delitto”, Toyoda ha parlato soprattutto di un aumento della presenza – e dell’interesse – del Giappone nel Circus: “Non voglio che i titoli siano ‘Toyota sta finalmente tornando in F1’. Invece, vorremmo vedere titoli che ispirino i bambini giapponesi a sognare la possibilità che anche loro un giorno possano guidare le auto più veloci del mondo. Ho raggiunto una certa età e sono finalmente tornato ad essere un ragazzo normale che ama le auto da corsa. Penso che in fondo, questo ragazzo si sia sempre rammaricato del fatto che a causa del nostro ritiro dalla F1, i giovani piloti giapponesi siano stati privati ​​di un’opportunità“.

Masaya Kaji: “Haas e Komatsu i partner migliori”

Un ruolo nell’accordo tra Toyota e Haas lo ha giocato anche la presenza di un team principal giapponese, ossia Ayao Komatsu. Su questo punto si è espresso Masaya Kaji, capo della sezione motorsport di Toyota: “Abbiamo parlato con diversi team e abbiamo un rapporto con la McLaren, ma, in realtà, Haas e Komatsu  sono i partner migliori perché il nostro ambito è esattamente lo stesso e possiamo rafforzare il team insieme. I nostri punti di forza e di debolezza si adattano perfettamente“.

Haas Toyota

Riguardo i progetti futuri, Kaji ha escluso la possibilità di rivedere in F1 un team completamente Toyota e neppure una power-unit della casa giapponese: “Non abbiamo in programma di avere un team. Né abbiamo in programma di offrire la fornitura di un’unità di potenza in questo momento“.

Ayao Komatsu: “Rapporto Haas-Ferrari è ancora il fondamento”

Un aspetto che ha destato molta curiosità è capire come la partnership tra Haas e Toyota si inserisca nei rapporti tra la scuderia americana e la Ferrari. Con la casa di Maranello la collaborazione è stata molto stretta fin dagli esordi e si è progressivamente intensificata, tanto che la Haas ha aperto una propria sede a Maranello, dove operano il Design Office guidato dal Direttore Tecnico Andrea De Zordo e i dipartimenti di aerodinamica e CFD. Non più tardi dello scorso luglio, poco prima di annunciare l’ingaggio di Oliver Bearman – talento della Ferrari Driver Academy – come pilota titolare per il 2025, questa collaborazione è stata ufficialmente rinnovata fino al 2028.

Sul tema è stato il team principal Komatsu a fare chiarezza: “La Ferrari ha inviato determinati requisiti per i quali dovevo garantire loro questo, questo e questo. Ma è quello che avremmo fatto comunque. Il rapporto Ferrari-Haas è ancora il fondamento. Se avessero pensato che questa alleanza Toyota-Haas sarebbe stata una minaccia per loro, non avrebbe funzionato“.

Non sorprende che nel comunicato con cui si è annunciata la partnership il presidente di Gazoo Racing Company, Tomoya Takahashi, abbia espresso gratitudine anche nei confronti di Fred Vasseur, team principal della scuderia di Maranello. La Haas avrà accesso alla fabbrica di Colonia della Toyota, alla capacità di produzione di componenti, ai simulatori e al supporto del personale per un nuovo programma di test delle precedenti vetture di F1.

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